Programmazione procedurale
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La programmazione procedurale consiste nel creare dei blocchi di codice, identificati da un nome e racchiusi da dei delimitatori, che variano a seconda del linguaggio di programmazione; questi sono detti anche sottoprogrammi. Questi blocchi possono assumere i nomi di procedure o funzioni, a seconda del linguaggio e dei loro ruoli all'interno del linguaggio stesso. Il nome deriva dal linguaggio COBOL, che è stato il primo ad utilizzare questo concetto. Questi blocchi possono essere dotati di parametri, cioè variabili locali i cui valori vengono forniti dall'esterno del blocco di codice ed eventualmente esportati; esistono due tipi di parametri: quelli di tipo valore e quelli di tipo variabile; nei primi viene passato un valore che, se modificato, non viene comunque salvato al termine del sottoprogramma; nel tipo variabile invece, viene comunicato l'indirizzo al quale troviamo l'informazione, che può quindi essere modificata effettivamente e permanentemente. All'interno di un sottoprogramma possiamo generalmente definire delle variabili locali, che vengono deallocate al termine del sottoprogramma stesso; il loro contenuto viene quindi perso se non salvato o trasmesso altrimenti. In Pascal, le procedure sono distinte dalle funzioni perché non restituiscono un valore associato al nome della procedura stessa, e non possono quindi apparire a destra di una istruzione di assegnazione; i blocchi di codice sono racchiusi tra un Begin (parola riservata)ed un End; (il punto e virgola fa parte dell'istruzione). In Linguaggio C esiste solo la function, che può o meno restituire valori; lo stesso dicasi per il Java ed il PHP; i blocchi sono racchiusi tra parentesi graffe. In Visual Basic abbiamo Procedure e Sub, il cui codice è racchiuso tra un begin ed un end (senza interpunzione).