Prospettiva del conflitto
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Nella sociologia la prospettiva del conflitto è uno dei tre filoni principali di pensiero attorno al quale, nel tempo, si sono agglomerati diversi autori. In altre parole è un modo di approcciarsi ai fenomeni sociali. Le altre due prospettive possibili sono quella funzionalista e interazionista.
I teorici del conflitto assumono che le società si trovino in uno stato costante di cambiamento in cui il conflitto è una caratteristica permanente.
"Conflitto" non significa necessariamente violenza aperta, ma anche tensione, ostilità, competizione e dissenso sui fini e valori. Esso non è un evento occasionale che interrompe il funzionamento generalmente armonioso della società, una parte costante e necessaria della vita sociale. Le cose che le persone vogliono - potere, ricchezza e prestigio - sono sempre scarse e la loro domanda supera l'offerta. Coloro che controllano queste risorse riescono a proteggere i loro interessi a spese degli altri.
I teorici del conflitto considerano l'immagine funzionalista di un consenso generale sui valori come una pura finzione: ciò che accade in realtà - secondo loro - è che chi ha il potere costringe il resto della popolazione all'acquiescenza e alla conformità. In altre parole l'ordine sociale viene mantenuto non con il consenso popolare, ma con la forza o con la minaccia dell'uso della forza.
I teorici del conflitto non pensano che il conflitto sia una forza necessariamente distruttiva: può avere spesso dei risultati positivi, in quanto può portare a cambiamenti sociali che altrimenti non si sarebbero realizzati. I cambiamenti sociali impediscono che la società ristagni.
[modifica] Storia
Il filone nasce con Karl Marx, il quale considerava la lotta tra le classi sociali come il "motore" della storia e la fonte principale del cambiamento. Dominante nell'Europa occidentale, la prospettiva del conflitto è stata ignorata dalla sociologia americana fino agli anni '60. A partire dai sommovimenti politici di quegli anni è divenuto più agevole analizzare il cambiamento della società mediante la prospettiva del conflitto piuttosto che con quella funzionalista.
La teoria del conflitto moderna, sviluppata da Mills e Coser, non concentra la propria attenzione, come fece Marx, sulla lotta di classe, ma considera come un fatto che troviamo nella vita di ogni società il conflitto tra molti gruppi e interessi (es. i vecchi contro i giovani, i produttori contro i consumatori, abitanti del centro contro quelli della periferia..).
[modifica] Sociologi
Di seguito uno schema riassuntivo che elenca i principali teorici del conflitto e la loro suddivisione tra lo stampo marxista e quello weberiano.
- Teorici critici di stampo marxista
- Teorici analitici di stampo weberiano
- Max Weber
- Ralf Dahrendorf
- Lewis Alfred Coser
- Randall Collins
- Altri teorici del conflitto
- Georg Simmel
- Robert Park e la Scuola di Chicago da lui fondata
[modifica] Collegamenti esterni
Non esiste una voce equivalente nella Wikipedia in lingua inglese. Gli articoli che più vi si avvicinano sono Conflict theory e Neo-Marxism.