Ray Patterson
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Raymond “Ray” Patterson (Hollywood, California 13 novembre 1911-30 dicembre 2001)è stato un disegnatore ed un regista del cinema d'animazione americano, noto soprattutto per la sua lunga carriera alla Hanna & Barbera Productions. Cominciò giovanissimo ad occuparsi di animazione, quando nel 1929 fu assunto nel reparto di inchiostratura e coloritura presso la casa di produzione di Charles B. Mintz, uno studio di animazione nato da poco che aveva sede proprio ad Hollywood e che stava producendo la serie “Scrappy”. Mintz fu il primo a scoprire il grande talento di Patterson, e per questo lo promosse ad intercalatore, ad assistente ed infine ad animatore della serie “Scrappy”. Anche il fratello maggiore di Ray, Donald “Don” Patterson (1909-1998), che poi avrebbe lavorato alla Disney, alla MGM, da Walter Lantz e da Hanna & Barbera, era un animatore allo Studio di Mintz (1930). Nel 1939 a Patterson fu offerto un posto allo studio di Walt Disney per il quale cominciò a lavorare come animatore di alcuni brevi episodi aventi per protagonista il cane Pluto (Bone Trouble, Pluto’s Playmate…). Successivamente Patterson dichiarò che il suo preferito fu “Bone Trouble”. Per “Pluto’s Playmate” oltre all’animazione Patterson lavorò anche sulla storia e sugli storyboard. Nel 1940 Patterson fu assegnato all’unità di animazione che, sotto la supervisione del regista Thornton Hee, si occupò di una delle più note sequenze del celebre lungometraggio “Fantasia”: La danza delle ore. In questo segmento, che è fra i più belli di tutto il film, Patterson lavorò sull’animazione degli elefanti che danzano. Il suo ultimo lavoro per la Disney, Patterson lo svolse lavorando come animatore della scena dei clown nel circo (della quale egli animò i clown pompieri) del film “Dumbo” (1941), al quale partecipò anche suo fratello Don. Nel 1941 gli animatori della Disney entrarono in sciopero ed alcun di loro lasciarono per sempre lo Studio. Fra questi vi fu anche Ray Patterson. Quello stesso anno egli trovò lavoro nel reparto di animazione della Metro Goldwin Mayer (MGM), che allora era diretto dai famosi Bill Hanna & Joe Barbera, creatori della celebre serie “Tom & Jerry”. Hanna e Barbera si occuparono di Tom & Jerry dal 1940 al 1958 e diedero vita a cortometraggi di grande successo grazie al talento del loro gruppo di animatori formato da Ed Barge, Irven Spence, Ken Muse e Pete Burness. Ad essi nel 1941 si unì anche Ray Patterson che collaborò a più di sessanta episodi della serie, compresa la famosa sequenza di danza con Gene Kelly nel film “Anchors Aweigh” del 1945, in cui egli si occupò dell’animazione del personaggio del topolino Jerry. Alla MGM inoltre, Ray Patterson ebbe occasione di affinare le proprie capacità lavorando a contatto con il grande maestro dell’animazione: Tex Avery. Patterson, sempre continuando a lavorare su “Tom & Jerry”, diede il suo contributo anche a numerosi episodi del cartoon “Droopy” diretti da Avery. Dopo un breve periodo (1945-1946) che trascorse in Inghilterra aiutando l’animatore disneiano David D. Hand ad organizzare lo studio di animazione della J. Arthur Rank Organization, Patterson fece ritorno alla MGM, dove rimase fino al 1953. Nel 1954 egli riuscì ad avverare il desiderio di avere uno studio tutto suo costituendo, in collaborazione con l’animatore Grant Simmons (un vecchio amico dei tempi della Disney) e con il produttore Bob Lawrence, i Grantray-Lawrence Animation Studios. La neonata casa d’animazione assunse grandi talenti del settore, come Al Bertino, Curt Perkins, George “Nick” Nicholas e Karran “Kay” Wright e divenne ben presto famosa per le serie televisive a basso costo che produceva. Una di queste, senza dubbio la più famosa, “Marvel Heroes” (1966), fu addirittura realizzata riciclando alcune tavole dei fumetti Marvel e limitando al minimo l’animazione. Prodotta in collaborazione con la Steve Krantz Productions, la trasposizione dei personaggi dei fumetti (Hulk, Capitan America, Ironman, Namor e Thor) dai giornalini al piccolo schermo ottenne un tale successo che nel 1967 la Marvel commissionò alla Granyray-Lawrence una nuova serie, basata interamente sul più famoso dei supereroi della casa: “Spider Man”, prodotta per la ABC. Vanno ricordate fra le ultime serie prodotte dalla Grantray-Lawrence anche “Rocket Robin Hood” del 1966 e “Max the 2000 year old mouse” del 1967. Tutte queste serie valsero alla casa numerosi premi. Tuttavia sia Simmons che Patterson, a casa di numerosi problemi economici, alternavano i lavori per il loro studio con quelli per altre case di produzione: nel 1954 Walter Lantz assegnò alla Grantray-Lawrence la sceneggiatura e la direzione di due film, “Dig that Dog” e “Broadway’s Bow Wows”. Il primo, diretto da Patterson e Simmons, segnò non solo l’esordio del cane Cruddles (che sarebbe diventato un celebre personaggio di Lantz), ma anche di Ray Patterson come sceneggiatore. Tuttavia rimase la sua unica esperienza nel settore. Per la regia di “Broadway’s Bow Wows” Lantz volle al fianco di Ray Patterson uno dei migliori artisti del suo studio, che era proprio il fratello Don. Nei primi anni sessanta Patterson firmò un contratto con la neonata casa Hanna & Barbera, messa su dai suoi vecchi amici Bill Hanna e Joe Barbera: in questo modo egli si mise a disposizione come direttore dell’animazione per alcune delle loro prime serie TV, “The Flintstones”, “The Jetsons”, “Top Cat” e “Yogi Bear”. Sia Patterson che Simmons inoltre collaborarono come animatori a due celebri opere della UPA, la serie “Mr. Magoo” ed il lungometraggio “Gay-Purree”, scritto da Chuck e Dorothy Jones e diretto da Abe Levitow. Nel 1963 i due animatori produssero e diressero, in collaborazione con molti altri nomi celebri dell’animazione, alcuni episodi della serie televisiva “The New Casper Cartoon Show”. Ma ogni tentativo di tenere in vita la Grantray-Lawrence fu vano e nel 1968 Simmons e Patterson furono costretti a dichiararne il fallimento. Simmons sarebbe morto due anni dopo. Quanto a Ray Patterson, a lui non fu difficile trovare una nuova occupazione, dato che i suoi vecchi amici Bill e Joe, memori del suo talento ai tempi della MGM e grati per l’aiuto che egli gli aveva dato con le prime serie della casa, furono ben felici di offrirgli un lavoro. Tra il 1969 ed il 1973 Patterson collaborò come supervisore ai lungometraggi “Hey there it’s Yogi Bear” e “Charlotte’s Web” (1973) (di C.A. Nichols e I. Takamoto) ed ad alcune serie televisive. Nel 1974 Patterson lavorò per la Fred Calvert Productions come direttore dell’animazione della serie “Emergency + 4” diretta da Michael Caffey, e nel 1975 diresse la sequenza finale del film “Metamorphoses” (Winds of change), prodotto dalla Sanrio Productions e diretto dal giapponese Takashi. Inoltre nel 1975 Hanna & Barbera, ottenuti i diritti sui loro vecchi amici Tom & Jerry, lanciarono una serie di nuovi episodi con il gatto ed il topo come protagonisti, “The New Tom & Jerry Show” e richiesero l’aiuto dei loro vecchi colleghi della MGM, fra i quali anche Ray Patterson. Nel 1976 Patterson si stabilì definitivamente alla Hanna & Barbera dove sarebbe rimasto per il resto della sua carriera. Della sua opera vanno ricordati anche gli short televisivi “Scooby-Doo goes Hollywood” (1979) e “Yogi’s first Christmas” (1980), ambedue diretti da Patterson. In quegli anni Patterson ebbe dodici nominations all’Emmy Award, due Humanitas Award, un Dove Award, un Angel Award ed un Mentor Award. Nel 1983 ottenne il titolo di supervisore delle serie della Hanna & Barbera e ricoprì la carica di vice-presidente della direzione dell’animazione per tutte le serie della casa dal 1985 al 1993. Con questo titolo egli si occupò di più di settantacinque serie televisive supervisionandone le animazioni. Per Hanna & Barbera Patterson diresse anche alcuni lungometraggi aventi per protagonisti i più importanti personaggi della casa: “Yogi and the magic flyng of the Spruce Goose”, “Yogi’s great escape” e “The good the bad and the Huckleberry Hound” del 1987 e “Scooby-Doo and the reluctant werewolf” del 1988. Nel 1990 diresse l’animazione del lungometraggio “Jetsons- The movie”. Nel 1993 svolse il suo ultimo lavoro nel mondo dell’animazione, lavorando come timing director per il film a disegni animati “Once upon a forest”, diretto da Charles Grosvenor e Dave Michener e prodotto da Bill Hanna e Joe Barbera. Ritiratosi nel 1993, Patterson rimase attivo nel mondo dell’animazione con lavori occasionali come “Adventures from the book of virtues”. Quello stesso anno Patterson fu insignito dello Screen Cartoonist Golden Award e, nel novembre del 1999, del prestigioso Winsor McCay Lifetime Achievement Award assieme a Marcell Jankovics e Ernie Con Pederson alla presentazione degli Annie Awards. Ray Patterson è morto a Encino (California)il 30 dicembre 2001, poco più di un mese dopo il suo novantesimo compleanno.