Riserva libera
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La riserva libera (detta anche riserva tecnica) consiste dall'ammontare di liquidità detenuto da una banca per espletare le sue attività. È composta dalla cassa contante (cioè da banconote e monete nazionali), dai depositi liberi presso la banca centrale, dai margini disponibili nelle anticipazioni ordinarie da parte della banca centrale, dalla liquidità estera detenuta e liberamente convertibile in moneta legale.
Essa è detta libera proprio in quanto il coefficiente di riserva tecnica, ovvero la percentuale dei depositi che la banca detiene per espletare le proprie attività, è autonomamente stabilito dalle banche, a differenza della riserva obbligatoria, il cui ammontare percentuale è definito dalla banca centrale.
Il coefficiente è legato ad alcune variabili. In particolare, esso è correlato positivamente al tasso ufficiale di sconto, in quanto l'istituto di credito è spinto, in caso di alti tassi ufficiali, a detenere maggiore liquidità per evitare rifinanziamenti a tassi divenuti più svantaggiosi. Inoltre, questo coefficiente è correlato negativamente con il tasso d'interesse attivo, applicato cioè ai prestiti alla clientela. L'aumento di questo tasso, infatti, renderà più conveniente concedere prestiti, piuttosto che detenere liquidità in riserva.
Il coefficiente di riserva tecnica è inoltre uno dei fattori utilizzati per definire il moltiplicatore dei depositi e il moltiplicatore monetario.
[modifica] Bibliografia
- Mario Arcelli. L'economia monetaria e la politica monetaria dell'Unione Europea. Padova, Cedam, 2002. ISBN 88-13-23938-6
- Roberto Cagliozzi. Lezioni di politica economica. Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane (ESI), 2001. ISBN 88-495-0347-4