Risonanza elettrica
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In un circuito a corrente alternata, la risonanza elettrica succede ad una frequenza f0 in cui la reattanza capacitiva 1/ωC e la reattanza induttiva ωL sono di uguale grandezza, costringendo l'energia ad oscillare tra il campo magnetico di una induttanza ed il campo elettrico di un condensatore.
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[modifica] Esplicazione
La risonanza accade perché il campo magnetico che si dissolve nell'indutanza genera una corrente elettrica nel suo avvolgimento che carica il condensatore, ed il condensatore che si scarica provvede la corrente che costituisce il campo megnetico nell'induttanza, ed il processo si ripete. Il pendolo meccanico ne è una analogia.
[modifica] Condizioni di risonanza
Alla risonanza l'impedenza Z della reattanza induttiva e quella capacitiva poste in serie raggiunge il suo massimo, mentre l'impedenza Z delle due reattanze poste in parallelo raggiunge il suo minimo. Le due impedenze sono fornite, rispettivamente, dalle seguenti due espressioni:
in cui:
ω è la pulsazione
L è l'induttanza misurata in henry
C è la capacità misurata in farad
R la reistenza dell'avvolgimento dell'induttanza
[modifica] Pulsazione di risonanza
Quando la grandezza della reattanza induttiva è uguale a quella della reattanza capacitiva l'impedenza diventa minima nel caso della serie e massima nel caso del parallelo.
La pulsazione in cui le due reattanze si uguagliano si definisce pulsazione di risonanza che è data, rispettivamente per i due casi, dalle seguenti due espressioni:
Alla pulsazione di risonanza fa riscontro la frequenza di risonanza che è evidentemente
[modifica] Utilizzazione
La risonanza viene utilizzata nei radioricevitori ad amplificazione accordata, negli amplificatori accordati, nei filtri accordati ed altri dispositivi che devono essere essenzialmente opearativi in presenza di segnali con pulsazioni corrispondenti a particolari valori.