Romanzo criminale (romanzo)
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Romanzo criminale è un romanzo scritto dal giudice Giancarlo De Cataldo e ispirato alla vera storia della banda della Magliana, che operò in Italia a Roma tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta. Dal romanzo, pubblicato dalla casa editrice Einaudi, è stato tratto l'omonimo film di Michele Placido.
Il romanzo mostra gli intricati traffici che intercorrono tra stato e criminalità negli anni settanta; la lotta tra bande per il controllo dei traffici di droga, prostituzione e gioco d'azzardo nei vari quartieri della capitale; ripercorre inoltre, dal punto di vista della criminalità organizzata, la storia di un decennio d'Italia dal sequestro Moro in poi.
Indice |
[modifica] I membri
- Il Libanese: il fondatore
- Il freddo: il capo
- Dandi: un capo
- Bufalo: un membro irrequieto
- Trentadenari: un Napoletano a Roma
- Nembo Kid: ha i contatti giusti
- Altri membri:
- Botola
- Il sorcio
- I gemelli Buffoni
- Ricotta
- Fierolocchio
- Scrocchiazeppi
- Il Nercio
[modifica] Altri personaggi
- Mario il Sardo: un boss
- Ricciolodoro: il suo attendente
- Il Terribile: controlla Roma
- Il Puma: un criminale gentiluomo
- Satana: un ex compagno
- Il barone Rosselini: la prima vittima
- Il Nero: un nazista
- Zio Carlo: il capomafia
- Il maestro: un uomo d'onore
- Raffaele Cutolo: O' professore
- Il conte Ugolino: un killer toscano
- Cinzia Vallesi in arte Patrizia: una prostituta
- Nicola Scialoja: commissario di polizia
- Il dottor Borgia: il giudice
- il secco: il cassiere
[modifica] Corrispondenza con i personaggi reali
Sebbene De Cataldo faccia uso di nomi fittizi nel romanzo, e, per sua stessa ammissione, il romanzo non vada considerato la storia della Banda della Magliana, è possibile riconoscere, in gran parte dei personaggi, i loro corrispondenti reali:
- Il Libanese: Franco Giuseppucci (er Negro)
- Il Freddo: Maurizio Abbatino (Crispino)
- Dandi: Enrico De Pedis (Renatino)
- Nembo Kid: Danilo Abbruciati.
- Bufalo: Marcello Colafigli
- Ricotta: Antonio Mancini
- Botola: Raffaele Pernasetti (er Palletta)
- Trentadenari: Claudio Sicilia
- Scrocchiazzeppi: Edoardo Toscano
- Fierolocchio: Libero Mancone
- I gemelli Buffoni: Giuseppe e Vittorio Carnovale
- Il Nero: Massimo Carminati (in realtà è un mix fra Danilo Abbrucciati e Giusva Fioravanti)
- Il Secco: Enrico Nicoletti
- Sorcio: Fulvio Lucioli
- Er Terribile: Franco Nicolini (Franchino er criminale)
- I Fratelli Gemito: I fratelli Proietti (i Pesciaroli)
- Il Giudice Borgia: Franco Imposimato.
- Il Larinese: Antonio Chichiarelli
- Il Pischello: Paolo Aleandri,
- Il Sellerone: Alessandro Alibrandi
- Zio Carlo: Pippo Calò
- Il Mafioso: Stefano Bontade
- Donatella: Fabiola Moretti
- Il Cravattaro: Domenico Balducci
- Il Pidocchio: Mino Pecorelli
- Mario il Sardo: Nicolino Selis
- Ricciolodoro: Antonio Leccese
- Il Puma: Gianfranco Urbani (Franco er Pantera)
- Il Maestro: Flavio Carboni
- O’ Professore: Raffaele Cutolo
- Il Professore: Aldo Semerari
- Il Vecchio: Licio Gelli
- Il Nercio: Ettore Maragnoli
- Turi Funciazza: Totò Riina
- Il Banchiere: Roberto Rosone
- Il Tedesco: Bruno Nieddu
- Mazzocchio: Alessandro D'Ortenzi (Zanzarone)
- Satana: Giovanni Girlando (Gianni er Roscio)
[modifica] Trama
Una miriade di personaggi ci portano nella Roma degli anni Settanta, dove una banda di criminali prende il potere in città con strategie di stampo mafioso. Tutti sembrano sottoposti al ricatto della droga e le forze dell’ordine sembrano troppo impegnate a combattere il terrorismo per occuparsi della malavita organizzata. Peccato, perché non si accorgono di quanto la città stia diventando preda di una mafia intelligente e spietata. Così, il Libanese, il Freddo, il Dandi e il Secco, accompagnati da comparse più o meno di rilievo, prendono il potere sulla delinquenza comune e su quella malavita che fino ad allora si era limitata alla supremazia di quartiere. La conquista del territorio inizia con un sequestro di persona e sopratutto con la decisione di non spartirsi i soldi accumulati ma di reinvestirli nell’acquisto di una partita di droga. Con poche efferate ma ben delineate mosse, riescono così ad ottenere il controllo su tutta la città e devono fermarsi solo a Centocelle e al Tuscolano dove la banda locale riesce a mantenere le proprie posizioni. L’organizzazione è capillare, parte dalla droga, ma riguarda tutto, dallo strozzinaggio alla prostituzione e al gioco attraverso la gestione del Seven Climax, quello che sarà uno dei locali più in della città. Impressionante è la gestione organizzativa a tutto tondo della Banda. C’è l’addetto a “far girare i soldi”, il Secco, i “cavalli”, i piccoli spacciatori, ecc.