San Bertulfo abate
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[modifica] San Bertulfo
Terzo abate di Bobbio (627-642). Di famiglia nobile, nativo di Metz, giunge a Bobbio sotto Sant'Attala, a cui successe come abate nel 627.
Sotto di lui il complesso si ingrandisce ulteriormente ed iniziano i primi problemi con i vescovi vicini, infatti il vescovo Probo di Tortona chiese la sottomissione del monastero ed il suo controllo. Bertulfo, di fronte alla sua pretesa, interviene ed insieme al monaco Giona si reca a Roma dal Papa Onorio I, e l'11 giugno 628 ottiene il privilegio che dispone la protezione pontificia sul cenobio; il primo esempio di esenzione della storia, ed a cui gli abati futuri fonderanno e pretenderanno la loro autonomia.
Al ritorno a Bobbio è accolto trionfalmente ed incarica il monaco Giona di scrivere la biografia di San Colombano e di diventare il biografo del monastero e della città di Bobbio. Muore nel 642 ed a lui succede come abate San Bobuleno (643-652). Le sue spoglie riposano nella cripta dell'Abbazia di San Colombano (Bobbio), accanto a San Colombano, Sant'Attala, San Bobuleno, 19 monaci e 3 presunte monache.
Si ricorda il 19 agosto.