Santa Mustiola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mustiola, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, è considerata la patrona di Chiusi.
[modifica] Leggende agiografiche
Era una nobile di Chiusi (SI) del III secolo, martirizzata dopo una fuga, che i devoti vedono come "miracolosa", sulle acque del lago di Chiusi, ricordata ogni anno in occasione della festa patronale, sulle sponde del lago stesso.
La leggenda vuole che nel III secolo un cristiano di nome Ireneo (da non confondere con sant'Ireneo) venga arrestato per aver dato sepoltura ad un altro cristiano appena martirizzato. Ireneo venne portato a Chiusi e qui sarebbe stato assistito da Mustiola, che era una cugina dell'imperatore Claudio II al quale l'imperatore Aureliano aveva fatto uccidere il promesso sposo che era cristiano. Lucio, il promesso sposo, avrebbe tra l'altro regalato a Mustiola l'anello nuziale di san Giuseppe e Maria (il cosiddetto Santo Anello. Al furto di questo anello si lega la quattrocentesca "Guerra dell'Anello").
Anche Mustiola fu arrestata e, dopo che Ireneo fu martirizzato, fu fustigata a morte. Si dice che mentre tentava di scappare dalle guardie romane, Mustiola avrebbe attraversato il lago di Chiusi usando il proprio mantello come imbarcazione. Si dice anche che il 3 luglio di ogni anno, all'alba, sul lago si riveda ancora la scia del mantello di Mustiola.
Il corpo della santa sarebbe stato poi ritrovato durante il pontificato di papa Sisto IV (1414 - 1471 - 1484), proprio mentre il furto del cosiddetto Santo Anello (1473), infiammava i chiusini e li portava a guerra contro Perugia, mandante del furto della reliquia. Il ritrovamento del corpo calmò gli ardenti bollori e mise fine alla Guerra dell'Anello. Il Santo Anello rimase a Perugia dove è tuttora conservato nella cattedrale.
Viene festeggiata il 3 luglio.