Discussione:Scienze della formazione
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Ragazzi, qui non c'è stato nessun vandalismo. La voce si riferisce alle scienze della formazione in quanto scienze, non alle facoltà universitarie denominate "Scienze della formazione", e come tale rimanda a Scienze dell'educazione.
Inoltre, nel 1995 non fu istituita la laurea in scienze della formazione in sostituzione del vecchio Magistero. Le facoltà di Magistero furono trasformate in Scienze della formazione e i loro vecchi corsi di laurea (Pedagogia, Materie letterarie, Lingue e letterature straniere moderne) furono posti a esaurimento. Lo stesso dicasi per gli istituti universitari di magistero, trasformati in istituti universitari a ordinamento speciale o università degli studi.
Alcuni atenei, non volendo trasformare le facoltà di Magistero in facoltà di Scienze della formazione, ne deliberarono l'abolizione. Fu il caso ad esempio della Sapienza di Roma, dove la facoltà di Magistero, soppressi i suoi propri corsi di laurea, era rimasta con il solo corso di laurea in Sociologia (attivabile, secondo tabella ministeriale, in una delle seguenti facoltà: Lettere e filosofia, Magistero, Scienze politiche). Pertanto gli organi collegiali, ottenuta l'autorizzazione ministeriale a istituire una nuova facoltà, ne decretarono l'abolizione, che lasciò spazio alla facoltà di Sociologia, la quale ne assorbì il personale, le strutture e gli organi. Anche all'Università di Urbino successe una cosa simile.
Laddove invece le facoltà di Scienze della formazione furono istituite (con la possibilità di immatricolazione per gli studenti con maturità magistrale senza anno integrativo, dal momento che rappresentavano giuridicamente una continuazione delle facoltà di Magistero), in esse trovarono spazio due corsi di laurea del tutto nuovi: Scienze dell'educazione, con tre indirizzi, concepito come innovazione di Pedagogia, e Scienze della formazione primaria, con due indirizzi, in vista della riforma (attuata solo nel 2003, con la legge numero 53) in base alla quale per insegnare nelle scuole del grado preparatorio e nelle scuole dell'istruzione primaria sarebbe stata necessaria la laurea. A questi si aggiunsero in alcune sedi corsi di laurea in Psicologia (attivabili secondo tabella ministeriale presso le facoltà di Magistero/ScForm e Lettere e filosofia) e in Scienze della comunicazione (attivabili secondo tabella ministeriale presso le facoltà di Magistero/ScForm, Lettere e filosofia, Scienze politiche, Sociologia), nonché i diplomi universitari previsti dalla tabella XL (quella del CdL in ScCom).
Sino alla riforma di cui al decreto ministeriale 509/1999, nota come 3+2, non è mai stato istituito un corso di laurea denominato "Scienze della formazione". La riforma prevede una classe di lauree, la numero 18, denominata "scienze dell'educazione e della formazione" e nell'àmbito di questa classe nessun ateneo ha mai attivato un corso di laurea così denominato. Quello che ci si avvicina di più si chiama "Scienze della formazione continua" ed è stato attivato dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli studi di Foggia.