Shawbak
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Localizzato a circa 25 chilometri a nord di Petra, il complesso archeologico-monumentale del castrum di Mons Regalis/Shawbak - uno degli insediamenti medievali meglio conservati dell’intero Medio Oriente - occupa una posizione strategica nel sistema viario principale che collegava il Mar Morto e Damasco al Mar Rosso, al Cairo e alla Penisola Arabica.
La fortezza, edificata sulla sommità di un rilievo calcareo emisferico, rappresenta uno dei rari esempi di un castello crociato rioccupato con funzione militare in epoca Ayyubide, all’indomani della sconfitta subita dagli europei ad Hattin nel 1187. La cittadella è dotata di un sistema difensivo complesso e continuo, con una planimetria quasi perfettamente ellittica, composto di tre cinte murarie (quantomeno nel XII secolo) intervallate da torri e bastioni aggettanti, databili dalla fondazione crociata all’epoca Mamelucca (le fonti arabe, sia scritte sia epigrafiche, danno notizia di una rifortificazione del sito alla fine del XIII secolo ). Il primo circuito murario del castello, edificato per espressa volontà di re Baldovino I di Gerusalemme nel 1115, difese fin dall’inizio i centri del potere secolare e religioso della ‘nuova Transgiordania’ crociata, oltre a proteggere contemporaneamente anche i quartieri ‘civili’ abitati dalla popolazione residente. Le fonti arabe bassomedievali citano inoltre un secondo (e più grande) insediamento fortificato situato sul pendio orientale della collina del castello, i cui giardini (Shawbak era nel medioevo un luogo ricco di acqua immerso in un verde paesaggio) rivaleggiavano con quelli di Damasco, e che non è stato ancora interessato da analisi archeologiche di dettaglio.
Il sito di Shawbak è attualmente oggetto di indagini archeologiche da parte di un'équipe internazionale diretta dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università di Firenze [1]