Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis (detto anche SaVOT o più semplicemente Torrione) è l'ordine goliardico sovrano dell'Università di Pisa.
[modifica] Breve storia
Il SaVOT è stato fondato a Pisa da Guizzo I et Ultimo (al secolo Mauro Giovannelli), che ne fu il primo Gran Torrione, nel marzo del 1967, nel contesto di un acceso conflitto per la supremazia goliardica su Pisa che vide avvicendarsi il Magnifico Verre (l'ordine precedentemente imperante), l'Ordine del Campano (la cui riapertura, dalle ceneri di un ordine omonimo risalente al decennio precedente, ebbe breve durata) ed infine il neonato SOT (Sacer Ordo Torrionis) che ne uscì vincitore e fu rinominato con l'attuale acronimo. De facto, gli ordini che in quei mesi si contesero la sovranità sull'ateneo pisano annoverarono tra i propri ranghi le stesse persone in tempi differenti; ad esempio l'ultimo Magnifico Verre, Formiconi I (Silvano Gremigni), fu in seguito Gran Campanaro ed infine il secondo Gran Torrione, segno, questo, del legame di amicizia che univa gli attori di questo gioco al di là dei conflitti goliardici.
Il SaVOT è stato ufficialmente in attività dal 1967 al 1974, dal 1981 al 1989 e dal 1992 ad oggi, trovandosi in sonno nei restanti periodi, subendo gli effetti di più o meno generalizzate crisi di attività della Goliardia italiana.
[modifica] Gerarchia e insegne
Il SAVOT ha a capo il Magnus Torrio, o, in italiano Gran Torrione, indiscussa guida goliardica per tutti gli studenti pisani.
Come in ogni governo, anche a Pisa è presente un vice-regnante, dal titolo di Principe Reggente. Altra carica di rilievo è il Duca della Torre, formalmente il capo delle forze armate.
Ci sono anche diversi Ministri, responsabili di diversi aspetti gestionali dell'Ordine:
- Ministro agli Interni
- Ministro agli Esteri
- Ministro al Tesoro
- Ministro Guardasigilli
Altre cariche sono i Baroni, che supportano i Ministri nella loro attività; un Senato composto dai precedenti Torrioni ed eventualmente passati Ministri e Principi; i Priori dell'ordine, corrispondenti ai capi delle Balle, cioè i sottogruppi goliardici in cui è suddivisa la Goliardia pisana; e cariche honoris causa per goliardi appartenenti ad Atenei diversi o persone considerate meritevoli. Tra le persone insignite nell'ordine si annovera Renzo Arbore. Allo stato attuale, e a differenza delle proprie origini, l'ordine non è matricolare, non ha cioè un popolo composto da matricole o comunque goliardi nuovi o inesperti; tale ruolo spetta alle Balle, mentre il SaVOT è un organo superiore che autorizza, coordina ed amalgama l'intera attività goliardica in Pisa e territori limitrofi. E' dalle Balle che il SaVOT seleziona i propri membri.
La forma istituzionale è una monarchia assoluta, in quanto non esiste parlamento, e il Senato non può esprimere maggioranze e/o fiduce; è però fondamentale per un Torrione l'appoggio del suddetto onde evitare manovre politiche e detronizzazioni; va inoltre ricordato che il Senato è custode dello statuto torrionale. I Torrioni si succedono per abdicazione, il prescelto viene deciso dal Torrione imperante, unica necessità è che il futuro Magnus Torrio sia appartenente all'ateneo pisano. Dal 27 maggio CLVIII p.p.C.Mq. (2006) è imperante Balù Paloma, XXX Magnus Torrio.
Il SaVOT segue una datazione storica - la battaglia di Curtatone e Montanara - dall’appassionata partecipazione dei 389 goliardi pisani alla prima guerra d’Indipendenza italiana (29 maggio 1848): partirono il 22 marzo 1848 dal cortile della Sapienza di Pisa con i loro professori, avendo trovato nell’ambiente intellettuale cittadino le sollecitazioni culturali necessarie alla realizzazione dell’idea di una nuova nazione: l’Italia. Molti studenti pisani del Battaglione Universitario sono ricordati nella cronaca della battaglia con i loro goliardici soprannomi di Orombello, Montagnola, Re di Prato, Re di Picche, Limoncino, Generale, Buggerio, Sacrilegio, Morino, Cicoria, Cittone, etc. Alla battaglia di Curtatone risale anche la tradizione dei "sospesi" (come nei famosi caffè napoletani e milanesi, ovvero di caffè lasciati pagati a favore di avventori) che, all'Ussero, sono lasciati a favore degli studenti (notoriamente sempre squattrinati) che hanno il beneficio del caffè se gridano al conduttore: W l'Ussero, W l'Italia - Un sospeso.
[modifica] Gran Torrioni
Come spesso accade in contesto goliardico, non è facile ricostruire l'esatta cronologia dei Gran Torrioni. Le documentazioni (nella forma di bolle o papiri), quando non sono perdute, si trovano in possesso a persone diverse e talvolta irrintracciabili, e la ricostruzione orale è soggetta a lacune di memoria dei narratori o, non di rado, a diverse interpretazioni dei fatti. L'elenco attualmente ritenuto il più attendibile è il seguente:
- Guizzo I et Ultimo (Mauro Giovannelli, 1967)
- Formiconi I (Silvano Gremigni, 1967)
- Marcellus Polacchiano Baro (1968)
- Astarotte I (Piero Finà, 1968)
- René Olé (Renato Mariani)
- Paolo Kinzico (Paolo Bellatalla)
- Duccio Magno
- Ciro Arces
- Stefano Kinzico
- Pampiro (1981)
- Pelicus Bononiensis
- Mopo d'Ivrea
- Patsy I l'Angelo
- Trimalcione (1984)
- Patsy I l'Angelo
- Marco Antonio
- Patsy I l'Angelo
- Kyodo il Crotalo (Andrea Vanni)
- Shining Belfagor HB (Duccio Pratesi, 1992)
- Lucifero Palladio Pisorno (Stefano Luciani, 1994)
- Caligola II (Francesco Porri, 1995)
- Vallanzasca I et Ultimo (Lorenzo Gremigni, 1997)
- Diavolina Kostanza I (Alessandra Salvadorini, 1998)
- Puerco V (Giacomo Macrì, 1999)
- Cardea Caldelabbra (Francesca Bianchini, 2000)
- Sinisa (Luca Bevilacqua, 2001)
- Canadian Wolf l'Embriào (Giordano Fanton, 2002)
- Lupetto Budiulìk Tornodopo (Marco Lupetti, 2003)
- Tragicomix (2004)
- Balù Paloma I detto il Lozzo (Iacopo Menconi, 2006)