Spettroscopio
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Strumento usato in chimica per l'osservazione e l'analisi della radiazione elettromagnetica emessa da una sorgente, generalmente un elemento o una sostanza. Può essere a prisma, se utilizza un prisma ottico, o a reticolo, se viene usato un reticolo di diffrazione.
Il suo potere risolutivo è dato dal rapporto:
dove λ è la lunghezza d'onda e dλ è la differenza fra le due più vicine lunghezze d'onda che si riescono a risolvere.
Lo spettroscopio è uno strumento formato da un collimatore, un cannocchiale, un piattino, una piattaforma e due noni. Il collimatore è un tubo metallico fisso al cui interno sono disposte in maniera opportuna lenti convergenti. È regolabile in lunghezza e inclinabile mediante viti, e termina da un lato con una fessura di larghezza regolabile. L’altro termine si affaccia sul piattino dove si trova il reticolo o il prisma. Anche il piattino è regolabile in inclinazione mediante due viti e in altezza allungando o accorciando l’asta che lo sorregge, ed è libero di ruotare. Sotto l’asta che sorregge il piattino si trova un goniometro con i due noni. Il cannocchiale è simile al collimatore ma è libero di ruotare ed è provvisto di oculare per l’individuazione del raggio deviato. Il cannocchiale può essere fissato con delle viti per renderlo più stabile ai movimenti accidentali, e può essere regolato con regolamento fine da una manopola.