Stampa offset
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La stampa offset è una tecnica di stampa basata sullo stesso principio della litografia. Anziché stampare il foglio a contatto diretto con la pietra o la lastra di zinco, la stampa avviene attraverso l’impiego di tre cilindri a contatto tra loro.
Si tratta quindi di una stampa indiretta: ciò significa che la matrice di stampa avviene mediante un materiale esterno che permette di trasferire l’inchiostro non soltanto sul supporto cartaceo ma anche su materiali di altro tipo. La qualità della stampa risulta molto più nitida. La stampa offset è basata sul fenomeno della repulsione tra l’acqua e le sostanze grasse (inchiostro).
L’inchiostro viene riportato dalla lastra al cilindro porta caucciù, e da questo alla carta.
La stampatrice consta di:
- cilindro portalastra;
- rulli inchiostratori (che trasportano l'inchiostro dal calamaio alla lastra);
- rulli bagnatori (che bagnano le parti non ricettive per l’inchiostro);
- cilindro porta-caucciù (riceve l’immagine dalla lastra e la riporta sul foglio di carta).
- cilindro di pressione (che fornisce la pressione adeguata in base allo spessore della carta)
Il primo cilindro porta avvolta la lastra, che viene bagnata dai rulli umidificatori ed inchiostratori; il secondo di caucciù, riceve la stampa e la riporta sul foglio, fatto girare dal terzo cilindro (cilindro di pressione). Questo metodo è anche chiamato: stampa indiretta.
Esistono vari modelli di macchine per la stampa offset: quella cilindrica a foglio è la più diffusa e disponibile in diversi modelli in grado di stampare su diversi formati di carta, dal 35×50 centimetri al 140×200.
L’inserimento del foglio in macchina avviene mediante una serie di aspiratori che, alzando il foglio lo staccano dai sottostanti, ponendolo su un piano di scorrimento.
Su quest’ultimo, il foglio viene posizionato grazie ad una squadra per consentire poi alle pinze di agganciarlo, sempre nel medesimo punto. L’operazione serve per assicurare che la stampa avvenga, per tutti i fogli, ad una distanza costante ed univoca; il cosiddetto registro. (la parte “presa” dalle pinze non può essere chiaramente stampata, cosa da tener conto nella progettazione dello stampato).
La maggior parte delle macchine offset possono stampare a più colori e se il metodo dei “tre cilindri” era descrittivo per un colore, all’aumentare dei colori aumentano anche i cosiddetti “castelletti di stampa” o “batterie”. Ovvero la struttura in grado di stampare un colore per volta. Di solito ne sono 8 in modo da stampare quattro su un lato (bianca) e quattro sull' altro (volta), ma esistono anche macchine con 10 “batterie” in cui due vengono usate per la vernice di sovrastampa o per colori Pantone. Il foglio viene voltato automaticamente dalla macchina.
Nelle macchine attuali molte operazioni sono state automatizzate: tra queste i cambi di formato e lastra, il lavaggio e la regolazione degli inchiostri tramite sofisticate centraline di controllo.