Stella vagabonda blu
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Una stella vagabonda blu (in inglese blue straggler) è un tipo di stella piuttosto rara, situata in un ammasso aperto o in un ammasso globulare, che è più calda e più blu delle altre stelle dell'ammasso che hanno la stessa luminosità. Quindi, sul diagramma H-R dell'ammasso si trova separata dalle altre stelle. Le vagabonde blu sembrano violare le teorie standard dell'evoluzione stellare, secondo le quali tutte le stelle nate nello stesso momento dovrebbero trovarsi lungo una curva ben definita del diagramma H-R, e la loro posizione sulla curva dovrebbe essere determinata unicamente dalla loro massa. Poiché le vagabonde blu si trovano spesso ben al di fuori di questa curva (da qui il nome di vagabonde), potrebbero aver avuto un'evoluzione stellare anomala.
Allan Sandage fu il primo a notare una stella di questo tipo, verso la fine degli anni '50, osservando l'ammasso globulare M3. Il constrasto tra la stella blu, apparentemente giovane, e le circostanti stelle vecchie e rosse era evidente.
La causa del vagabondaggio non è conosciuta con sicurezza, ma l'ipotesi più quotata è che le vagabonde blu siano stelle binarie che si sono fuse tra loro, oppure in fase di fusione adesso. L'unione di due stelle creerebbe una singola stella con una massa più grande, rendendola più calda e luminosa delle altre stelle di età simile. Se questa teoria è corretta, le vagabonde blu non sarebbero più un problema per la teoria dell'evoluzione stellare: la stella risultante avrebbe una quantità maggiore di idrogeno nel suo nucleo, facendola comportare proprio come una stella più giovane. Ci sono alcune prove a sostegno di questa teoria, la più convincente delle quali è che le vagabonde blu sembrano comuni soprattutto nelle regioni più dense degli ammassi, specialmente nel nucleo degli ammassi globulari. Poiché queste sono tra le regioni a più alta densità stellare conosciute (ad esempio, il centro dell'ammasso globulare 47 Tucanae contiene 4000 stelle per anno luce cubo) la probabilità di collisioni ed incontri ravvicinati tra stelle è più alta che altrove.
Un modo di verificare questa ipotesi è di studiare la pulsazione di stelle vagabonde blu che siano anche variabili. Le proprietà astrosismologiche di queste stelle potrebbero essere significativamente diverse da quelle di normali stelle pulsanti di massa e luminosità simile. Sfortunatamente, la misura di queste pulsazioni è molto difficile, data la scarsità di stelle vagabonde blu, la bassissima ampiezza fotometrica delle loro pulsazioni, e il campo stellare molto affollato dove spesso si trovano. Quindi, queste osservazioni per adesso non hanno avuto successo.
Ultimamente grazie all'aiuto di osservazioni spettroscopiche fatte in Cile con il Very Large Telescope (VLT), è stato possibile studiare gli elementi chimici presenti nell'atmosfera di 43 stelle di questo tipo, e si è scoperto che alcune di queste hanno meno carbonio e meno ossigeno in confronto alla popolazione dominante. Ciò significa che nuova materia, in tempi relativamente recenti, è affiorata a causa di eventi catastrofici, come la collisione di stelle o scambi di materia subfotosferica fra due stelle vicine che trasferiscono parte della propria massa.
Si è quindi davanti ad una forma di vampirismo stellare dove una stella ringiovanisce appropriandosi della materia di un'altra.
Protagonista di questo riuscito progetto è stato lo spettrografo FLAMES/Giraffe montato sul VLT, che ha permesso lo studio di 130 stelle contemporaneamente.