Strage di Fiumicino
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La strage di Fiumicino è il frutto di un duplice attentato terroristico palestinese che il 27 dicembre 1985 ha colpito simultaneamente l'Aeroporto di Roma-Fiumicino e l'aeroporto di Vienna, uccidendo un totale di 20 persone (13 nell'aeroporto italiano e 7 in quello austriaco). I feriti sono stati oltre 100. I due attacchi sono iniziati con una differenza di pochi minuti l'uno dall'altro alle 8.15 circa.
L'azione terroristica è stata perpetrata da uomini armati che hanno aperto il fuoco sui passeggeri in coda per il check-in dei bagagli presso gli sportelli della compagnia aerea nazionale israeliana El Al e della americana TWA, scegliendo le vittime in modo indiscriminato.
I terroristi che hanno partecipato alla Strage di Fiumicino erano in totale sei: tre di essi sono stati uccisi dalle guardie di sicurezza dell'aeroporto nel corso dell'azione; due sono stati catturati vivi; uno è riuscito a fuggire. L'attacco all'aeroporto di Vienna ha coinvolto altri tre terroristi, fuggiti in automobile: uno di loro è stato ucciso durante l'inseguimento, gli altri due sono stati alla fine catturati.
La regia del duplice attentato è stata attribita al militante e leader politico palestinese Abu Nidal.