Stupinigi
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Stupinigi (in piemontese Stupinis) è una frazione di circa 200 abitanti del comune di Nichelino (TO). A Stupinigi è collocata la celebre Palazzina di caccia, capolavoro di Filippo Juvarra, e di un parco naturale che ospita anche il Castelvecchio di Stupinigi, un castello medioevale che fu la residenza dei marchesi Pallavicino.
Confina con i territori dei comuni di Candiolo e Orbassano, alla periferia sudoccidentale di Torino.
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[modifica] Storia
Il castello, chiamato Castelvecchio, fu abitato dai Savoia Acaja che nel 1439 lo vendettero al marchese Rolando Pallavicino. Nel 1563 la proprietà fu ceduta a Emanuele Filiberto, quando questi trasferì la capitale del ducato di Savoia da Chambéry a Torino. In seguito Emanuele Filiberto donò Stupinigi all'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, noto oggi come Ordine Mauriziano. Nel 1729 Vittorio Amedeo II, nella sua veste di Generale Gran Maestro dell'Ordine, decise la costruzione dell'attuale Palazzina come residenza della famiglia reale e della nobiltà torinese durante le battute di caccia.
Nel 1832 la Palazzina passò alla famiglia reale, nel 1919 fu ceduta al Demanio statale, e nel 1925 ritornò all'Ordine, così come le proprietà circostanti.
La frazione fu separata dal territorio comunale di Vinovo e aggregata a quello di Nichelino il 1° gennaio 1869.
[modifica] Il Parco
Il Parco Naturale di Stupinigi è stato istituito nel 1991 e si estende per 1732 ettari, comprendenti zone agricole e boschive. Oltre al territorio di Nichelino interessa anche parte di quelli dei comuni confinanti di Candiolo e Orbassano. I cervi sono scomparsi da più di un secolo, ma l'area è ancora popolata da scoiattoli, moscardini, volpi, donnole, faine, lepri, e varie specie di volatili, tra i quali la cicogna bianca. È collegato al Parco fluviale del Po di Torino Sud e a Pinerolo da due piste ciclabili.
[modifica] Bibliografia
- Roberto Baffert e Francesco Fenoglio, Castelvecchio di Stupinigi: storia e trasformazioni, Cavallermaggiore, Centro Stampa, 1998, ISBN 8886637101