Sulpicio Severo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sulpicio Severo o Sulpizio Severo(360 circa - 420 circa) fu uno scrittore latino cristiano e Santo della Chiesa Cattolica.
Le scarne informazioni sulla sua vita ci pervengono soprattutto dagli scritti del suo amico San Paolino di Nola e da Gennadio.
Ha potuto avere un'eccellente educazione, ha studiato giurisprudenza e fu celebre quale eloquente avvocato.
Il suo matrimonio con la figlia di una ricca famiglia di consoli sembrava condurlo alla felicità terrena. Ma perduta la moglie da una morte prematura, subito dopo il 390, Severo rinunciò alla sua brillante carriera e seguì il fratello Paolino per ritirarsi in monastero.
Questo improvviso cambiamento della sua vita trovò la disapprovazione del padre, ma trovò incoraggiamento dalla suocera.
Diventò amico intimo ed entusiasta discepolo di San Martino di Tours e visse vicino a Eauze, a Tolosa e a Luz nella Francia del sud.
Gennadio testimonia sulla sua ordinazione a prete, ma non abbiamo purtroppo alcun dettaglio circa la sua attività sacerdotale.
Secondo lo stesso Gennadio, Severio si accostò verso la fine della sua vita Pelagianesimo ma presto, scoprendo il suo errore, si impose al silenzio fino alla fine dei suoi giorni per espiare la sua imprudenza.
Le sue opere sicuramente atribuite sono:
- Chronicorum Libri duo o Historia sacra (Cronaca universale)
- Vita Martini Vita di San Martino l'opera più famosa
- due dialoghi, divisi formalmente in 3
- tre lettere
[modifica] Bibliografia
- Severo Sulpicio, Vita di Martino,a cura di Fabio Ruggiero, EDB, Bologna, ISBN 8810420497.