Teorema di Barone
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Il Teorema di Barone, elaborato nel 1912 dal napoletano Enrico Barone, dimostra l'inefficienza economica di imposte che determinano la variazione dei prezzi dei beni sul mercato (distorsive).
[modifica] Analisi
Dati due beni X ed Y, un individuo sceglierà la combinazione delle due variabili che più renderà elevata la sua utilità, ovvero rappresentato in un grafico, il punto di tangenza fra la combinazione dei beni e la sua più elevata curva d'indifferenza (TMTX,Y=TMSX,Y).
Nel caso d'introduzione d'una imposta sul reddito riduce il potere d'acquisto di un individuo senza alterare il prezzo dei beni sul mercato. In questo caso un individuo sceglierà di acquistare meno quantità dei due beni, ma senza alterare l'equilibrio (in grafico la pendenza della retta del potere di acquisto sarà più bassa ma sempre con la stessa pendenza).
Nel caso, invece, di un'imposta distorsiva, l'individuo acquisterebbe la stessa quantità di bene non colpito da imposta e una misura inferiore di quello colpito, determinando poi un effetto di sostituzione verso il bene più conveniente economicamente e inclinando la propria retta di bilancio. (Px / Pycons ≠ Px/ Pyprod). Questo fenomeno comporta un introito per lo Stato minore rispetto all'imposta su reddito, che sarà quindi costretto ad alzare l'aliquota dell'imposta sui consumi a danno esclusivo del contribuente che subirà un eccesso di pressione.