Terminatore (biologia)
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Il terminatore è una sequenza in grado di bloccare la trascrizione di un gene. Il processo di trascrizione ha inizio in corrispondenza di un promotore, regione cui si lega la RNA polimerasi, un enzima in grado di catalizzare la polimerizzazione di un RNA a partire da uno stampo di DNA. Nel momento in cui la RNA polimerasi incontra a valle del gene in attiva trascrizione un terminatore, l'enzima si dissocia e l'RNA neosintetizzato viene liberato dall'ibrido DNA-RNA.
Nei procarioti esistono due tipi di terminatori:
- terminatore intrinseco: in questi siti l'enzima è in grado di terminare la trascrizione senza l'intervento di fattori esterni. La terminazione è causata dalla formazione di strutture secondarie intramolecolari nell'RNA nascente. Tali strutture, dette strutture a forcina, si formano per adesione di regioni complementari ed impediscono all'RNA polimerasi di procedere oltre. La struttura a forcina presenta uno stelo (la regione in cui i due filamenti si appaiano per effetto della complementarietà) ricco in coppie guanina-citosina molto stabili. Lo stelo è poi seguito da una serie (circa 6) di residui di uracile, che si appaiano debolmente con il DNA stampo. Pertanto, la dissociazione dell'RNA polimerasi è facilitata.
- terminatore rho-dipendente: la terminazione richiede la presenza di un fattore rho aggiuntivo. Questi terminatori sono ricchi in citosina e poveri in guanina. Il fattore rho ha la capacità di dissociare l'ibrido DNA-RNA con consumo di ATP.
Entrambi i terminatori inducono un arresto della RNA polimerasi, situazione necessaria perché si verifichi la terminazione.