Time Does Not Heal
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Time Does Not Heal | ||
---|---|---|
Artista | Dark Angel | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1991 | |
Durata | 67:10 | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 9 | |
Genere | Thrash Metal | |
Etichetta | Century Media | |
Produttore | Terry Date e Dark Angel | |
Registrazione | a "Front Page Recorders", Costa Mesa (California) tra settembre e ottobre del 1990. | |
Note | / |
Dark Angel - cronologia | ||
---|---|---|
Album precedente Live Scars (1990) |
Album successivo Decade of Chaos (1992) |
|
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica |
Time Does Not Heal è, fino ad ora, l'ultimo disco in studio dei Dark Angel.
[modifica] Il Disco
Siamo agli inizi degli anni '90, l'attività artistica dei Dark Angel era, sin dagli esordi, ostacolata dai continui cambi di formazione, con solamente il batterista Gene Hoglan e il chitarrista Eric Meyer a mantenere salda la line-up.
Tornati in stabilità, il gruppo californiano dà alla luce il disco in questione, Time Does Not Heal. Appena uscito, l'album non ricevette nè buone e nè cattive critiche, ma venne solamente ignorato dai media heavy metal, dato che i Dark Angel dovevano competere con formazioni thrash estreme più blasonate, come Slayer, Kreator, Sepultura e Sodom.
Ma, con il passare degli anni, questo lavoro venne fortemente rivalutato ed è definito un importante tassello del thrash metal, quasi al pari di Reign in Blood degli Slayer e Master of Puppets dei Metallica.
Gran parte della sua fama è dovuta a Hoglan, il quale si dimostra un ottimo compositore oltre che un portentoso batterista. Infatti, tutti i brani sono stati composti, maggiormente da lui, aiutato nella stesura dal secondo chitarrista Brett Eriksen e dal cantante Ron Rinehart.
Si tratta di un lavoro, sonoricamente, molto potente e veloce, ma allo stesso tempo si avverte un ottima tecnica strumentale e un numero elevatissimo di riffs (in tutto l'album se ne contano ben 246). I brani hanno una durata media di 7 minuti e presentano pochi assoli di chitarra. La voce di Rinehart è piuttosto pulita e non ruvida a differenza di altri cantanti thrash.
Le tematiche dei brani, a differenza degli albums precedenti, diventano più mature e riguardanti i problemi della società moderna. Si parla di abusi e violenze sessuali ("Time Does Not Heal"), della depressione umana nella realtà americana ("Pain's Invention, Madness"), delle critiche alla religione ("The New Priesthood") e alla classe dei potenti ("A Subtle Induction").
Si parte con la traccia omonima, con un intro di chitarre classiche (suonate da Hoglan) per poi sprigionare un'autentica sfuriata thrash metal, con degli intermezzi caratterizzati dalla grandiosa tecnica del batterista.
"Pain's Invention, Madness" è un altro brano mozzafiato mentre la successiva "Act Of Contrition" calma per un attimo la furia sonora del quintetto.
La slayeriana "The New Priesthood" è un battito a raffica di poco più di 7 minuti, seguita da "Psychosexuality", con i chitarristi Meyer e Eriksen che eseguono un gran lavoro chitarristico. "An Ancient Inherited Shame" è il brano più lungo del disco (dura 9 minuti e 16 secondi) e caratterizzato da eccellenti di interventi di Hoglan.
"Trauma And Catharsis" è un altro brano ben composto, dove si avvertono i taglienti assoli incrociati di Meyer e Eriksen. Si prosegue con "Sensory Deprovation", canzone dal carattere prettamente progressive, ricca di cambi di tempo e tecnicismi vari, senza però esagerazioni.
Il disco viene chiuso da "A Subtle Induction", pezzo colmo di rabbia e aggressività, e i Dark Angel consegnano al mondo dell'heavy metal un album acclamato che non ha ancora avuto un degno successore.
[modifica] I Brani
- Time Does Not Heal (musica:Eriksen,Hoglan / testo:Hoglan)
- Pain's Invention, Madness (musica:Eriksen,Hoglan / testo:Hoglan)
- Act Of Contrition (musica:Eriksen / testo:Hoglan)
- The New Priesthood (musica:Hoglan,Eriksen / testo:Hoglan)
- Psychosexuality (musica:Hoglan,Eriksen / testo:Hoglan)
- An Ancient Inherited Shame (musica:Hoglan / testo:Hoglan,Rinehart)
- Trauma And Catharsis (musica:Hoglan / testo:Hoglan,Rinehart)
- Sensory Deprovation (musica:Hoglan / testo:Hoglan,Rinehart)
- A Subtle Induction (musica:Eriksen,Hoglan / testo:Hoglan, Rinehart)
[modifica] Formazione
- Gene Hoglan: batteria, chitarra acustica
- Ron Rinehart: voce
- Eric Meyer: chitarra ritmica e solista
- Brett Eriksen: chitarra ritmica e solista
- Mike Gonzalez: basso