Tommaso d'Amalfi
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Tommaso d'Amalfi è una commedia musicale in due atti e venti quadri di Eduardo de Filippo.
[modifica] Trama
L'azione si svolge a Napoli nel 1647. Un giovane pescivendolo, Tommaso d'Amalfi, detto Masaniello, provoca una rivolta contro gli esattori delle tasse per protestare contro il peso insostenibile del fisco borbonico.
A seguito dell'estendersi dei moti rivoluzionari del popolo, il Viceré viene costretto a fare delle concessioni. Su consiglio del cardinale, il Viceré convoca Masaniello alla condizione che questi vesta alla moda dei cortigiani. Pur di poter parlare con il sovrano, Masaniello acconsente ed il popolo, tratto in inganno, pensa che il suo tribuno li abbia traditi. Il Viceré coglie questa occasione per spargere la voce che Masaniello è impazzito. Il popolo credendolo un traditore ne chiede la carcerazione. Le guardie del Viceré vanno però oltre e lo uccidono. Ma ai funerali il popolo comprende di essere stato imbrogliato dal Viceré e che il suo Masaniello era sempre stato uno di loro.
[modifica] Messa in scena
Lo spettacolo venne messo in scena per la prima volta nel 1963 con un cast che comprendeva Domenico Modugno, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Lo spettacolo non ebbe un gran successo nonstante il trio di attori che lo interpretarono venivano dal grande successo della commedia musicale Rinaldo in campo.