Tony Levin
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Tony Levin, nato il 6 giugno 1946, è un famoso bassista e stickista rock. Ha suonato con artisti come Peter Gabriel, King Crimson, Yes (Anderson Bruford Wakeman Howe), Liquid Tension Experiment, Pink Floyd, John Lennon, Dire Straits, Joan Armatrading, Alice Cooper, Seal, David Bowie, Carly Simon, California Guitar Trio, Sarah McLachlan, Kevin Max, Paul Simon, Michael Schenker Group e molti altri. Noto per il suo approccio innovativo al basso, Levin è stato fra i pionieri dell'uso del Chapman Stick e del contrabbasso elettrico (vedi) oltre che creatore di una tecnica per suonare il basso con le bacchette nota come funk fingers (vedi).
Levin è un bassista di grande reputazione, noto per il modo in cui unisce una grande tecnica musicale a un grande senso del groove, una buona dose d'umorismo e una inarrestabile passione. Il grande pubblico conosce il basso accattivante del brano Sledgehammer di Peter Gabriel, ma per i fan più raffinati il nome di Levin è soprattutto associato ai King Crimson.
Oltre ad aver lavorato in album di altri artisti, Levin ha prodotto alcuni album solisti (Waters of Eden, Pieces of the Sun, Resonator), e un live a nome Double Espresso.
[modifica] Breve biografia
Tony Levin è nato il 6 giugno 1946 a Boston. Crebbe nel sobborgo di Brooklyn e a 10 anni iniziò a suonare il contrabbasso. Alle scuole superiori imparò anche la tuba, suonando come solista nella banda locale, e fondò un barbershop quartet; ma il suo interesse principale rimase legato al contrabbasso, che arrivò a suonare alla Casa Bianca con un'orchestra giovanile in onore di John e Jackie Kennedy.
Dopo le superiori frequentò la Eastman School of Music di Rochester, NY e suonò nell'orchestra filarmonica della città. Alla Eastman conobbe Steve Gadd, in seguito diventato un apprezzato batterista, che insegnò a Levin a suonare il jazz e rock. Levin barattò il proprio Ampeg per un vecchio Fender Precision, che rimase il suo unico strumento per molti anni.
Nel 1970, Levin si trasferì a New York City ed entrò in un gruppo chiamato Aha, the Attack of the Green Slime Beast, nel quale suonava anche Don Preston, in seguito nei Mothers of Invention di Frank Zappa. Poco tempo dopo, Levin iniziò a lavorare come sessionman e il suo nome apparve su numerosi album degli anni '70.
Verso la fine del decennio, per suonare di più dal vivo, Levin decise di entrare nella band di Peter Gabriel. Aveva conosciuto Gabriel attraverso il produttore Bob Ezrin (con cui Levin aveva inciso Welcome to My Nightmare di Alice Cooper e Berlin di Lou Reed). Da allora, Levin ha suonato moltissimo con Gabriel, sia in studio che in concerto. Sul primo album di Gabriel, Levin suonò il basso, la tuba, e diresse persino un barbershop quartet nel brano Excuse Me.
Fu in quei primi anni con Gabriel che Levin sviluppò il suo personalissimo stile con il chapman stick. Più recentemente, la canzone Big Time, dall'album So di Gabriel, ispirò l'invenzione dei funk fingers, che sono bacchette da batteria mozzate e utilizzate per martellare sulle corde del basso. Secondo quanto riportato da Levin, l'idea fu di Gabriel (e di Andy Moore che ne curò la commercializzazione).
Nel 1978 Levin si trasferì a Woodstock, nello stato di New York, per entrare nel gruppo L'Image insieme al suo vecchio amico Steve Gadd, a Mike Mainieri e a Warren Bernhardt. Questa band si sciolse dopo un anno, ma Levin rimase a Woodstock, dove vive tuttora.
Nel 1980, Levin suonò sull'album Exposure di Robert Fripp (che Levin aveva conosciuto durante l'incisione del primo album di Gabriel). Questa collaborazione gli aprì la strada per entrare nei King Crimson.
Negli anni successivi, Levin suonò con numerosi artisti, tra cui Paul Simon (Levin appare anche nel film di Simon Divorzio stile New York, del 1980), Gary Burton, James Taylor, Herbie Mann, Goro Noguchi, Judy Collins, Joe Yamanaka, Carly Simon, Peter Frampton, Anderson Bruford Wakeman Howe, Tim Finn, Richie Sambora, e Claudio Baglioni.
Nel 1984 Levin pubblicò il libro fotografico Road Photos, una raccolta di fotografie in bianco e nero scattate durante i suoi viaggi con King Crimson, Gabriel, Simon e altri.
Nel 1984 Levin rientrò nei King Crimson (scioltisi nel 1994) fino a quando questi rimasero nella formazione "doppio trio", (Tony Levin, Robert Fripp, Adrian Belew, Trey Gunn, Pat Mastelotto e Bill Bruford), uscendone quando Fripp trasformò il doppio trio in un quartetto (l'altro escluso oltre a Levin fu Bruford). É in questo periodo che Fripp lo spinse ad una carriera solista, e nel 1996 pubblicò il suo primo disco per la Discipline Global Mobile (DGM), l'etichetta etica creata dall'amico.
Nel 2004, Trey Gunn lasciò i King Crimson, e Levin rientrò nel gruppo per sostituirlo. Sebben il futuro dei King Crimson come band non sia in questo momento molto chiaro, Levin ne fa ancora formalmente parte.
[modifica] Tony Levin e l'Italia
Se già a livello mondiale Tony Levin è probabilmente il session-man più famoso, questo vale ancor di più per l'Italia, l'unico paese dove, a suo dire, viene regolarmente riconosciuto e fermato per firmare autografi. Ha suonato con decine di artisti, da Vasco Rossi ad Alice, da Claudio Baglioni a Raf, da Eros Ramazzotti a Ron. Ha anche firmato un brano del disco Macramè di Ivano Fossati.
In occasione del suo primo tour in Europa, 2005 , con la Tony Levin Band ha cantato per la prima volta i brani dal nuovo album Resonator, dove dimostra di avere una eccellente voce. I concerti Italiani sono un successo clamoroso registrando anche un tutto esaurito nella data di Schio (Vicenza). La sua fama è tale che durante le olimpiadi di Torino 2006 il quotidiano la Stampa gli dedica un articolo dal titolo L'uomo che disse no alle Olimpiadi. Una decina di giorni prima dell'inizio dei giochi Peter Gabriel gli chiese di registrare al contrabbasso Imagine di John Lennon. Gli chiese anche se era disponibile per un piccolo concerto in Italia, invito che dovette declinare per altri impegni. Fu solo guardando la cerimonia di apertura dei giochi che vide Gabriel comparire al piano accompagnato da David Rhodes che fingeva di suonare al contrabbasso la parte di Levin per un piccolo concerto seguito da 2 miliardi di persone. Per rimediare a questo malinteso con l'Italia, visto il successo del 2005, la Tony Levin Band ha portato in tour Resonator anche nel 2006 in tutta Europa con 7 date nel nostro paese.
[modifica] Discografia
- World Diary (1996)
- Black Light Syndrome (con Terry Bozzio e Steve Stevens, 1997)
- From the caves of the Iron Mountain (con Steve Gorn e Jerry Marotta, 1997)
- Liquid Tension Experiment (con Mike Portnoy, Jordan Rudess e John Petrucci, 1998)
- Liquid Tension Experiment 2 (con Mike Portnoy, Jordan Rudess e John Petrucci, 1999)
- Bruford Levin Upper Extremities (con Bill Bruford, 1999)
- Situation dangerous (con Terry Bozzio e Steve Stevens, 2000)
- B.L.U.E. Nights (con Bill Bruford, 2000)
- Waters of Eden (2000)
- Pieces of the Sun (2001)
- Double Espresso (2002)
- CG3+2 (con California Guitar Trio e Pat Mastelotto, 2002)
- Resonator (2006)