Trattato di Amiens (1802)
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Il Trattato di Amiens fu firmato il 25 marzo 1802 (4 germinale, anno X del Calendario Rivoluzionario Francese) tra Giuseppe Bonaparte e Marquis Cornwallis come "Trattato definitivo di Pace" tra la Francia e il Regno Unito. Nel trattato il Regno Unito riconosceva la Francia Repubblicana, e la pace che ne conseguì ebbe la breve durata di un anno.
Insieme al Trattato di Lunéville del 1801, il Trattato di Amiens segna la fine della Seconda coalizione. Il conflitto era stato inizialmente favorevole alla Coalizione, con le sconfitte di Bonaparte in Egitto. Ma, dopo le vittorie francesi a Marengo e nella Battaglia di Hohenlinden, Austria, Russia e il Regno di Napoli chiesero la pace. La vittoria di Orazio Nelson nella Battaglia di Copenhagen il (2 aprile 1801) arrestò la creazione della Lega degli Eserciti Neutrali e indusse ad un cessate il fuoco (Ottobre) e alla ripresa dei negoziati. Il Trattato fu reso possibile dalle dimissioni di William Pitt a Londra e dall'elezione al suo posto di Henry Addington, Primo Visconte di Sidmouth. I negoziatori britannici furono guidati da Robert Jenkinson.
Il trattato, oltre a confermare la "pace, la fratellanza e la comprensione" tra le parti, stabilì anche la reciproca restituzione dei prigionieri e degli ostaggi. Il Regno Unito rinunciò alla Colonia del Capo (occupata dopo l'invasione napoleonica delle Province Unite nel 1803), e a gran parte delle Indie Orientali alla Repubblica di Batavia, e si ritirò dall'Egitto. Ebbe come controparte Trinidad e Tobago e Ceylon. La Francia si ritirò dallo Stato Pontificio; delimitò i confini della Guyana Francese, e Malta, Gozo, e Comino furono restituite ai Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e le isole furono dichiarate territorio neutrale.
[modifica] La rottura della pace
Tuttavia nel Regno Unito sorsero sempre più crescenti obiezioni alla stipula del trattato, si affermava, infatti, che fosse stato il Regno Unito a fare tutte le concessioni. Oltre a ciò, Bonaparte aveva interferito con la Repubblica di Batavia e con la Repubblica Cisalpina e aveva inviato delle truppe in Svizzera, venendo meno così a precedenti trattati. Ulteriori sollevazioni sorsero quando una armata francese sbarcò nell'isola caraibica di Santo Domingo, ripristinando l'uso della schiavitù e debellando con la violenza i movimenti indipendentisti. In reazione a ciò il Governo Britannico si rifiutò a sua volta di rispettare alcuni termini del trattato, come il ritiro della propria presenza militare da Malta. Nonostante gli accorati appelli del Ministro degli Esteri francese Talleyrand, Bonaparte si rifiutò di rispettare ulteriormente il trattato, soprattutto perché aveva intenzione di conquistare nuovamente l'Egitto. Come ulteriore conseguenza di ciò, Addington rafforzò la Royal Navy, ed impose un blocco marittimo alla Francia.
Sebbene da parte francese si dica che il Regno Unito avesse affondato tutte le navi francesi nei porti britannici, non esiste prova alcuna di una simile tesi. Napoleone certamente credette alla notizia, o forse fu proprio lui ad inventarla di sana pianta. Egli disse infatti che 6 navi francesi erano state affondate in alto mare, sebbene il nome di queste navi e dei loro comandanti non sia mai stato rivelato. Come rappresaglia nell'anno II del Calendario Rivoluzionario (22 Maggio 1803) Bonaparte, in qualità di Console, ordinò l'arresto immediato di tutti i cittadini britannici presenti in Francia. Si trattò di un atto la cui illegalità venne denunciata da tutte le potenze del tempo. I detenuti erano tutti gli uomini tra i 18 ed i 60 anni di età. Napoleone proclamò alla stampa che gli ostaggi britannici ammontavano alle 10.000 unità, ma documenti francesi compilati a Parigi alcuni mesi dopo gli arresti parlano di 1.181 arresti. Fu soltanto dopo l'abdicazione di Napoleone nel 1814 che questi ostaggi poterono tornare in patria.
Addington non si dimostro un abile Ministro della Guerra e il 10 maggio 1804 fu sostituito da William Pitt, che diede vita alla Terza coalizione. Pitt fu in seguito accusato di essere responsabile dell'attentato a Bonaparte (perpetrato da Cadoudal e Charles Pichegru).
[modifica] Curiosità
- Una strada di Dublino prese il suo nome dal trattato. I Dublinesi chiamano la strada 'ay-me-ens street', ma ancora mantengono la corretta pronuncia della città francese.