Triumph Speed Four
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Commercializzata dall'anno 2002, la Triumph Speed Four, motocicletta prodotta dalla britannica Triumph, è una derivazione scarenata (categoria meglio conosciuta come Naked) della versione sportiva TT600 introdotta nel 1999.
Esteticamente similare alla conosciuta sorella maggiore Speed Triple, di cui conserva la prima parte del nome, differisce per il motore installato: un propulsore 4 cilindri in linea anziché il 3 cilindri che ha da sempre contraddistinto la casa inglese, oltre al telaio, di struttura e comformazione diversa. Esce definitivamente di produzione a partire dal Gennaio 2006, con la conseguente scelta di abbandonare lo sviluppo di propulsori con frazionamento a quattro cilindri.
[modifica] Storia della nascita della Speed Four
Dopo 3 anni dall'uscita della supersportiva media, nata per contrastare l'assoluto dominio delle case giapponesi nella categoria, sulla base del poco successo di vendite della TT600, la casa inglese ha pensato bene di costruire dalla sua base una versione naked sull'onda del successo della Speed Triple, in modo da riproporre una versione similare a chi non intendeva avere una moto di grossa cilindrata pur conservando le ottime doti che avevano contraddistinto la TT600.
Il primo ad intuire una sua realizzazione fu Carlo Talamo che costruì i primi modelli artigianali di Naked su base TT600, nominandola Baby Speed con una realizzazione di circa 50 esemplari. Il progetto piacque talmente tanto alla casa madre che in poco tempo realizzarono la produzione in serie rinominandola Speed Four, dove il "four" indica il frazionamento a quattro cilindri, differenziandola dalla versione maggiore a tre "triple".
La sua presentazione ufficiale avvenne pochi mesi dopo che Carlo Talamo fu coinvolto in un incidente stradale in cui perse la vita; pertanto la Speed Four fu considerata l'ultima creazione di Carlo Talamo.
[modifica] Struttura della moto
Della TT600 conserva tutte le caratteristiche migliori, come il telaio in doppia trave in alluminio, i freni con dischi anteriori da 310mm e la possibiltà di regolare completamente sia la forcella che l'avantreno; specifiche da sempre utilizzate ed appannaggio delle moto supersportive anziché di una Naked di media cilindrata. Per quanto riguarda il propulsore, viene impegato lo stesso utilizzato sulla TT600, ma con alcune modifiche: la potenza massima passa da 106CV a 98CV @11750 giri/min, oltre ad una revisione interna del motore per conferire un maggior rendimento ai regimi medi e la sistemazione dei problemi di alimentazione che affliggevano pesantemente la sportiva da cui derivava.
[modifica] Curiosità sulla Speed Four
Dal momento del suo ingresso sul mercato, per diversi anni la Speed Four si è sempre fregiata del titolo di "moto più potente della categoria", in quanto nessun altra casa costruttrice avrebbe mai prodotto una Naked di media cilindrata dotata di tale potenza ed accorgimenti tecnici così elevati: i concorrenti hanno sempre optato per la realizzazione di moto economiche e con contenuti tecnici sufficienti a favore di un prezzo accessibile al grande pubblico, lasciando specifiche di rilievo ai modelli di cilindrata superiore o differente categoria.
Ciò che inizialmente poteva rivelarsi un punto di forza della Speed Four, diventò il suo più grande svantaggio: infatti con un prezzo di € 9.800 ebbe un tiepido successo di vendite, in quanto i potenziali acquirenti di una moto appartenente alla categoria erano nella maggior parte dei casi alla prima esperienza con il mondo delle moto, pertanto incuranti dei valori di potenza e della qualità costruttiva ma a favore di un prezzo più basso possibile.
Considerando che una Speed Triple 955 cc dello stesso anno si poteva acquistare a circa € 11.000 ed una Honda Hornet (la più venduta e conosciuta delle moto Naked 600cc e sua diretta concorrente) a poco più di € 6.000, la Speed Four non riuscì a raggiungere i consensi del grande pubblico, ma comunque riuscì a crearsi un piccolo spazio all'interno degli estimatori del marchio e da chi pretendeva una moto di tale cilindrata con contenuti tecnici superiori.
Per cercare di aumentare le vendite, nel 2004 la casa Madre decise di abbassare il prezzo a €7.600 senza però ottenere miglioramenti rilevanti. Riguardo alla sua fama di moto più potente della categoria, bisognerà aspettare fino alla fine del 2005, anno in cui la sua potenza del motore fu eguagliata dalla Suzuki GSR600 e comunque fino ad ora mai superata.
Nel 2005 fu affiancata dalla Urban Daytona: un modello identico per motore e costruzione, ma con la particolarità di essere venduta con la carenatura da Supersport ed un kit per trasformarla in una scarenata del tutto simile alla Speed Four. Il concetto era quello di fornire all'utente "due moto in una" con la possibilità di passare da scarenata a carenata e viceversa a seconda dell'utilizzo in pista o stradale: prodotta in pochissimi esemplari la produzione fu abbandonata quasi immediatamente.
I colori in cui la Speed Four fu proposta sono i più diffusi Jet Black (nero), Roulette Green (Verde acido) e Scorchred Yellow (Giallo); meno diffusi sono il Neon Blue e l'introvabile Lucifer Orange (arancione-rosso) in quanto furono realizzanti pochissimi esemplari.
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