Discussione:Turchia
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Sul messaggio riguardante i paesi dell'Unione Europea, a parte il fatto che è presente anche nella versione Inglese, a parte il fatto che la Turchia non è nella UE soltanto perché all'inizio degli anni '70 l'allora premier Bülent Ecevit rifiutò il cordiale invito ad entrarvi, a parte il fatto che della recente Convenzione Europea facevano parte anche i delegati Turchi, a parte il fatto che che la Turchia è in unione doganale con la UE a partire dal 1996, a parte il fatto che la Turchia è candidata (insieme a Romania e Bulgaria) ad entrare nell'Unione Europea e che a breve potrebbe anche essere decisa una data definitiva per l'accesso, a parte tutto questo, personalmente non credo che le convinzioni politiche o le opinioni personali dovrebbero influenzare la modifica di un articolo enciclopedico. Il "sorry" nell'oggetto della modifica con cui è stato cancellato il messaggio poteva essere evitato. Cordialmente, --Alessandro Riolo 08:01, Apr 6, 2004 (UTC)
- Beh, a parte le convinzioni personali pro o contro, resta il fatto che la Turchia non è parte dell'Unione Europea, né ha una data sicura di ingresso, e la sua adesione è ancora oggetto di discussioni. Quindi non vedo cosa ci stia a fare il msg: europeo. Alfio 12:47, Apr 6, 2004 (UTC)
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- La frase "la sua adesione è ancora oggetto di discussioni" può sottintendere un giudizio politico almeno quanto il "sorry" di cui sopra. Il mgs tra l'altro non è quello sull'Europa, ma sulla UE.--Alessandro Riolo 21:27, Apr 6, 2004 (UTC)
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- La frase in questione descrive un fatto. Se vuoi vedere in ogni parola delle lingue italiane o straniere un doppio senso non mi riguarda. Quello sull'UE tra l'altro non è un mgs, è un msg. Vedi che ci vuole poco per essere pignoli :)) Alfio 21:09, Apr 6, 2004 (UTC)
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- La frase in questione, scritta dopo aver tolto il msg in questione, è un giudizio politico, e questo mi lascia un amaro sapore di non obiettività. Un banale errore di battitura, poi, non ha, almeno in questo caso e direi anche abbastanza in generale, la capacità semantica di una frase dotata di soggetto, copula, oggetto, un complemento e pure un bell'avverbio.--Alessandro Riolo 21:27, Apr 6, 2004 (UTC)
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...non vorrei interrompere il vostro idillio grammaticale (;-D) ma lo scopo delle discussioni è raggiungere un accordo!!! Senza entrare nel merito della questione, lascio un lnk su cui meditare: Wikipedia:WikiLove.
- Frieda 22:14, Apr 6, 2004 (UTC)
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- ma infatti io sto provando un compromesso: ho inserito nel messaggio oggetto del contendere tutti e tre i paesi candidati, ed ho aggiunto il messaggio in tutti e tre i paesi in cui mancava o ne era contestata la presenza. Spero che il ramoscello teso dalla mia pargoletta mano venga in qualche modo colto.--Alessandro Riolo 22:17, Apr 6, 2004 (UTC)
L'inserimento della tabella paesi UE in calce alla voce Turchia era sbagliato, perche la Turchia non fa parte della UE. Quindi il sorry si riferiva all' errore di inserimento della tabella e non alla presenza o meno della Turchia nella UE e quindi non sottintendeva nessun giudizio politico. Non è vero come dice il buon Aledeniz che nella versione inglese della tabella ci sia la turchia (basta andare a vedere). Tra i paesi candidati ad entrare nella UE, la Bulgaria e la Romania hanno una data certa (2007) che già non è vicinissima, mentre la Turchia non ha ancora una data di ingresso fissata (e quindi andiamo nella migliore delle ipotesi a parlare di un eventuale ingresso fra 4 o più anni). Non mi sembra quindi corretto, da un punto di vista di sintesi delle informazioni più importanti dell'Unione Eropea, includere anche i futuri stati candidati nella tabella. Ovviamente se ne può e se ne deve parlare nel testo dell'articolo, ma non nella tabella. Questa naturalmente è la mia opinione. Per rispetto quindi alle opinioni di tutti, levo i paesi candidati dalla tabella, inserisco la mia opinione nella relativa pagina di discussione ed aspetto di sentire le opinioni degli altri. Se i più sono favorevoli metteremo anche i paesi candidati.
Gac 05:53, Apr 7, 2004 (UTC)
- "Non è vero come dice il buon Aledeniz" implica che mi sono spiegato male: non intendevo affermare che la Turchia si trova nel messaggio sulla Unione Europea della versione Inglese, ma che il messaggio stesso si trova sulla pagina della en:Turkey. Per quanto riguarda la differenza con Romania e Bulgaria, ad Helsinki, nel 1999, è stato ufficialmente dichiarato che la Turchia è paese candidato a tutti gli effetti e nella stessa condizione di tutti gli altri candidati, compresi anche quelli che accederanno nel 2004. Attualmente è in fase di pre-adesione.--Alessandro Riolo 10:53, Apr 7, 2004 (UTC)
-> Discussione da continuare su Discussione MediaWiki:UnioneEuropea. Alfio 10:19, Apr 7, 2004 (UTC)
[modifica] Armeni
La frase pre-esistente
In questo periodo venne portata a termine la distruzione della minoranza armena. Si calcola che perirono circa 1.500.000 persone, sebbene il numero esatto sia controverso e negato decisamente dagli storiografi turchi.
Mi sembra più NPOV rispetto alla attuale sostituzione costellata di avvenimenti luttuosi e controversi come il cosiddetto Genocidio Armeno che determinò la scomparsa della minoranza Armena dall'Anatolia,
- Gac 15:50, Giu 30, 2004 (UTC)
- Se dai un'occhiata a dove era piazzata la frase pre-esistente, ti renderai conto che veniva seguita dal periodo iniziante con "In questo contesto emerse la figura di Mustafa Kemal ..". Ora il povero Mustafa Kemal non ha nulla a che fare con la parte controversa del cosiddetto genocidio Armeno (cioé con avvenimenti accaduti perlopiù mentre lui combatteva a Gallipoli), e però ciò non era per nulla chiaro dal precedente testo, anzi, sembrava che Mustafa Kemal fosse stato coinvolto in prima persona nel Genocidio Armeno, il che è del tutto falso.
- A parte questo, non vedo come il periodo In questo periodo venne portata a termine la distruzione della minoranza armena (che presuppone ci fosse una qualche politica pre-esistente alla prima guerra mondiale che mirasse alla distruzione della popolazione Armena, affermazione che come minimo è obiettivamente improbabile) possa essere considerato più NPOV rispetto a che determinò la scomparsa della minoranza Armena dall'Anatolia. Non dimentichiamoci poi che gli Armeni ebbero sì la peggio nel corso dei luttuosi eventi di cui fù costellata la prima guerra mondiale nel quadrante Anatolico, ed è però pur vero che non furono per nulla le uniche vittime (durante le ribellioni Armene a seguito delle vittorie Russe sul fronte Caucasico morirono migliaia di Turchi e di Curdi, per non parlare poi della questione Assira).
- --Alessandro Riolo 12:09, Lug 1, 2004 (UTC)
Non sono d'accordo sul fatto che la distruzione degli armeni turchi non fosse pianificata anche prima della 1 guerra mondiale. Gli armeni distinguono infatti due fasi dello sterminio: la piccola catastrofe nel 1890 (con ancora l'impero ottomano) con decine di migliaia di vittime e la grande catastrofe, durante e dopo la prima guerra mondiale, con la completa distruzione della comunità e che pare ispirò Hitler nella sua distruzione sistematica degli ebrei europei. E' notevole e andrebbe segnalato anche il fatto che la Turchia attuale professi ufficialmente una sorta di revisionismo di stato. Questi argomenti sono trattati anche nella wikipedia inglese. --Paolo da Reggio 17:23, Lug 2, 2004 (UTC)
- Caro Paolo, conosco per esperienza diretta e personale quello che professano gli Armeni e quello che professano i Turchi, e personalmente quando mi capita di discuterne ribatto ad entrambi che la loro posizione sull'argomento non è obiettiva. Quella che gli Armeni chiamano la piccola catastrofe (catalizzata da un'aperta rivolta Armena e da atti terroristici a Costantinopoli), così come il cosiddetto genocidio, furono in realtà avvenimenti che avvennero in buona parte per causa dell'ingerenza Russa e dovuti al fermento di idee nazionalistiche proprio dell'epoca. Non c'era nessuna politica programmatica di distruzione della minoranza Armena da parte dell'Impero Ottomano, uno stato che non fu mai basato sul principio etnico (tant'è che è inoppugnabile il fatto che mediamente Greci ed Ebrei se la passassero molto meglio di Turchi e Curdi). É probabile che una tale politica sia invece appartenuta alle corde di alcuni gruppi interni al movimento nazionalista dei Giovani Turchi. Parlare di pianificazione mi pare purtuttavia esagerato. La frase così com'è adesso è sicuramente più obiettiva e meno pendente alle ragioni di una delle parti in causa. Da precisare poi che durante il periodo della prima guerra mondiale gli Armeni non furono le uniche vittime: ho visto personalmente le testimonianze sia fotografiche che fisiche (ossa, case, chiese, moschee) delle atrocità reciprocamente commesse dalle e sulle popolazioni Armene, Curde, Greche e Turche e sulle popolazioni Assire.
- --Alessandro Riolo 12:52, Lug 3, 2004 (UTC)
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- Continuo a non essere d'accordo su come tratti l'argomento. Non stiamo discutendo sul fatto che gli armeni meritassero o meno il trattamento subito, ma sul fatto che sia avvenuto il genocidio. E' un fatto che l'Armenia storica che si estendeva sul territorio attualmente apprtnente alla repubblica turca, sia oggi completaemente privo di armeni. Se anche gli armeni fossero stati ribelli e spie dei russi (probabilmemnte erano stanchi di essere cittadini di serie B nella loro patria, ma non conosco a sufficienza l'argomento), cio' non giustifica la distruzione sistematica di civili, compresi i bambini, con le deportazioni a migliaia nel deserto a morire di fame. Che anche altre minoranze ebbero a subire massacri non rende meno reale lo stermino armeno. Ad essere sincero trovo che la tua frase tenda a minimizzare il fenomeno. Credo che a livello storico, ad eccezione dei negazionisti di stato turchi, la controversia sia sul numero delle vittime, non sul fatto che il genocidio sia avvenuto. E'noto che anche il parlamento europeo e quello francese abbiano riconosciuto il fatto e che lo storico negazionista Lewis sia stato condannato in Francia, alla pari dei negazionisti della Shoa ebraica.
- Non sono d'accordo nemmeno sul fatto che l'impero ottomano non conoscesse la discriminazione etnica, se per etnia intediamo una nazionalità basata sulla religione. Le confessioni diverse dall'islamica erano più o meno tollerate ma inferiori giuridicamente.
- --Paolo da Reggio 17:22, Lug 3, 2004 (UTC)
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- Caro Paolo (ho aggiunta la tua firma per chiarezza espositiva nella discussione), premetto che la pagina in questione è sulla Turchia, il cui nome ufficiale può essere in Italiano tradotto come Repubblica Turca, uno stato che è nato soltanto nel 1923. La parte precedente alla frase La Repubblica Turca fu quindi fondata nel 1923 è quindi in pratica soltanto un'introduzione generale ai fatti storici precedenti al 1923, che non ha alcuna pretesa di esaustività (e riconosco senz'altro che la parte successiva è appena un abbozzo di una presentazione storica che dovrebbe essere ben più estensiva). Avendo tu voluto inserire un riferimento al cosiddetto Genocidio Armeno, data l'importanza della vicenda anche per quanto riguarda la storia successiva della Repubblica Turca, ho trovato la cosa sensata ed apprezzabile, e però, come già accennato nella risposta a Gac, da un lato il posizionamento della frase non era proprio ideale (anche se involontariamente, poteva suggerire un qualche coinvolgimento di Mustafa Kemal, cosa storicamente non avvenuta), dall'altro era un po' troppo sbilanciata sulle posizioni Armene. L'Impero Ottomano aveva un cittadino da Serie A (anzi, da Champions League), il Sultano, almeno fino a quando non gli tagliavano la testa, mentre tutti gli altri erano sudditi, in alcuni casi da serie Z, spesso e volentieri i Turchi stessi (per tutta una serie di dinamiche interne alle politiche storiche dell'Impero, i Greci di Costantinopoli, i cosiddetti Rum, erano quelli che solitamente se la passavano meglio, seguiti a breve distanza dagli Ebrei). Il XIX secolo fu' il secolo del fiorire delle idee nazionalistiche, che certi gruppi Armeni abbracciarono non in maniera dissimile da come erano state abbracciate precedentemente da certi gruppi Greci, Italiani o Tedeschi. Il caso Armeno fu' purtroppo molto meno fortunato. La frase che ho scelto di usare costellata di avvenimenti luttuosi e controversi come il cosiddetto Genocidio Armeno che determinò la scomparsa della minoranza Armena dall'Anatolia, rende obiettivamente merito alla cosa, senza però inserire pericolosi sbilanciamenti sulle posizioni dell'una o dell'altra parte in causa, e non minimizza (né nega né rende irreale) il fenomeno, ma anzi lo allarga anche agli altri luttuosi eventi (tra cui i massacri perpetrati dagli Armeni nei confronti dei Turchi, dai Turchi nei confronti dei Greci del Ponto, dai Curdi nei confronti di Assiri ed Armeni e così via, e tutti coinvolgenti in massima parte civili, donne e bambini compresi) che segnarono lo svolgimento della prima guerra mondiale in Anatolia. Probabilmente si potrebbe discutere della cosa con più respire su una voce apposita.
- --Alessandro Riolo 16:08, Lug 3, 2004 (UTC)
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- Posso essere d'accordo con te sul fatto che il posizionamento della mia aggiunta non fosse perfetto, ma non lo sono sul fatto che l'aggiunta in se' fosse "sbilanciata" sulle posizioni armene. Io scrivo che In questo periodo venne portata a termine la distruzione della minoranza armena. Si calcola che perirono circa 1.500.000 persone, sebbene il numero esatto sia controverso e negato decisamente dagli storiografi turchi. e mi pare neutro nel tono e nei contenuti. La tua sostituzione
- costellata di avvenimenti luttuosi e controversi come il cosiddetto Genocidio Armeno che determinò la scomparsa della minoranza Armena dall'Anatolia, mi pare invece minimizzante perchè parla di "scomparsa" e non di distruzione , come invece fu (scomparsa può essere una fuga o un suicidio), e di avvenimenti luttuosi e controversi, che fa pensare a episodi sparsi. Parli anche di cosiddetto Genocidio, quando invece è un genocidio a tutti gli effetti, perchè prevedeva l'uccisione di donne e bambini, quindi non di soli combattenti, ribelli o altro. Sul coinvolgimento diretto di Ataturk non ho sufficienti informazioni, ma credo che sia una questione controversa. Inoltre hai eliminato il riferimento al milione emezzo di morti, che mi pare la cifra più accreditata anche se oggetto di controversia (come del resto avevo segnalato). Resta il fatto che ora la Turchia è priva di armeni, che erano li numerosi da molto prima degli ottomani e ha raggiunto una quasi totale omogeneità etnica e religiosa, come era nelle intenzioni dei giovani turchi, a spese di tutte le numerose minoranze esistenti nell'impero ottomano. La questione curda dei giorni nostri prova anzi che il mito dell'omogenità continua tuttora.
- --Paolo da Reggio 11:05, Lug 5, 2004 (UTC)
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- Nella tua ultima risposta vi sono delle piccole inesattezze, permettimi di elencarle:
- la Turchia al giorno d'oggi non è priva di Armeni. Sono pochi, perlopiù concentrati ad Istanbul (ho vissuto per qualche tempo in un quartiere Armeno, con vicini e padrone di casa Armeni ed avevo anche precedentemente conoscenti ed amici Armeni in città), anche se non mancano piccole comunità sparse per l'Anatolia, soprattutto meridionale, ai confini con Siria ed Iraq, ma ci sono, hanno i loro giornali, le loro associazioni e così via.
- Tra gli Armeni che vivono tuttora in Turchia, oltre a quelli di religione Cristiana, vi sono quelli di religione islamica (ad esempio gli Hemsin).
- Mustafa Kemal (verrà rinominato Kemal Atatürk soltanto una quindicina di anni dopo) all'epoca dei fatti a cui siamo interessati era a Gallipoli, ove si ricoprì di gloria cercando con successo di fermare le armate Britanniche (remember ANZAC?). Che durante la guerra di liberazione che seguì alla sconfitta dell'Impero Ottomano truppe sotto la sua responsabilità (politica più che militare) abbiano commesso atti contro civili Armeni è plausibile, ma si tratta di fatti, seppur tragici, in scala piccoli ed isolati se confrontati con quanto avvenne un lustro prima su diretta istigazione di Ismail Enver e Mehmet Talaat. Gli storici Armeni non possono ovviamente essere teneri con lui dacché era a capo dei nazionalisti Turchi che sconfissero l'esercito Armeno e costrinsero la neonata Repubblica Armena ad accettare l'abbraccio Sovietico, ma persino loro usualmente non citano Mustafa Kemal tra i responsabili (cfr ad esempio http://www.armenian-genocide.org/genocidefaq.html) se non, usualmente, in maniera indiretta ed obliqua.
- Molti Armeni riuscirono effettivamente a fuggire; purtroppo non tutti riuscirono a farlo, ma molti riuscirono a raggiungere l'Europa Occidentale (Francia, Germania e Gran Bretagna soprattutto, ma anche l'Italia) e tantissimi gli USA, dando origine a quella che viene appunto definita la diaspora Armena.
- L'Anatolia è ben lungi dall'aver raggiunto una quasi totale omogeneità etnica (un po' più vicina a quella religiosa, ma meno di quanto si pensi comunque). In Anatolia si parlano decine di lingue, ed ultimamente è aumentato il riconoscimento delle svariate minoranze etniche da parte del governo centrale.
- La questione Curda è per certi aspetti simile a quella Armena, nelle sue ragioni scatenanti: mentre per i secondi fu' l'ingerenza Russa, per i primi è stata quella Siriana. Una volta che lo scacchiere geopolitico ha subito un importante mutamento di contesto con la caduta dell'Unione Sovietica e la Siria ha dovuto calare la testa, il PKK si è disciolto come neve al sole. Per il resto milioni di Curdi vivono pacificamente e perfettamente integrati nella Turchia (ne conosco decine, ed alcuni sono miei buoni amici), dove possono ambire a raggiungere qualsiasi posizione sociale, come dimostra ampiamente la storia personale dell'ex Presidente della Repubblica Turca, il fu' Turgut Özal, un Curdo che è il secondo più amato presidente nella storia della Turchia e che ha guidato il paese negli anni più duri dello scontro con il PKK.
- Un'ultima cosa, visto che hai chiamato in causa i Curdi, mi hai fatto ricordare una domanda che si poneva un famoso giornalista Statunitense sugli argomenti che stiamo trattando: chi vive oggi nei territori una volta abitati dagli Armeni nell'Anatolia Orientale?. Fermo restando l'indubbia responsabilità primaria di Ismail Enver Paşa e Mehmet Talaat a livello politico ed ideologico (ma anche logistico e militare), la risposta è che al giorno d'oggi quelle aree sono praticamente tutte a maggioranza Curda.
- Detto questo, oltre al posizionamento, la mia principale obiezione alla tua frase era il fatto che obiettivamente pendeva verso le posizioni degli storici Armeni. Forse la mia frase sarà pure minimizzante, da questo punto di vista, ma sicuramente cerca di mantenere una maggiore equidistanza tra i punti di vista delle parti in causa e cerca in nuce di allargare il discorso anche ad altri tragici episodi.
- --Alessandro Riolo 18:25, Lug 5, 2004 (UTC)
- Nella tua ultima risposta vi sono delle piccole inesattezze, permettimi di elencarle:
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- Hai riportato molte notizie, ma non sempre pertinenti. Io ho scritto peoche cose, che intorno alla 1 guerra mondiale è avvenuto il genocidio armeno e che sono morti 1,5 milioni di armeni, anche se la cifra è controversa. Tutto quello che aggiungi a commento non cambia questi fatti e non capisco perchè ti diano cosi fastidio. Cosa diresti se dicessi, parlando della Germania, che la seconda guerra mondiale fu costellata di avvenimenti luttosi e controversi, come il cosiddetto olocausto? e aggiungessi a commento che gli ebrei non furono i soli a "scomparire", ma c'erano anche zingari e comunisti, e perirono anche molti tedeschi innocenti sotto le inndiscriminate bombe alleate? Oppure che in Russia, durante e dopo la rivoluzione, ci furono anche li avvenimenti luttuosi e controversi come il cosiddetto sterminio dei kulaki, pero' erano periodi difficili ecc ecc? Queste secondo me sono tecniche negazioniste.
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- Non voglio commentare tutte le notizie che riporti sul periodo perchè la discussione sarebbe infinita e io non ho sufficienti competenze . Dalle conoscenze limitate che ho sul genocidio armeno sapevo già che quelli di Istambul furono risparmiati, perchè il massacro sarebbe avvnuto sotto troppi occhi di testimoni stranieri e di ambasciate, e che, con tecniche simili a quelle naziste in Europa orientale che usavano anche manodopera locale per uccidere gli ebrei, molto lavoro sporco nelle provincie orientali nell'Armenia storica venne compiuto dai curdi al soldo dei dominatori turchi. Quello che tu dici non cambia quindi cio' che avevo scritto. Su Kemal Ataturk quello che tu scrivi conferma cio' che avevo detto, e cioè che la sua responsabilità è controversa.
- --Paolo da Reggio 13:40, Lug 6, 2004 (UTC)
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- Premetto che personalmente ritengo il Genocidio Armeno come un fatto storico realmente accaduto e non intendo assolutamente negarlo. Continuo a ritenere la mia frase più obiettiva e più in linea con le politiche di equidistanza di Wikipedia, rispetto alla frase che ho sostituito. Ovvio che non sto qui ad affermare che quella è la frase perfetta, si può sicuramente trovare un modo migliore per descrivere quanto avvenuto. Ad ogni modo, l'Olocausto, per quanto esistano dei negazionisti, non è un fatto storico controverso quanto quello di cui stiamo discutendo.
- Ciò premesso, ho provato a migliorare la descrizione nel senso da te auspicato aggiungendo fa frase "diverse fonti concordano sul fatto che soltanto tra l'etnia Armena vi sarebbero state 1 milione e mezzo di vittime".
- --Alessandro Riolo 14:33, Lug 6, 2004 (UTC)
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[modifica] Posizione del governo della Repubblica Turca sulla questione Armena
La posizione ufficiale del governo della Repubblica Turca sulla questione Armena la si può leggere sul sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri Turco: http://www.mfa.gov.tr
Per sintetizzare un discorso lungo ed ovviamente per nulla semplice né frivolo, in fondo sono morte centinaia di migliaia di persone, la Repubblica Turca afferma che durante la prima guerra mondiale in alcune zone dell'Impero Ottomano, in modo specifico nella zona orientale e nord-orientale dell'Anatolia, una parte della popolazione Armena iniziò una ribellione che portò all'eccidio di decine di migliaia di sudditi di altra nazionalità (Turchi, Curdi, etc ..) ed alla perdita di un'intera armata trovatasi improvvisamente con i Russi davanti ed i ponti tagliati alle spalle. Successivamente a questi eventi, il governo centrale [nota mia: i Giovani Turchi] stabilì di trasferire la popolazione Armena in una zona distante dal fronte Russo; questo trasferimento, come tutti sanno e riconoscono, non andò per nulla bene, con il risultato che centinaia di migliaia di Armeni furono sottoposti a torti e sofferenze, quando non persero la loro vita stessa [nota mia: Enver Paşa era particolarmente avvelenato con gli Armeni perché era proprio lui a capo dell'armata Ottomana distrutta a Sarıkamiş, si salvò per miracolo]. Last but not least, durante la Prima Guerra mondiale morirono per cause belliche circa 2 milioni di sudditi di religione Musulmana dell'Impero Ottomano [nota mia: non credo che nella statistica includano anche i Senussi che si ribellavano agli Italiani in Libia].
Personalmente ritengo che la verità stia nel mezzo: la prima guerra mondiale fu una guerra terrificante, le idee nazionaliste imperavano per l'Europa per cui logicamente i Turchi, gli Armeni, i Curdi, gli Assiri, gli Arabi e tanti altri più o meno piccoli attori aspiravano ad costruire proprie nazioni sul cadavere dell'ormai cadaverico Impero Ottomano, e secoli di convivenza abbastanza pacifica e reciprocamente fruttuosa vennero a terminare in un bagno di sangue, in cui probabilmente Assiri ed Armeni ci rimisero di più, ma di cui ebbero a soffrire tutti.
Sulla gestione della questione da parte dei Turchi odierni, c'è da dire che i vari governi Turchi non è che abbiano mai brillato particolarmente per il loro modo di gestire le pubbliche relazioni internazionali, ma da qui ad affermare tout court che La comunità internazionale chiede inoltre alla Turchia di riconoscere le responsabilità storiche dell'Impero Ottomano nel genocidio armeno, ma sinora i governi turchi si sono fieramente opposti a qualunque riconoscimento mi sembra però che si caschi in diverse esagerazioni e si pecchi di non obiettività, ragion per cui vado a sostituire quella frase con , ed infine la questione del riconoscimento delle responsabilità storiche dell'Impero Ottomano nel cosiddetto Genocidio Armeno, agganciandola con il precedente discorso sui nodi da risolvere. --Alessandro Riolo 19:02, Nov 28, 2004 (UTC)
Non ci è tale cosa. I armenians sanno che ci è niente. Ecco perchè non sono andato ICC alla corte. Ciò non è neppure evento importante (allineare o falso) nelle migliaia degli anni di storia turca. La Turchia neppure non ha esistito in 1915 - era impero del ottoman. Arresti il razzismo contro i Turchi.
Ho cambiato Izmir in Smirne. Primo perchè in italiano si chiama Smirne, secondo perchè la frase "Izmir (in turco İzmir)" mi suona male.
- Snowdog 10:14, Lug 15, 2004 (UTC)