Ubertino Strozzi
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Ubertino di Rosso Strozzi o su alcuni testi indicato come Umbertino (morto a Firenze nel 1338), fu il primo politico di rilievo nella storia familiare degli Strozzi.
Rixoprì importanti ruoli repubblicani, come quello di Magistrato dei Priori delle Arti nel 1307, Magistrato del Sale nel 1318, e Consigliere del Tribunale di mercanzia nel 1319.
Dopo la cacciata dei ghibellini da Firenze nel 1328, fu tra i protagonisti della riforma dell'amministrazione repubblicana. Dopo aver ricsoperto il ruolo di Alfiere di compagnia nel 1328 e 1334, fu inviato come ambasciatore a Pisa nel 1331 e ad Arezzo nel 1334, ma fu come membro del consignlio XII Buonomini nel 1332 e soprattutto come Gonfaloniere di Giustizia nel 1336 che agli poté attuare l'importante riforma delle professioni e dell'accedere alle cariche pubbliche.
Stabilì infatti, tra i vari provvedimenti, che chiunque volesse esercitare un'attività dovesse essere iscritto ad una delle corporazioni delle Arti, estromettendo quindi la nobiltà feudale dall'esercizio delle professioni e favorendo la corsa al potere del ceto dei mercanti, che proprio in quegli anni tesseva le trame per quegli straordinari casi di ascesa sociale che si sarebbero manifestati a partire dal secolo seguente.
Si sposò con Filippa Tornaquinci ed ebbe quattro figli, tre maschi e una fammina, ma la loro discendenza si esaurì nel secolo successivo.