Virtuosismo
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Il termine virtuosismo indica, da parte di un interprete di strumento musicale, la predominanza dell'aspetto tecnico-esecutivo dell'arte, talora a discapito di quello espressivo.
La personalità del "virtuoso" è per lo più connotata fin dalla più tenera infanzia da un'estrema e non comune facilità all'atto esecutivo, spesso sprovvista di qualsiasi genere di bagaglio teorico, in genere associata ad una altrettanto spontanea vena creativa. Non a caso, contesti virtuosistici sono spesso associati ad ambiti nei quali la componente improvvisativa ha un ruolo dominante, quali il jazz o il canto lirico fino all'inizio del XIX secolo.
[modifica] Il virtuoso nella storia
La pratica del virtuosismo ha innervato interi periodi della storia della musica: basti pensare al secolo d'oro della tradizione belcantistica italiana, passando per il concertismo pianistico di epoca Biedermeier, sino ad arrivare alle sfrenate jam-session dei primi decenni del XX secolo, durante le quali nacque il jazz.
[modifica] Virtuosi celebri
Personalità celebri per il loro virtuosismo sono state ad esempio Niccolò Paganini per il violino e Giuditta Pasta per la voce; in contesti diversissimi, ma altrettanto validi come esempi, vanno menzionati Louis Armstrong e Jimi Hendrix.
Altre figure di celebri virtuosi, come Franz Liszt, sono passati alla storia piuttosto per la loro abilità compositiva.