Volgarizzamento
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Con il termine volgarizzamento si intendono le traduzioni e gli adattamenti in lingua volgare italiana di testi latini e francesi: i primi testi volgarizzati furono i romanzi cavallereschi e i testi classici, ma furono ben presto oggetto di traduzioni anche i testi sacri e devozionali, e il primo volgarizzamento a stampa fu appunto la traduzione della Bibbia di Nicolò Malermi, pubblicata a Venezia da Nicholas Jenson nel 1475. Nonostante molti di questi testi abbiano scarso valore letterario, il loro peso culturale è fortissimo per il vasto successo che ebbero presso un pubblico composito, di varia estrazione sociale e culturale. Tra i volgarizzamenti medievali si ricordino almeno quelli operati da Brunetto Latini (Cicerone), Bartolomeo da San Concordio (Sallustio), Andrea Lancia (Ovidio, Virgilio), Arrigo Semintendi (Ovidio) e Ciampolo di Meo degli Ugurgieri (Eneide). Probabilmente anche il giovane Boccaccio fu autore di un volgarizzamento dello storico latino Livio, esperienza che contribuì non poco a formare la lingua e lo stile delle sue opere più mature.
[modifica] Bibliografia
- Volgarizzamenti del '200 e '300, a cura di Cesare Segre, Torino, Utet, 1969.