Cortemaggiore
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Cortemaggiore è nu comune 'e 4186 'e abitante d''a pruvincia 'e Piacenza.
Cortemaggiore | |
Immagine:Cortemaggiore-Stemma.png | |
Nomme ufficiale: | Cortemaggiore |
---|---|
Reggione: | Emilia-Rumagna |
Pruvincia: | 'e Piacenza |
Estenzione (quant'è gruosse): |
36 km² |
Populazzione (quanta ne simme): |
4186 |
Denzità (comme ce stamme): |
116 ab./km² |
'E riune: | Chiavenna Landi, San Martino in Olza |
Commune vicini: | Besenzone, Cadeo, Caorso, Fiorenzuola d'Arda, Pontenure, San Pietro in Cerro, Villanova sull'Arda |
Codice pustale: | 29016 |
Prefisso pe ttelefuna': |
0523 |
Santo prutettore: | San Lorenzo |
Festa d'o patrono: | 10 'e aùsto |
Sito d''a cità: | [1] |
Calendasco è un comune di 2.310 abitanti della provincia di Piacenza. Fra le frazioni presenti all'interno del comune ci sono Santimento e Boscone Cusani. Altre piccole frazioni sono Cotrebbia Nuova e la località Incrociata. Calendasco fa parte del percorso della Via Francigena in quanto Sigerico attraversò qui il Po, ove era l'antico porto. Calendasco è molto vicino al fiume Po, e quindi offre dei luoghi adatti alla pesca sportiva. Vicino al paese è presente il campo di gara del Masero sul fiume Po. Attualmente questo punto presenta una buona pescosità. Sono state effettuate delle catture di barbi europei di grosse dimensioni. Importante ricorrenza è il 19 febbraio, in quanto si festeggia il Patrono san Corrado Confalonieri, nato a Calendasco nel 1290 e morto santo a Noto nel 1351. E' importante ricordare che questo borgo ha la sua origine dalla antica mansione romana di Ad Padum (Al Po) cioè il luogo effettivo del passaggio del fiume, che nei secoli resterà in uso sulla 'strada romana' Placentia-Ticinum (Piacenza-Pavia). Questo borgo, acquietato lungo la riva destra del fiume Po, lo si trova già citato nel Codice Diplomatico Longobardo, cioè una raccolta di antichi atti, ove abbiamo pergamene del 784, dell'892 e tante altre. Sul territorio sono presenti alcuni resti archeologici di insediamenti abitativi e produttivi di epoca preistorica, mentre sono numerosi quelli di epoca romana. Durante tale periodo, infatti, queste terre erano fittamente popolate. E' anche ancora visibile un ampio tratto della centuraiazione romana e parte dell'antica consolare. Anche la via Romea, oppure Francigena, è segnalata in carte del 1140, 1187, 1056, ove ritroviamo citata la "strata romea" passante "in eodem loco Kalendasco". Antico è anche il porto sul Po, di origine romana e conservato con privilegi dal re Longobardo Liutprando e poi Carlo Magno. Importantissimo il fatto che Calendasco sia stato feudo del Vescovo Conte di Piacenza già dal 1000 e qui ritroviamo tra i maggiori monumenti del borgo: un recetto, il castello, l'antica 'chiesa' e il romitorio e hospitale per pellegrini che fu anche dei Penitenti francescani e luogo del primo ritiro di san Corrado alla conversione. La chiesa di Calendasco è attestato che in epoca longobarda ricevesse la decima, cioè una tassa dovuta. Ancora nel 1600 è nominata quale plebs cioè pieve, oltre ad essere arcipretura. Un altro importante evento legato al borgo di Calendasco è la rinomata Fiera del Po - Festa del pesce fritto, a carattere agricolo e commerciale, con un parco divertimenti ed alcune inziative a segnare il periodo fieristico.