Discussione:Achille
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Dalla voce:
Un oracolo rivelò alla dea che il figlio che le fosse nato, sarebbe stato più potente del padre. Zeus amava Teti, pur sapendo del pericolo che correva se lei avesse avuto un figlio; ma ignorava una parte dell'oracolo, conosciuta solo a Prometeo. Zeus aveva punito Prometeo incatenandolo ad una roccia del monte Caucaso, quando ne fu liberato, rivelò il segreto a Zeus, e fu per ordine dello stesso Zeus, che Teti sposò Peleo. Era certo che il figlio di un mortale, non poteva costituire una minaccia al re degli dei.
Quando Achille nacque, cercò di ottenere per lui l'immortalità; ma Peleo lo impedì, e Teti furente lo abbandonò, portando con sé il figlio. Per renderlo immortale lo immerse completamente nello Stige, con esclusione del tallone, per il quale lo teneva. Affidò la sua educazione al saggio centauro Chirone, i cui consigli guidarono la sua adolescenza.
Alcune interpretazioni dell'Iliade suggeriscono che Achille potesse essere omosessuale. La sua generale predilezione per Patroclo raggiunge il suo apice nell'occasione della morte di quest'ultimo proprio mentre Achille si rifiuta di combattere i Troiani; Patroclo indossa l'armatura di Achille e sfida Ettore ma viene sconfitto e ucciso. Achille si dispera per l'amico/amante perduto e a quel punto Teti scende dall'Olimpo per aiutare il figlio dicendogli che consolarsi con una donna e giacere con lei non è tanto male. (...in quali versi del libro XVIII, io non l'ho visto?)
Ma forse era meglio se toglievo anche la parte che ho lasciato. Praticamente non sembra che si abbia fatto riferimento all'Iliade, ma, nel migliore dei casi, a fonti latine. Ad esempio, la storia dell'invulnerabilità risale a Stazio, non è quindi possibile descriverlo in questo modo. Avendo letto principalmente i poemi omerici, non riesco al momento a mettere ordine a tutta la voce. Qualche aiuto non sarebbe male. --Cosoleto 17:26, nov 4, 2005 (CET)
- E se l'affrontassi davanti alla rocca?
- Infine anch'egli ha un corpo che il bronzo acuto ferisce,
- e un'unica vita: gli uomini lo dicon mortale:
- soltanto, il Cronide Zeus gli dà gloria.
XXI, vv. 567-570, trad. Rosa Calzecchi Onesti
con nota a piè di pagina: «La popolarissima leggenda dell'invulnerabilità di Achille non si trova attestata che molto tardi, per la prima volta in Stazio». --Cosoleto 16:44, 11 nov 2005 (CET)
Ceres iovis soros magnos honores ab antiquis accipiebat quod ingentia beneficia hominibus tribuerat Per Cosoleto,
- Estratto da I miti. i miti come le parabole, e le fiabe hanno il compito di far arrivare l’ascoltatore al mondo dei principi attraverso la parola e il coinvolgimento emotivo. Spetterà poi alla razionalità il chiarimento delle presunte contraddizioni e a mettere gli avvenimenti nella giusta luce senza tuttavia disconoscere l’ essenza del mito.
In tutti i casi, quando si giunge alla razionalità, diventa importante non rinnegare queste spiegazioni infantili, né tanto meno sostenerle a spada tratta, poiché in entrambi i casi si corre il rischio di cadere in grossolani errori. Ciao, 7bal
Ho aggiunto nella descrizione dalla leggenda riguardo l'invulnerabilità dell'eroe il riferimento a Stazio e il fatto che di questa variante del mito non vi è traccia nelle opere precedenti. Penso possa essere un chiarimento utile, specie se si è interessati ad Achille anche come personaggio letterario.
- Ettore
[modifica] Omosessualità
Alcuni ritengono che tra Achille e Patroclo vi fosse una relazione omosessuale, ma l'Iliade non offre elementi a sostegno di questa tesi.
- Potrebbe anche essere, tuttavia questa è una questione che non accresce o sminuisce la leggenda di Achille. Ben diversa sarebbe stata la cosa se la madre lo avesse immerso nello Stige tenendolo per il sedere anziché per il tallone.--7bal 01:05, 13 mar 2006 (CET)
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Achilles and Patroclus. Voce della Wikipedia inglese sull'interpretazione omosessuale del rapporto fra Achille e Patroclo, da Omero al film Troy
Mi scuso subito per non aver fatto il login, mi riprometto di rimediare... Comunque mi chiamo Carlo.
Forse la pagina andrebbe strutturata diversamente, riferendo della presunta invulnerabilità di Achille come ultima voce; in quanto, come già evidenziato, è un mito (anzi, tuttaltro che un mito, una finzione poetica di tipo simbolico senza alcuna pretesa di tipo religioso, epico o storico) di epoca latina.
Tra l'altro nel citato poema che tratta la fine dell'eroe, "L'Etiope", (scritto nel periodo ellenico) non viene affatto specificato che la freccia colpisca achille al tallone, nè si accenna minimamente alla sua invulnerabilità.
Neanche nell'Eneide vi è alcun riferimento a questo ennesimo superpotere del principe di Ftia.
Inoltre nella stragrande maggioranza delle raffigurazioni della sua morte la freccia (o le freccie) lo colpisce in un punto vitale, come la testa o il cuore.
Penso che il successo di quell'immagine tanto fatalistica del tallone sia di origine medioevale; la classe nobiliare di allora, prevalentemente di origine germanica, non poteva non essere affascinata da una vicenda tanto simile ai miti tipici norreni che creava tra l'altro un parallelismo con il loro eroe principale Sigfrido.
Volevo poi congratularmi con i responsabili di wikipedia e rigraziarli per il loro lavoro.