Antonio Tantardini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonio Tantardini (1829 - 1879) fu un celebre scultore milanese.
I suoi genitori erano originari di Viggiù e si trasferirono successivamente a Milano, città in cui frequentò l'Accademia di Belle Arti di Brera e fu allievo di Pompeo Marchesi. Fu uno scultore molto attivo, che acquistò notevole fama; morì nel 1879 a soli 50 anni, rimpianto da tutti. Non avendo eredi dispose dei legati a favore dell’Accademia di Brera ed ai suoi più affezionati ed affermati scolari.
Delle sue opere sono da segnalare i nudi muliebri che si impongono per nobiltà d’impianto, opulenza di forme, morbidezza di superfici. Si ricordano: Schiava, che ebbe successo all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1867, Leggitrice, Naiade (Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia), La Storia (collocata ai piedi del monumento al Cavour di O. Tabacchi), Fausto e Margherita in marmo, e il gesso Arnaldo da Brescia (Galleria d’Arte Moderna di Milano), la colossale statua del Mosè presso l’Arcivescovado di Milano, Nostalgia di Caino, Alessandro Volta presso l’Università di Pisa ed il busto di Angelo May (Pinacoteca di Bergamo). In provincia di Varese, a Jerago con Orago, nella cappella della famiglia Bianchi, si trova l’Angelo pensoso ed il busto di Giovanni Bianchi; presso la Scuola Materna il busto di Ippolita Bianchi Gori.