Attilio Firpo
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Attilio Firpo (Genova, 1916 - ivi, 1945) è stato un partigiano della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale, appartenente alla Brigata SAP "Mirolli" con il nome di battaglia di Attila.
Fu fucilato in corso Galliera a Genova (quartiere di Marassi) il 14 gennaio dell'ultimo anno di guerra e gli venne successivamente intitolata una brigata partigiana.
Suo fratello Giovanni fu fra i martiri dell'eccidio di Cefalonia.
La morte di Firpo è legata all'episodio detto del "panino e della mela", doppiamente tragico sia perché non avvenne per atto di rappresaglia ad un attacco delle forze di Liberazione sia per il modo in cui furono uccisi i partigiani: tredici detenuti furono prelevati dal carcere di Marassi con diversi camion e portati in località prossime alle loro abitazioni.
Gli era stato detto che sarebbero stati liberati e a ciascuno di loro furono messi in tasca un panino ed una mela. Probabilmente tale gesto aveva lo scopo di tenerli tranquilli e rassicurarli durante il tragitto.
Alcuni furono fulminati con colpi alla nuca appena scesi dal camion: nello specifico si trattava dei partigiani Biscuola, Firpo e Tronfi (a Marassi), Jursè e Spataro (uccisi al quartiere del Campasso, vicino a Sampierdarena), altri due a Borzoli e quattro in piazza Baracca a Sestri Ponente.
Lo sdegno provocato in città fu tale che i fascisti inventarono una versione dei fatti affidandola ai giornali di regime, nella quale si imputava la strage a regolamenti di conti tra bande di ribelli e ad "esecuzioni bolsceviche".
La città di Genova ha dedicato a Firpo e ai suoi compagni caduti targhe a ricordo e intitolato strade, oltre a sezioni del partito comunista italiano.