Bernhard Berenson
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Bernhard Berenson (Vilnius, Lituania 26 giugno 1865 - Settignano, Firenze 6 ottobre 1959), storico e critico dell'arte statunitense di origine lituana. A 5 anni per scelta del padre Berenson si trasferisce con la famiglia negli USA a Boston, dove una volta cresciuto studierà all'università di Havard. Qua conoscerà Isabella Stewart Gardwer, la quale riconoscerà l'interesse di B. verso l'arte e lo aiuterà economicamente per procedere negli studi. Sarà lei a finanziare il viaggio studio (1887-1894)in Europa. Durante il viaggio visiterà al maggiori collezioni europee. Si innamorà dell'italia e durante i primi anni del 1900 comprerà una villa nei pressi di Settignano. La Villa Tatti è tutt'oggi sede dellla collezione di disegni raccolti da B. Morirà in viaggio, su un treno nel 1959.
I suoi studi partono da una costatazione ben precisa ereditata dalla concezione artistica di Morelli: lo studio dell'opera d'arte non si deve limitare allo studio soggettivo del singolo conoscitore ma deve essere arricchito con una serie di materiali. B. sostiene che i materiali si dividono in: -documenti contemporanei - documenti letterari - l'opera d'arte
Lo studio di B. si basa sui piccoli paticolari che l'opera può regalare allo spettatore. Per questo sostiene che ci sono una serie di paticolari anatomici che aiutano a distinguere un dato artista da un 'altro, in quanto in questi piccolezze l'artista segue di meno le caratteristiche formali del tempo per da più spazio alla propria soggettivita. In questo modo ne risulta che gli elementi che si possono prendere in considerazione per la ricerca artistica sono: - i capelli - le mani - i piedi - le ambientazioni naturali
Studiò soprattutto il Rinascimento italiano e trascorse gran parte della sua vita in Toscana. Fu anche un notevole collezionista.
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