Brigata Ebraica
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La Brigata ebraica (Jewish Infantry brigade Group) fu una formazione militare alleata, inquadrata nell'esercito britannico, che operò durante la seconda guerra mondiale.
Il corpo venne costituito nel 1944, dopo una lunga trattativa fra le autorità ebraiche in Palestina ed il governo britannico, che amministrava quei territori sulla base del mandato ricevuto dalla Società delle Nazioni al termine della prima guerra mondiale. Ne facevano parte ebrei provenienti non solo dai territori che sarebbero divenuti l'attuale Israele ma anche da altre terre allora soggette al controllo britannico (Canada, Sudafrica ed Australia), cui si sarebbero uniti poi altri militari ebrei, di origine polacca e russa. A comandare la brigata fu nominato il brigadier generale canadese Ernest Frank Benjamin.
Dopo un primo addestramento in Egitto, la Brigata venne inviata nel novembre 1944 sul fronte italiano, dove i soldati ricevettero un ulteriore addestramento. L'unità fu quindi integrata nell'VIII Armata britannica e dislocata nei pressi di Alfonsine, combattendo a fianco di unità italiane e polacche, distinguendosi in numerose operazioni militari in Emilia Romagna.
Alla fine della guerra l'unità fu trasferita, nell'ambito delle forze di occupazione alleate, in Belgio ed Olanda, infine smobilitata nel luglio del 1946 per ordine del governo britannico, anche per le crescenti tensioni che si registravano in Medio Oriente.
Moltissimi dei circa 5mila soldati che ne fecero parte, una volta tornati in Israele portarono con sé l'esperienza militare acquisita, contribuendo in maniera significativa alla nascita dell'esercito israeliano ed alle sue vittorie nelle prime guerre che presto si trovò a sostenere.