Carpi (tribù)
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I Carpi erano una tribù di origine dacica originariamente locata sui pendii orientali dei monti Carpazi, in quella che oggi è la contea di Bacău, Romania.
[modifica] Etimologia
Il loro nome (Carpi) sembra essere connesso al luogo dove vivevano, in quanto significa "roccia" o "montagna" (cf. albanese: karpë = 'roccia', dalla lingua proto-indoeuropea *ker/sker). Il nome dei monti Carpazi è così probabilmente o derivato dal nome della tribù, o è il nome della tribù derivato dal nome delle montagne. Tolomeo per primo menzionò la catena montuosa dei Carpazi (Karpates), corrispondente a quella dei Carpazi occidentali.
[modifica] Storia
Mentre molte tribù daciche (come i Costoboci) vennero o sconfitte dall'Impero Romano o devastate da tribù germaniche come i Vandali, i Carpi (probabilmente una federazione di tribù daciche libere) incrementarono il loro potere nel II secolo diventando (fino alle invasioni barbariche) i più importanti avversari dell'Impero Romano nell'Europa sud-orientale. I Carpi erano senza dubbio di origine dacica, ma con molte influenze sarmate e romane. Dalla fine del II secolo i Carpi cominciarono ad essere chiusi tra l'Impero Romano a sud e ad ovest, mentre cresceva il potere dei Goti ad est. Comunque, dopo una serie di guerre, i Goti e i Carpi si allearono contro il comune nemico, l'Impero Romano.
Tra il 238 e il 273, alleati con i Goti, i Carpi saccheggiarono la provincia romana di Mesia. È possibile che siano stati i Carpi la tribù che attaccò Callati, Dionisopoli e Marcianopoli nel primo III secolo. Diventando una seccatura per l'Impero, Diocleziano li combatté e prese il titolo di "Carpicus Maximus" per averli sconfitti nel 297. Secondo lo storico romano Ammianus Marcellinus, vennero spostati da Diocleziano verso la Pannonia dove loro rimasero attorno all'area modernamente locata attorno alla città di Pecs, fino all'invasione degli Unni.
Sesto Aurelio Vittore conferma questo, ma aggiunge che a quel punto, l'intera nazione dei Carpi venne spazzata via, sebbene questo appaia in contraddizione con i successivi attacchi dell'Impero Bizantino alla stessa tribù.
Comunque, lo storico bizantino Zosimo, li menziona nel V secolo, usando il nome di Carpo-Daci (forse per distinguerli dai Carpi che vivevano in territorio romano) e dice che furono sconfitti presso il Danubio dall'imperatore Teodosio I nel tardo IV secolo. Questo fu l'ultimo resoconto in cui i Carpi apparvero.
Il loro destino (come il destino dei Daci in generale), è ancora materia di dibattito per gli storici. Probabilmente alcuni di questi Daci liberi si ritirarono nell'area molto boscosa dei Carpazi, dove insieme ai daco-romani formarono più tardi il popolo rumeno. Alcuni vennero più avanti schiavizzati (si suppone che gli Utzuli dell'Ucraina meridionale e della Bucovina abbiano schiavizzato dei Daci), alcuni vennero assimilati da altri popoli in migrazione (come i Goti), o forse loro stessi migrarono a sud diventando gli antenati etnici degli albanesi.