Chiesa della Gran Madre di Dio
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La Gran Madre è una delle chiese più importanti di Torino.
La chiesa, una delle più amate dai torinesi, sorge ai piedi della collina torinese, in una posizione molto suggestiva vicino al fiume Po. Di fronte a lei si presenta piazza Vittorio Veneto, una delle piazze più importanti della città.
Il tempio fu eretto per festeggiare il ritorno del re Vittorio Emanuele I di Savoia il 20 maggio 1814 dopo la sconfitta di Napoleone. Sul timpano della chiesa è presente l'epigrafe «ORDO POPOLUSQUE TAURINUS OB ADVENTUM REGIS» («La città e i cittadini di Torino per il ritorno del re»), scritta dal latinista Michele Provana del Sabbione.
La basilica si trova rialzata rispetto alla piazza dove sorge. Per raggiungere la chiesa si deve salire una scalinata, al termine della quale ci si trova su una piazzetta. Appena terminata la scalinata, alla sua destra e alla sua sinistra, sono presenti due statue, rappresentanti la Fede e la Religione, realizzate da Carlo Chelli. La statua della Fede ha in mano un calice che, secondo la tradizione esoterico-occultistica, si manifesta come un segnale della presenza del Santo Graal a Torino, in particolare lo sguardo della statua indicherebbe la direzione in cui è nascosta la coppa.
Prima dell'ingresso della chiesa è presente un pronao esastilo, realizzato da Ferdinando Bonsignore tra il 1827 e il 1831.
A piedi della scalinata sorge una statua dedicata a Vittorio Emanuele I di Savoia.
L'architettura della chiesa riprende quella del Pantheon.
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