Ciriade
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ciriade o Mariade (latino: Cyriades o Mariades) fu un usurpatore romano che si ribellò contro l'imperatore Valeriano.
L'unica fonte che attesti l'esistenza di questo dubbio personaggio è la lista dei Trenta Tiranni, contenuta nella Historia Augusta. In questa opera si racconta di come Ciriade avesse derubato il proprio padre, la cui vita aveva amareggiato dissipandone il patrimonio, e fosse poi fuggito presso i Persiani; qui avrebbe sollecitato lo scià Sapore I a invadere le province romane, conquistando Cesarea e Antiochia, assumendo la porpora, per poi venire ucciso dai propri uomini dopo una breve carriera di crudeltà e di crimine. I fatti dovrebbero essere accaduti durante la campagna di Valeriano in oriente, nel 258 o 259.
La figura di Ciriade potrebbe essere ispirata a Mariade, un nativo di Antiochia, il quale fu ritenuto colpevole di aver intascato fondi pubblici: Mariade portò l'esercito di Sapore in Siria, causando la cattura e il saccheggio di Antiochia. In seguito fu messo a morte da Sapore stesso (Ammiano Marcellino, xxiii.5.3; Malalas, xii p295 f). Non vi sono prove che si fosse mai proclamata imperatore.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Fonti primarie
- "Cyriades", Historia Augusta, Tyranni Triginta
[modifica] Fonti secondarie
- William Smith. Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology . (in inglese) C. Little and J. Brown [1870].p. 916 URL consultato il 2007-01-09.