Cisterna della Regina
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Cisterna della Regina è un antico edificio presente nel comune di Belpasso: si tratta di una cisterna idrica in passato parte di una tenuta reale del XIV secolo.
La tenuta comprendeva una villa ed un giardino: fu fatta edificare da Eleonora d'Angiò, consorte del re Federico III di Aragona, dopo la morte del marito, avvenuta nel 1337. La villa si trovava nelle vicinanze dell'antico monastero di San Nicolò l'Arena, i cui monaci riservarono alla regina una cella per la preghiera per la contemplazione, e dove morì il 9 agosto 1345.
La regina ebbe con le terre a nord di Malpasso (oggi Belpasso) un rapporto molto stretto, e come lei i molti notabili del regno di Sicilia
Le rovine della tenuta sono oggi comunemente denominate della Cisterna Regina e si trovano a nord-est di Belpasso. Del vecchio fabbricato è rimasto ben poco; questo sorgeva in una zona in dolce declivio solcata dalle acque del fiume Piscitello.
La villa nel 1910 venne investita da un braccio di lava che sommerse la parte più importante del caseggiato e l‘enorme cisterna che raccoglieva le acque piovane. La colata si arrestò proprio sul luogo in cui sorgeva la villa.
Il caseggiato attuale è stato edificato in tempi posteriori al disastro e dell’originario edificio resta un solo vano riconoscibile per le strutture murarie e il sistema di copertura ottenuto con l’impiego di grossi travi consumate dal tempo. Ancora oggi si possono notare parti della pavimentazione che vanno a perdersi al di sotto dell’ enorme strato lavico.
I ruderi del palmento adiacente si presentano in stato di abbandono: qui era possibile notare fino a qualche tempo fa, su uno dei frontoni dei due tini la data 1826, ricavata con l’impiego di frammenti di argilla cotta, che testimoniava l’anno in cui il manufatto subì qualche parziale rifacimento.
Su un blocco di un muraglione si nota la data 1680, e dimostra i rimaneggiamenti che le antiche strutture hanno subito nel tempo. Adiacenti al costone lavico, possono ancora notarsi dei vialetti in muratura, tutti conducenti ad una terrazzina dalla pianta rettangolare, le cui pareti su tre lati sono arricchite da una serie di sedili in muratura rivestiti da mattonelle in terracotta e formanti delle spalliere. La disposizione della struttura fa pensare che fosse un tempo connessa con la residenza di Eleonora la quale, fungendo da terrazzino panoramico.
La Cisterna della Regina aveva la funzione di raccogliere le acque piovane che, dai pianori e dalle antiche trazzere più o meno lastricate, scendevano a valle. Il punto di raccolta, tutt’ora esistente, è una grande cisterna (35 metri di diametro) a cielo aperto e avente pianta circolare. La sua profondità dovrebbe aggirarsi sui cinque-sei metri anche se oggi non supera i 2,5 metri.
Al suo interno si accumulano, infatti, la rena vulcanica dell’eruzione del 1669 e materiale piroclastico fuoriuscito dalla bocca effusiva dei Monti Rossi; a causa della presenza di questo materiale sabbioso, per qualche periodo della sua storia più recente, il suo interno è stato coltivato a vigneto. Le sue pareti, in qualche tratto, fanno intravedere tracce di intonaco medievale e alcuneaperture attraverso le quali, grazie ad alcuni “canaletti” in pietra lavica, l’acqua si riversava all’ interno dell’invaso. Questa veniva utilizzata per soddisfare il consumo idrico necessario, per il sostentamento degli animali e per lavare i panni; infatti l’acqua, nonostante trascinasse con se terra e detriti, nella cisterna si accumulava e decantava. Per questa ragione si potrebbe ipotizzare la presenza di una conca di decantazione sepolta sotto i sedimenti.
La Cisterna si erge proprio a ridosso dell’antica Strada Regia Nazionale (Siciliana), di grande importanza nel sistema viario dell’epoca. Percorrendo questa strada, inoltre, si può comprendere come essa collegasse il quartiere Guardia con l’antico abitato di Malpasso. Nel perimetro esterno della cisterna, un prezioso e antico altare con nicchia versa in cattive condizioni: al suo interno si possono ammirare degli affreschi ormai sbiaditi raffiguranti la Madonna della Guardia (al centro), San Biagio (a sinistra) e Santa Lucia (a destra).
Sicilia · Siciliani · Letteratura · Lingua · Storia · Geografia · Province · Vittime della mafia
Artisti: Antonello da Messina · Renato Guttuso Letterati: Scuola siciliana · Giovanni Meli · Luigi Pirandello · Giovanni Verga · Salvatore Quasimodo · Leonardo Sciascia Musicisti: Vincenzo Bellini Re: Federico II · Ruggero II Scienziati: Archimede · Empedocle · Ettore Majorana |
||
Progetto Sicilia | ![]() Franco e Ciccio · Enna · Siracusa · Mascara · Russo · Acireale · Enna (prov) · Palermo (prov) · Festa di S.Agata |
Bar 'a chiazza |