Classi A/I
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Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere |
Classe | A |
Completamento | 1930 |
Entrata in servizio | 1930 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1330 t |
Stazza lorda | 1770 t |
Lunghezza | 98,5 m |
Larghezza | 9,83 m |
Pescaggio | 2,16 m |
Propulsione | 2 turbine a ingranaggi su 2 assi, 34000hp. |
Velocità | 37 nodi nodi |
Autonomia | 8851n.mi. a 15 nodi ( km a km/h) |
Equipaggio | 138 |
Equipaggiamento | |
Armamento | artiglieria alla costruzione:4 cannoni da 120/50mm., 2 impianti di mitragliere
siluri:8 da 533mm. in 2 lanciasiluri sull'asse |
Queste navi e quelle che le seguirono erano cacciatorpediniere inglesi realizzate nel periodo interguerra.
Indice |
[modifica] Sviluppo
Gli inglesi, nella necessità di realizzare un consistente aggiornamento della loro flotta dopo la pausa del periodo successivo al primo conflitto mondiale, misero mano ad un nuovo progetto, relativamente semplice e dal dislocamento modesto, ma ragionelvolmente efficiente per produrlo in quantità necessarie per coprire le esigenze di una flotta disseminata sull'intero globo.
I 2 prototipi, Amazon e Ambuscade, erano molto simili alle navi delle classi V e W 'modificata'.
Lo scafo era di disegno caratterizzato da un'alto bordo libero, con n ponte di castello e una struttura ben concepita per tenere dure condizioni di mare.
Grazie alla disponibilità di nuove macchine motrici,basate su di un nuovo modello con 3 collettori e vapore surriscaldato, con 2 locali macchine e altrettanti fumaioli, queste navi erano in grado di raggiungere i 37 nodi di velocità massima, valore molto notevole, anche se le loro missioni -prevalentemente di scorta piuttosto che di attacco veloce- impediranno in pratica di farne uso.
L'armamento, basato su un numero di cannoni per nulla eccezionale, ma soprattutto su un robusto armamento di siluri e B. di Profondità, era dato da 4 cannoni sovrapposti, in impianti singoli, a prua e a poppa, e lanciasiluri quadrupli a centro nave, in posizione assiale. La plancia comando, come sempre nelle navi inglesi della categoria era a cielo aperto, con il solo locale timoneria sottostante chiuso.
I cacciatorpediniere che derivarono per la produzione di serie, i classe A e successivi, erano flottiglie di navi simili tra loro, via via migliorati, fino alla classe 'I' del 1935, l'ultima, con 2 lanciasiluri quintupli anziché quadrupli. A far tempo dal 1929, essi vennero realizzati al ritmo di una flottiglia di 9 unità (una come caccia capoflottiglia, con aumento delle apparecchiature radio e lieve incermento del dislocamento) all'anno e parteciparono attivamente alla Seconda guerra mondiale, che combatterno nonostante fossero navi assai superate. Combatterono moltisse battaglie.
[modifica] Gloworm: l'ultimo speronamento
Il Gloworm andò perduto il 4 aprile 1940, durante la Campagna di Norvegia. Era tornato indietro, distaccato dalla sua formazione, alla ricerca di un uomo caduto in mare, quando si incontrò con l'incrociatore Admiral Hipper, che immediatamente aprì il fuoco con le sue artiglierie. Apparentemente, era una battaglia perduta in partenza, ma la nave inglese era dotata di 8 siluri, capaci teoricamente di minacciare mortalmente la grande nave tedesca. Tra le onde altissime del mare in tempesta le 2 unità navali si sfidarono in maniera estremamente agggressiva, tanto che l'Hipper cercò di speronare il Gloworn, ma lo mancò e mal gliene incolse, perché venne a sua volta speronato dalla nave inglese. Questa, in fiamme, non resistette molto, e affondò poco dopo. L'Hipper subì danni per una quarantina di metri della fiancata, e recuperò 40 naufraghi. La mancanza dell'Hipper si fece sentire durante le seguenti battaglie a Narvik, anche se non è detto che questa sia stata una sfortuna per i tedeschi.
[modifica] L'ultima scorta: Ardent e Acasta
I 2 cacciatorpediniere che scortarono la portaerei Glorious nel suo ultimo viagggio erano anch'essi navi di queste classi, si trattava dell' Acasta e dell'Acasta, entrambe classe 'A'. Era il 7 giugno 1940, al largo delle coste norvegesi e la portaerei stava rientrando in patria con 2 squadriglie di caccia della RAF raccolti dal territorio norvegese. Gli aviatori inglesi riuscirono ad appontare sulla nave con gli aerei, senza nessuan esperienza precedente. Ma il loro valore non gli portò fortuna. Mentre l'equipaggio prendeva il tè e la nave navigava a solo 17 nodi, senza aerei in aria, apparvero i 2 incrociatori da battaglia tedeschi Scharnorst e Gneisenau che l'avevano localizzata da grande distanza.
I 2 caccia combatterono con grande determinazione, entrando e uscendo dalle cortine nebbiogene che stendevano per proteggere la Glorious, ingaggiata da oltre 20km, e ben presto centrata ripetutamente.
Le navi di scorta inglesi non poterono impedire la fine della portaerei, che non poteva distaccare le navi tedesche una volta raggiunta, avendo la stessa velocità. Esse potevano se non altro scappare, ma invece rimasero e protessero la loro nave fino a quando non affondò, per poi seguirla a causa del micidiale tiro tedesco, molto preciso e rapido. L'Ardent venne distrutto dopo essersi avvicinato per silurare le navi, mancandole, ma l'Acasta, prima di affondare, riuscì a piazzare un siluro Mk VIII sull'ammiraglia tedesca, e già che c'era, anche una cannonata. Poi si piegò e affondò tra le onde. Quasi nessuno sopravvisse, e la tragedia concluse nel peggior modo la campagna di Norvegia per la Royal Navy.
[modifica] Il sacrificio dell'Achates
Sempre tra le navi classe 'A', l'Achates scortò assieme ad altre 4 navi gemelle un convoglio che il 31 dicembre 1942 a Capo Nord venne attaccato dall'ultima flotta tedesca di un certo rilievo.
Essa coprì le navi del convoglio con le cortine fumogene (allora molto importanti), fino a quando venne affondato dalle cannonate di un'incrociatore pesante, ma salvando il convoglio dalla distruzione.
Questa fallimentare azione portò ad una crisi della flotta tedesca, accusata da Hitler di non riuscire ad adempiere ai loro compiti.
Altre classi di cacciatorpedineire inglesi