DÃsir
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Nella mitologia norrena le DÃsir (al singolare dÃs) sono delle divinità femminili minori delle quali si sa molto poco eccetto che sono menzionate in occorrenza della morte.
Spesso il termine DÃs è creduto essere strettamente correlato a idisi menzionato negli Incantesimi Merseburg come si pensa sia collegato a ides, un sinonimo anglo-sassone per "donna". Probabilmente, è etimologicamente correlato alle dhÃsanas, un gruppo di divinità femminili nello Yajurveda.
DÃs forse era usato come titolo di signora o dea. Freyja è chiamata VanadÃs (dÃs dei vanir) e Ãlfhildr è chiamata dÃs del sole.
Alcuni luoghi scandinavi hanno un nome con qualche riferimento alla parola dÃsir, come Diseberg e Disevi in Svezia o Disen in Norvegia.
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[modifica] Le dÃsir nelle fonti
Le dÃsir appaiono brevemente nell'Edda poetica, in alcunipoemi scaldici e in numerosi kenning.
Nel GrÃmnismál, il saggio GrÃmnir (Odino) profetizza la morte del re Geirröðr e cita le dÃsir.
![]() «Eggmóðan val
nú mun Yggr hafa; |
![]() « Un cadavere ucciso di spada
ora questo avrà Yggr. |
Nell' Hamðismál, l'eroe Hamðir dopo aver ucciso il suo amico Erpr, dà la colpa della sua improvvisa rabbia al hvöttumk at dÃsir (l'incitamenteo delle dÃsir).
Il poema scalidco Krákumál – composto da Ragnarr Loðbrók mentre aspettava la morte in una tana di un serpente - presenta questa riga: "Heim bjóða mér dÃsir" (le dÃsir mi invitano a casa), come rappresentazione poetica delle circostanze in cui si trova.
Esiste anche la descrizione nella Heiðreks di come una donna diventa così infuriata per la morte del padre dovuta a Heiðrekr, suo marito, che si impicca nel dÃsarsal (sacrario delle dÃsir).
In altri casi le dÃsir erano viste come le dee della protezione, giacché proteggevano e guidavano le anime dei morti fino all'aldilà .
[modifica] DÃsir, valchirie e norne
Le dÃsir sono direttamente citate solo in versi in antico norreno. Diversamente da valkyrja, la parola non appare mai nell'Edda in prosa di Snorri Sturluson. Queste e altre fonti in cui vi sono le parole dÃs e dÃsir hanno fatto credere a molti studiosi[1] che dÃsir sia la parola originale per le valchirie (letteralmente "coloro che scelgono i morti"), e che sarebbe stato un kenning per dÃs.
Nordisk familjebok sottolinea che dÃsir era anche un sinonimo di norna. Consideando il fatto che Skuld era sia una valchiria che una norna, l'accomunare le valchirie e le norne come nomi delle dÃsir assume ancora più verosimiglianza.
[modifica] DÃsablót e dÃsaþing
Un dÃsablót era una festa sacrifical (blót) in onore delle dÃsir. Se ne parla nella saga di VÃga-Glúms, saga di Egils e saga di Ynglinga. I posteriori riferiscono che il re Aðils morì quando amministrò il dÃsablót e cavalcò attorno al sacrario. Secondo la antica legge svedese, il dÃsablót era celebrato al tempio di Uppsala tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, e i sacrifici alle dÃsir erano seguiti dalla thing di tutti gli svedesi e una fiera annuale. Quando arrivò il cristianesimo il mercato su spostato all'inizio di febbraio e ridenominato kyndelsting. Il nome disting rimase in uso, tuttavia, e la fiera si tiene ancora ogni anno a Gamla Uppsala, il primo martedì di febbraio. È una delle più antiche fiere tradizionali svedesi.
[modifica] Note
- ↑ Incluso: Ström, Folke (1954) Diser, nornor, valkyrjor: Fruktberhetskult och sakralt kungadöme i Norden; Näsström, Britt-Mari (1995) Freyja: The Great Goddess of the North; e Hall, Alaric (2004) Il significato di Elf, e Elves, nell'Inghilterra medievale.