Diritti umani nell'Afghanistan talebano
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Alcune attività umane erano vietate nell'area dell'Afghanistan sotto il controllo dei talebani a cavallo fra il XX ed il XXI secolo.
- Lettura di libri particolari
- Possesso di videocamera senza permesso
- Cinema, televisione, e videoregistratori (considerati decadenti, usati per vedere pornografia, promuovevano ideali non-musulmani)
- Internet (sebbene gli utenti potessero collagarsi a internet service provider non censurati in Pakistan)
- Musica
- Promozione di ideali non musulmani
- Donne senza completa copertura corporea
- Donne che lavoravano fuori di casa (eccetto per la sanità, se tenute separate da addetti e pazienti maschi)
- Donne che andavano ai picnic o in luoghi turistici
- Far volare aquiloni (nei tempi passati, rituale indù)
- Ritratti di donne (sia sulla carta stampata che su foto)
- Donne che compaiono in televisione o nel corso di esibizioni pubbliche
- Conversione delle persone dall'Islam (pena di morte per gli afghani, espulsione per gli stranieri)
- Coltivazione dell'oppio
- Previsioni del tempo (si veda: Autorità Meteorologica Afgana)
- Anche se il puglilato non era vietato, i pugili afgani non erano in grado di competere a livello internazionale sotto il governo dei talebani, perché questi vietavano agli uomini di rasarsi la barba. Le regole internazionali del pugilato richiedono ai contendenti di essere completamente rasati.
Pratiche di cui si hanno notizie nell'Afghanistan controllato dai talebani:
- Amputazione delle mani per i ladri.
- Esecuzioni pubbliche
- Fucilazione di prostitute negli stadi sportivi
- Fucilazione di assassini da parte dei parenti delle vittime negli stadi sportivi
- Impiccagione o sgozzamento dei rapinatori, negli stati sportivi
- Lapidazione di adultere
- Crollo di muri addosso agli omosessuali
- Distruzione di antiche statue Buddhiste, prima dell'11 settembre 2001
- Su consiglio degli anziani della comunità indù, che venivano solitamente disturbati dalla polizia che pensava fossero musulmani che si erano rasati la barba, il 22 maggio 2001, i talebani emisero un ordine secondo il quale gli indù e gli altri non-musulmani dovevano indossare un simbolo di riconoscimento giallo. Questa norma venne sostituita nel giugno dello stesso anno, con un ordine per cui gli indù dovevano avere uno speciale documento di identità.
- Gli uomini musulmani venivano picchiati o imprigionati se si radevano o tagliavano eccessivamente la barba
- Alle donne non era permesso indossare collant o scarpe aperte, ne di indossare scarpe che facessero rumore quando camminavano
- Le donne subivano punizioni fisiche se mostravano il volto in pubblico
- Le case in cui abitavano donne dovevano avere le finestre che davano sulla strada dipinte, così che la gente non fosse in grado di guardare dentro.