Ebraico tiberiano
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L'Ebraico Tiberiano è una tradizione di pronuncia orale per antiche parole in Ebraico, ed in particolare per l'ebraico del Tanach, cui fu data forma scritta dagli scolari masoretici nella cumunità semita a Tiberia nel Medioevo, partendo dall' secolo. Questa forma scritta, chaimata niqqudot (per vocali) e segni di canto, aggiunte alle lettere ebraiche. Sebbene l'uso dei simboli scritti divenne comune nel Medoevo, la tradizione orale che riflettono ha radici molto più antiche.
Il sistema di vocalizzazione Tiberiano per il Tanakh rappresentava la tradizione locale. Due altre tradizioni locali che portarono a sistemi di scrittura della vocalizzazione sono quello "Israeliano" (Differente dal Tiberiano) e Babilonese. Il primo ha avuto influenza assai limitata, mentre il Babilonese rimase dominate per molti secoli, e tuttora sopravvive. Contrariamente al Tiberiano, che pone i segni di vocalizzazione sotto la lettera, il babilonese li pone sopra, ed è quindi detto supralineare.
Come detto, i punti Tiberiani vennero definiti per codificare una specifica tradizione di lettura del Tanach. In seguito vennero applicati ad altri testi (uno dei primi fu la Mishnah), e usato in moltri alti luoghi da Ebrei con tradizioni di lettura differenti. Così il sistema Tiberiano di vocalizzazione e intonazione divenne parte dell'uso ebraico corrente.
