Egidio Maria da Taranto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Egidio Maria da Taranto (Taranto, 16 novembre 1729 - Napoli, 7 febbraio 1812), conosciuto anche come Egidio Maria di San Giuseppe, al secolo Francesco Antonio Domenico Pasquale Pontillo, frate, è venerato come santo dalla Chiesa Cattolica.
Di umili origini, perse il padre a 18 anni. Il 27 febbraio 1754 all'età di 24 anni, fu accolto tra i Frati Minori Alcantarini della provincia di Lecce. Iniziò la vita francescana nel convento di Galatone (LE), cambiando il suo nome in Frate Egidio della Madre di Dio. Alla fine dell'anno di prova, il 28 febbraio 1755, fece la sua professione solenne emettendo i tre voti cardini della povertà, obbedienza e castità, modificando il nome in Frate Egidio Maria di San Giuseppe.
Trascorse quattro anni presso il convento di Squinzano (LE) e dopo una breve parentesi nel convento di Capurso (BA) presso il santuario della Madonna del Pozzo, fu inviato a Napoli nel 1759 presso l'ospizio di San Pasquale a Chiaia. Morì a Napoli nel 1812.
Papa Pio IX il 24 febbraio 1868 lo dichiarò venerabile, mentre Papa Leone XIII lo dichiarò beato il 5 febbraio 1888. Il 2 giugno 1996, Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma lo canonizzò, attribuendo come "miracolo" la guarigione da "coriocarcinoma uterino" della signora Angela Mignogna, nel 1937. Sant'Egidio viene considerato dai cattolici protettore dei bambini, dei giovani in cerca di lavoro e delle famiglie provate dalla sofferenza e dalla malattia, nonché compatrono di Taranto.
La festa liturgica cade il 7 febbraio.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Enzo Risolvo - Sand'Egidie tarandine - Associazione "Taranto Centro Storico" - Taranto, 2003