Equazione di Papperitz-Riemann
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Tra le equazioni differenziali del secondo ordine, un ruolo particolarmente importante lo ricopre la cosiddetta Equazione di Papperitz-Riemann, che rappresenta la più generale equazione totalmente fuchsiana con tre punti fuchsiani (o regolari). Questo perché moltissime delle equazioni che s’incontrano nella fisica matematica sono equazioni di questo tipo o sono riconducibili a una equazione ipergeometrica confluente e gran parte delle funzioni speciali sono soluzioni di queste equazioni.
Le equazioni con uno o due punti fuchsiani sono completamente risolvibili in termini di funzioni elementari e rivestono scarso interesse.
D’altra parte invece le funzioni con quattro punti fuchsiani s’incontrano di rado e non si conosce una teoria generale per la loro risoluzione, teoria che esiste invece per quelle di Papperitz-Riemann. Queste equazioni sono state studiate estremamente a fondo e le loro soluzioni costituiscono sostanzialmente la vastissima classe delle cosiddette funzioni ipergeometriche; l'accennata forma confluente, studiata altrettanto a fondo, dà poi origine alla classe delle funzioni ipergeometriche confluenti.
Andiamo dunque a studiare la più generale equazione differenziale del secondo ordine con esattamente tre punti regolari : siano ξ1,ξ2,ξ3 i tre punti fuchsiani e
siano i (α1,β1),(α2,β2),(α3,β3) i rispettivi esponenti delle soluzioni (determinati dalle radici dell'equazione indiciale relativa). Scrivendo l'equazione in forma standard :
,
i coefficienti p(z) e q(z) avranno la forma:
con P(z) e Q(z) funzioni intere.
È da notare che, poiché il punto all'infinito deve,per ipotesi essere ordinario P(z) e Q(z) dovranno essere necessariamente polinomi di secondo grado che potermmo scrivere nella forma:
Con la condizione che
La (2) diventera quindi :
si può quindi scrivere l'equazione indiciale relativa al punto ξi con i=1,2,3 si può facilmente ricavare gli esponenti della soluzione che avevamo chiamato (αi,βi) con i=1,2,3. Avremmo quindi :
Inoltre la condizione (4) impone una restrizione sulla scelta dei possibili esponenti, fissa cioè :
La (1) assume la forma :
.
che è l' equazione di Papperitz-Riemann. Per dire che u è soluzione dell'equazione (7) è d'uso introdurre il Simbolo P di Riemann scrivendo :
[modifica] Bibliografia
- Milton Abramowitz, Irene A. Stegun, eds. (1972): Handbook of Mathematical Functions with Formulas, Graphs, and Mathematical Tables, Dover
- Chapter 15 Hypergeometric Functions
- Section 15.6 Riemann's Differential Equation
- Chapter 15 Hypergeometric Functions
- Francesco Tricomi (1953) Equazioni differenziali, II ed., Einaudi, par.46