Estoni
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Gli Estoni sono il gruppo etnico di maggioranza dell'Estonia ed una delle etnie ufficialmente riconosciute dalla Russia. Parlano la lingua estone, della famiglia delle lingue finniche.
[modifica] Storia
Si pensa che il nome "Eesti", o "Estonia", derivi dalla parola Aestii, il nome dato dagli antichi popoli germanici ai gruppi che vivevano a nord-est del fiume Vistula. Lo storico romano Tacito, nel 98 a.C. fu il primo a menzionare il popolo "Aestii", mentre gli antichi scandinavi chiamarono le terre a sud del golfo di Finlandia "Eistland" e le genti ivi stanziate "eistr". I primi estoni (così come gli altri gruppi di lingua finlandese) furono denominati anche Chud (чудь) nelle antiche cronache slave.
La lingua estone appartiene al ramo balto-finnico del gruppo linguistico ugro-finnico, così come la lingua finlandese. Il primo libro in estone è stato stampato nel [1525]], mentre i più antichi esempi conosciuti di estone scritto provengono da cronache del 13esimo secolo.
Gli Estoni hanno solidi legami con i paesi nordici, derivanti da forti influenze culturali e religiose acquisite nei secoli durante il dominio e l'insediamento scandinavo e tedesco.
Dal 1945 al 1989 la percentuale di Estoni indigeni in Estonia è scesa dal 94% al 61%: ciò è dovuto principalmente alle deportazioni organizzate dal regime sovietico e al programma sovietico di immigrazione di massa dalla Russia e da altri luoghi dell'ex URSS in aree urbane industriali dell'Estonia, ma anche all'emigrazione in tempo di guerra e alle deportazioni di massa e alle esecuzioni ordinate da Stalin. Oggi la popolazione etnica estone è cresciuta a circa il 69%.
La maggior parte degli emigrati estoni vive in Russia, Finlandia, Svezia, USA, Canada o altri paesi occidentali. Nella vicina Lettonia ci sono circa 2,700 estoni (censo del 1997) ed in Lituania il numero era di 600 nel 1989. .
[modifica] Emigrazione
Durante la seconda guerra mondiale, quando l' Estonia è stata invasa dall'Armata Rossa nel 1944, un gran numero di Estoni abbandonò la sua terra natia su navi o piccole imbarcazioni nel Mar Baltico. Molti di questi profughi che sono sopravvissuti al rischioso viaggio in mare verso la Svezia e la Germania, si sono spostati successivamente da lì e si sono stabiliti in Canada, negli Stati Uniti e in Australia. Alcuni di questi rifugiati e i loro discendenti sono tornati in Estonia dopo che la nazione ha riguadagnato la sua indipendenza nel 1991.