Discussione:Eutanasia infantile
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– il cambusiere Paginazero - Ø
Sperando che ciò non causi nessun atto di violenza ho scritto un articolo sull'eutanasia infantile. Tale articolo non è stato inserito in quello dell'eutanasia perché le due questioni sono differenti, essenzialmente perché è totalmente assente la volontà personale. Ho trovato e tradotto una proposta ufficialmente presentata al parlamento olandese e ne ho fatto la base dell'articolo, perché è in effetti l'unica proposta significativa esistente.
Ho preferito una traduzione che risultasse neutra in italiano piuttosto che una fedele all'olandese, per evitare polemiche, anche se ciò mi ha costretto ad usare termini orribili come "terminazione", se qualcuno trova un termini che siano ugualmente neutri li sostituisca. Se qualcuno ha seguito le polemiche sul "Protocollo di Groningen" sappia che non è tra le fonti dell'articolo, sia perché per consultarlo è richiesta una registrazione o bisogna essere un pediatra olandese e, soprattutto, perché è un documento medico (che non ha valore legale) già consultato da chi ha proposto il documento, che è quindi una sintesi che include anche i suggerimenti del Protocollo. --Mente 12:33, 29 mar 2006 (CEST)
- Ti aiuterei volentieri, ma la voce mi mette i brividi... ho provato a leggerla un po', ma ho dovuto chiudere la pagina... dio mio :( (oh, ovviamente non ce l'ho con te, sia chiaro!!! E' solo che leggendo le prime righe mi sono sentito male...) -- Bella Situazione Mgmt (freeeghetë!!) 14:03, 29 mar 2006 (CEST)
- Leggendo le prime righe: non sarebbe più opportuno chiamare la voce "Euranasia infantile in Olanda"? Secondariamente, nelle prime righe si parla di tema dibattuto, quindi se non c'è nulla di "certo e stabile" non avrebbe un po' troppo la valenza di "dossier giornalistico su argomento di attualità"? --Sigfrido 14:20, 29 mar 2006 (CEST)
- L'articolo è attualmente incentrato sull'Olanda ma conto di aggiungere le opinioni dei politici e di alcune associazioni italiani, appena avrò tempo. L'articolo non è "un dossier giornalistico di attualità" perché di fatto l'eutanasia infantile è realtà in Olanda (il pediatria che ha proposto il Protocollo di Groningen ha ammeso di aver "terminato" quattro bambini senza che i magistrati gli dicessero niente), e se ne parla almeno dal 2004 [1]. Inoltre l'opinione pubblica è largamente favorevole all'iniziativa ed alcune statistiche suggeriscono che anche in Francia la pratica sarebbe accettata (benché non vi sia nessuna proposta), difatti l'articolo si basa su un documento ufficiale del parlamento olandese e non su articoli. --Mente 15:44, 29 mar 2006 (CEST)
cioè è differente in un certo senso è differente ma non più di tanto c'è sempre un tutore (nella maggior parte dei casi famiglia) che decide l'eutanasia, non è lo stato a deciderla e nemmeno il medico, per sarebbe meglio unire eutanasia e eutanasia infantile. Mettendomi nei panni di uno che cerca un'informazione sull'eutanasia infantile scrivo sulla barra della ricerca eutanasia clicco e mi manda sulla pagina dove trovo il paragrafo con eutanasia infantile, per la proposta del parlamento europeo la spostere su source non aggiunge niente mi sembra che allunghi solo la voce e poi una cosetta la discussione è interessante ma non credo che sia da bar --Enne 20:25, 29 mar 2006 (CEST)
- ciao, stavo leggendo la voce.Al momento per me va in attualità, e poi va inserito il link in Eutanasia, e un trafiletto su cosa è l'Eutanasia Infantile. Mia mamma però mi ha fatto notare che non è niente di nuovo, negli anni pre guerra e quelli subito a ridosso della seconda G.M. i bambini malformati o geneticamente carenti venivano lasciati morire: non gli chiudevano l'ombelico. Sulla veridicità di tale affermazione non so che dire, fatto sta che tutte le donne della mia famiglia, quelle di una certa età, confermano; anche donne del mio paese confermano la storia... Nelle tribù germaniche, se non sbaglio, i bambini inadatti alla vita da guerriero venivano lanciati in una fossa piena di lupi, o animali feroci, affamati. Per rendere l'articolo ARTICOLO, e non voce d'attualità, dovresti andare a spulciare tali sottigliezze della storia...
- BAXXX --T'aLon 23:00, 29 mar 2006 (CEST)
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- Le pratiche storiche di selezione dei soggetti (la più nota è quella di Sparta) sono da considerarsi pratiche eugenetiche, per quanto rozze e rudimentali, poiché perseguono il fine di eliminare elementi giudicati inutili e/o (mi scuso per il termine) difettosi, detto in maniera semplicistica si occupa della bontà della vita. L'eutanasia si focalizza invece sulla bontà della morte, il che è alla base della differenza etica e filosofica della questione, per quanto le forme pratiche con cui vengano realizzati possano essere simili. L'eutanasia infantile è essenzialmente diversa perché suppone la mancanza di una volontà soggettiva alla base della decisione (per l'eutanasia è il soggetto che decide, per l'eugenetica un ideale), che teoricamente riguarderebbe solo considerazioni mediche, cioè un qualcosa di oggettivo. Esistono inoltre molte persone (principalmente liberali) che sono d'accordo con l'eutanasia ma non con quella infantile, poiché non sarebbe una espressione di "libertà personale", bensì di ingerenza esterna.
- É da notare che in tutti e tre i casi i favorevoli sono soliti motivare la pratica in quanto "compassionevole". --Mente 23:43, 29 mar 2006 (CEST)
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- Crederò all'eugenetica spartana quando leggerò una fonte spartana in merito. ;-) --Sigfrido 02:22, 30 mar 2006 (CEST)
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- Mente tu scrivi:(per l'eutanasia è il soggetto che decide, per l'eugenetica un ideale)... per l'eutanasia infantile direi che il soggetto non decide, semplicemente non risponde all'ideale del genitore, a questo punto la voce andrebbe inserita in eugenetica??? Non saprei, ma non ce lo vedo un bimbo a chiedere di morire.
BAXXX --T'aLon 23:08, 30 mar 2006 (CEST)
In alcuni paesi, tra i quali il nostro, ogni discussione che implichi considerazioni etiche o morali sul dolore, sono sempre un problema. Siamo Nati Per Soffrire (SNPS) (pare essere, per alcuni, una necessaria forma di espiazione per i peccati che invariabilmente compieremo o che altri compieranno per noi ... l'ultimo e' il caso peggiore... e quello preferito e quando **altri** soffrono per i **nostri** peccati).
Sono genitore di due bambine sane, intelligenti e meravigliose (ogni skarraffone e' bello a mamma sua, ovviamente), ma non so cosa avrei fatto se una fosse nata con una malattia che le rendesse la vita plausibile solo a costo di grammi e grammi di morfina (avete mai visto un malato terminale, prima di parlare di "crimine" in relazione alla eutanasia ?) forse avrei preferito aiutarla (si... non avete letto male, ho proprio detto aiutarla a morire senza dolore, piuttosto che a soffrire per qualche anno senza speranza) o almeno avere la possibilita' di farlo (essendo rispettoso delle leggi, non avrei potuto farlo, e, grazie a Dio, non sono nelle condizioni di pormi il problema)
Affermare che gli Olandesi stiano andando verso l'Eugenetica non e' solo ingiusto (e leggendo la loro legge la cosa e' chiara), ma e' (IMHO ... non sia mai! we are on WikiP) criminale nei confronti di tutti coloro che soffrono (e chi non lo ha provato su di se o non lo ha visto provare da altri dovrebbe pensarci un minimo prima di parlare del dolore degli altri). Pensare che un genitore olandese possa poi selezionare i figli e' un poco strano. In Olanda le leggi sono rispettate nel merito e nello spirito, non credo ci siano molti olandesi che ragionano alla "fatta la legge trovato l'inganno"... e, forse, dovremmo da questo prendere esempio. --gsg 23:24, 30 mar 2006 (CEST)
La differenza tra eugenetica ed eutanasia infantile è (al di là della proposta olandese) nel punto di vista: nella prima si ritiene che sarebbe meglio per la comunità che il soggetto non viva, nella seconda si pretende che per il singolo sarebbe meglio non vivere.
In realtà in Olanda le leggi non sono proprio sempre osservate, perché tecnicamente praticare l'eutanasia infantile è ancora illegale, ma i magistrati hanno scelto di non intervenire in alcuni casi già avvenuti.
La proposta olandese non è certo "eugenetica", però mi sembra vi si avvicini pericolosamente, poiché si viene a intendere in questo modo il concetto di prognosi: "the child’s current and future health situation, taking into account the relationship between factors such as the expected degree of suffering, life expectancy, the degree of distress involved in treatment, the expected ability to communicate and to be self-reliant, and dependence on the medical/care sector", cioè si confondono "giudizi clinici" con giudizi scientifici, ma non di valore oggettivo, il che corrisponde ad inserire elementi "valutativi" in una decisione che dovrebbe essere solo di merito. Immagina la differenza se un medico ti dicesse "prognosi infausta" in questo senso od in quello tradizionale.
Altro punto discutibile è la "valutazione della sofferenza", benché esistano dei metodi più o meno scientifici per quantificarla, quando è "insopportabile", e quindi il bambino dovrebbe essere "terminato" ? Esistono differenze tra maschi e femmine (le donne hanno una soglia del dolore maggiore) ? Tieni conto che il criterio della "insopportabile sofferenza" è l'unico su cui si basa la decisione effettiva di mettere in pratica l'eutanasia, le categorie e le procedure sono solo "legali", cioè atte ad inquadrare nel contesto legislativo il caso. --Mente 10:01, 31 mar 2006 (CEST)
[modifica] Breve riassunto su Eutanasia#Eutanasia_infantile?
Salve! Vorrei chiedere ai contributori di questa voce se vogliono inserirne un breve riassunto nell'apposito paragrafo di Eutanasia. Penso che le persone più indicate (tempo vostro permettendo) siete proprio voi che l'avete scritto! Cordiali saluti, --Junior 15:43, 11 dic 2006 (CET)