Discussione:Fascismo
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Sto correggendo un paio di orrori di stumpa nel testo, e ho visto un lnk a "Giovanni D'Annunzio". Mi chiedevo se è un personaggio che non conosco o se è il vate... nel qual caso il suo nome è Gabriele e non Giovanni.
- Frieda 15:32, Mar 16, 2004 (UTC)
- <- madai, non conosci suo cugino Giovanni d'Annunzio?-) m'è sfuggito.
- BW 15:39, Mar 16, 2004 (UTC)
Dici Gianni? Cavolo, non l'avevo capito!! ;-P
- Frieda 15:42, Mar 16, 2004 (UTC)
Ho scritto Giovanni? E' veramente un orrore. Spero di non avere chiamato Mussolini Guglielmo! meno male che ci sono molti wikiokki! Roberto Mengoni
[modifica] Synchronization of articles
I'm trying to sync de:Fachismus, it:Fascismo and en:Fascism after reading the articles. The three pages are really different, while each has interesting points to make.
It's apparent that some cooperation between the 3 pages would help. Note that trolls are explicitly not invited. (just in case)
Since most people speak english, I'd propose working out how to sync the 3 articles on http://en.wikipedia.org/wiki/Talk:Fascism .
It is not necessarily a good idea to do so because the three words mean different things in the three languages.
In Italy the term is more often used in close context with the specific historic movement of Mussolini. Definitely most Italians make a distinction between Nazism and Fascism which is clear from the fact that they use the term nazifascismo when they want to explicitely refer to both. Bush is not much liked in Italy but would rarely be termed fascista by anybody. Defintely the Lega would not ordinarily be referred to as fascist, they actually use it themselves to give a bad name to their allies in governement. Quite a few people in private conversations might still identify themselves with this term. Fascism while widely rejected not only in the constitution does have strong collateral positive connotations. It is reckognised even by many of the left as the only efficient force against Mafia. The observation that "Borsellino era fascista" may be a simple statement rather than a criticism. Fascism is also attributed a social concern and is in general not seen as a capitalist ideology (see MSI, RSI). Other than for the original Italian embodiment it would almost only be used in the context of Franco's Spain.
In Germany where there is little knowledge and interest in this Italian movement it is often considered an umbrella over the term Nazism. Maybe this way they don't feel so lonely as the only Nazis in the world. At least they don't want to be the only fascists. I would hesitate to use it for Latin American dictatorships, which would rather be "rechtsgerichtete Militärdiktatur". Faschismus still implies an ideology ringing bells like nation, race, soil but also even if rarely the strive for social justice within the closed group. However, close to nobody would define himself a Faschist.
In English the term is used most broadly and may refer even to personal attitude in non-political areas. Anything authoritarian which is not explicitely communist could be fascist. In any case the term is not burdened with any positive connotations whatsoever.
[modifica] Il termine fascismo
Scusate, non intervengo molto su wiki, ma ho notato un errore abbastanza grave: il termine fascio non fu affatto inventato da Mussolini. E' un movimento che si è formato antecedentemente alla prima guerra mondiale, espressione delle forze conservatrici/reazionarie/agrarie contro quelle socialiste, quando il futuro duce era ancora direttore dell'"Avanti!" . Siete daccordo?
Quando ho un po' di tempo proporrò una modifica all'articolo. Ciao. Ayeye 06:58, Apr 29, 2004 (UTC)
È vero, i fasci ebbero grande rilievo anche nei vespri siciliani, come ricorda anche Pirandello in I vecchi e i giovani BW 07:36, Apr 29, 2004 (UTC)
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- Ritengo il contributo non neutrale in quanto lascia intendere in particolare che il nazismo sia figlio del fascismo. Non e' esatto definire colpo di stato tanto la marcia su Roma quanto le azioni che portarono alle dimissioni di Mussolini dal governo il 25 luglio del '43 e ne dettaglierei i contorni. La Repubblica Sociale Italiana non fu' un governo fantoccio nell'accezione del termine. Anche il termine gruppuscolo usato per definire i fasci di combattimento (cui parteciparono notabili di tutta italia, uno per tutti Pietro Nenni a Bologna) indica la faziosita' dell'estensore dell'articolo e lo sostituirei con "movimento". Preciserei anche di tesi opposte relativamente al delitto Matteotti.
Nessuna enciclopedia, se non di ispirazione veterocomunista, usa i termini menzionati nel contributo, vedi: Rizzoli Larousse, Treccani. Se Wikipedia vuol essere realmente neutrale come vorrebbe apparire propongo di cambiare come appresso l'articolo, riservandomi di dare un giudizio sui link ad esso connessi. Antonio745
Ho rivisto l'articolo esponendo il fascismo come fenomeno italiano. Leggendo la discussione inglese sull'articolo "Fascism" mi sono reso conto che per loro il termine sta più genericamente per regime totalitario, mentre IMHO il fascismo italiano non può essere preso come modello generico del fenomeno. Semmai potremmo fare un articolo Regime totalitario per descrivere questo fenomeno in generale, cosa ne dite? Kormoran 23:04, Giu 16, 2004 (UTC)
Per rispondere ad Antonio745:
- lascia intendere in particolare che il nazismo sia figlio del fascismo
- Non è figlio, ma credo sia importante sottolineare che movimenti "analoghi" si svilupparono in altre nazioni europee. Comunque che il fascismo fu in parte di ispirazione a Hitler non significa fare di tutta l'erba un..... opss. :)
- Non e' esatto definire colpo di stato tanto la marcia su Roma quanto le azioni che portarono alle dimissioni di Mussolini dal governo il 25 luglio del '43 e ne dettaglierei i contorni.
- D'accordo.
- La Repubblica Sociale Italiana non fu un governo fantoccio nell'accezione del termine. Anche il termine gruppuscolo usato per definire i fasci di combattimento (cui parteciparono notabili di tutta italia, uno per tutti Pietro Nenni a Bologna) indica la faziosita' dell'estensore dell'articolo e lo sostituirei con "movimento".
- D'accordo.
- Preciserei anche di tesi opposte relativamente al delitto Matteotti.
- Ok, magari in articolo a parte, però, preciserei anche che la tesi più accreditata è che venne ucciso da squadristi, molto probabilmente (anche se non ci sono prove conclusive) su ordine diretto di Mussolini (e che l'ordine diretto poteva essere solo di malmenarlo un po' e non di ucciderlo).
- Snowdog 23:42, Giu 16, 2004 (UTC)
[modifica] NPOV valutazioni sulla RSI
Dall'articolo
"La RSI, ultimo stato fascista in Italia, vide anche la partecipazione di alcuni effettivi dell'esercito, ormai sbandato, ed altri elementi non appartenenti al fascismo, che tentavano di riscattare qualcosa dell'onore italiano perduto l'8 settembre con l'improvviso cambio di alleanza a favore degli alleati, fatto vergognoso anche per le modalità con cui avvenne ed il comportamento inqualificabile tenuto dal maresciallo Badoglio, dal Re Vittorio Emanuele III e dallo stato maggiore dell'esercito italiano."
Scusate, io sono solo un utente e non ho mai contribuito a wikipedia però mi chiedo se quello che leggo sopra non sia effettivamente un NPOV?
Vorrei anche segnalare che manca completamente ogni riferimento alle formazioni partigiane e ogni accenno al ruolo del CLN o ai vari movimenti come libertà e giustizia.
Nicola
--82.52.82.63 19:23, Mar 1, 2005 (UTC)
- In effetti è una frase alquanto infelice. E menom male che è già sotto controllo degli amministratori!! Marrabbio2 (age quod agis)
Sotto il controllo degli amministratori? Frieda (dillo a Ubi) 23:28, Mar 1, 2005 (UTC)
Di CLN etc. si parla o si dovrebbe parlare in articoli appositi come resistenza italiana. Per quanto riguarda il paragrafo incriminato, provo a riformularlo nell'articolo, ma indubbiamente quelle erano tra le motiviazioni principali (se non le motivazioni principali) che guidarono chi vi aderì. Il che non vuol dire che fossero giuste, ma valide si.
- --Snowdog 00:47, Mar 2, 2005 (UTC)
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- Per Frieda: chiedo scusa, leggevo l'avviso del copyright e l'ho confuso con quello che vieta aggiunte se non prima discusse e autorizzate.
Per snowdog: indubbiamente queste erano le motivazioni dei repubblichini, ma era da aggiungere che questo era il loro pensiero. Se un utente l'ha notato evidentemente l'errore c'era (o c'è, chiedo scusa ma non ho ancora letto se snowdog ha modificato il paragrafo come scrive) e così scritto credo suoni come punto di vista dell'autore. Certo che sono valide queste motivazioni, ma bisogna spiegare per chi lo erano :). Se no questo articolo sembra tratto dalle memorie di Almirante. Cmq se sono stato brusco nei modi mi scuso cn snowdog. Buon lavoro a tutti.Marrabbio2 (age quod agis)
L'autore della frase riportata sopra sono io, e IMHO non credo di aver detto niente che non si possa ritenere obiettivo. Moltissimi italiani si sentirono umiliati dal comportamento di Badoglio e dalla fuga del Re, e l'esercito italiano per molti anni dopo la guerra non ebbe più il minimo prestigio in Italia: per dire, ancora negli anni '50 lo stato maggiore aveva difficoltà a reclutare allievi ufficiali. Non so, lo riconosco, in che misura la RSI venne appoggiata da "non fascisti": credo fossero stati pochi. Però c'erano... questo penso sia un fatto da menzionare. Kormoran 12:06, Mar 2, 2005 (UTC)
[modifica] possibili approfondimenti
Salve a tutti! Per quanto concerne l'eventuale attribuizione dell'aggettivo "totalitario" al regime fascista portato alla luce da Kormoran non sono d'accordo. Il regime fascista non realizzò mai lo stato totalitario, poiché le aspirazioni monocratiche di Mussolini si infarnsero di fronte alla presenza di almeno tre detentori di contropoteri: la monarchia (cui era asservito, tra l'altro, l'esercito); la Chiesa Cattolica (svincolatasi dal controllo del regime con i Patti Lateranensi) e la borghesia industriale (che non accettò la soluzione corporativista anelata da Mussolini e si orientò verso un sostanziale mantenimento della politica economica liberista e il rifiuto dell'economia regolata dallo Stato). La stessa cosa non avvenne nella Germania nazista. Pertanto credo che in tal caso si possa parlare al massimo di "dittatura autoritaria".
Sarebbe interessante sviluppare anche il discorso del funzionamento del PNF e della rete di associazioni che ad esso facevano capo: ciò metterebbe in luce i meccanismi di mobilitazione sociale finalizzata alla costruzione (mai realizzata appieno) dello Stato totalitario. Sono disposta ad occuparmene appena possibile e a sottoporvi una bozza. Corday 20:25, Mag 28, 2005 (CEST)
Ottima idea, anche se magari il PNF meriterebbe un articolo a parte: questo sul fascismo è gia lunghetto e parecchio corposo, finirebbe per diventare troppo lungo. Sul "totalitario" non so fino a che punto hai ragione: una dittatura è totalitaria, o non è una dittatura. Vabbè, il fascismo era meno rigido del nazismo, ma sempre dittatura era: se ti dichiaravi apertamente non fascista, erano dolori. Bastava stare zitti per campare tranquilli, dirai: vero, ma quello che conta è che il fascismo non accettava altri "interlocutori politici" o dissensi aperti: è questo il totalitarismo. Per dire, secondo me la cina di oggi è uno stato totalitario. --Kormoran 01:53, Mag 29, 2005 (CEST)
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- Una esauriente e correttissima definizione tecnica (non lessicale) del totalitarismo è disponibile qui.
- Vi si spiega anche chi per primo ha usato pubblicamente il termine.
L'articolo sul totalitarismo è molto interessante. Concordo sul fatto - evidente e innegabile - che Mussolini dichiarò "totalitario" il suo regime; io però, dicevo che, contrariamente alle sue aspettative, non riuscì a realizzare il pieno totalitarismo, inteso come concentrazione reale e totale dei poteri nelle mani dello stato. Inoltre la categoria "totalitarismo" è molto controversa perché in essa dovrebbero teoricamente trovare posto i fascismi, i nazismi e i comunismi. La recente storiografia, infatti, si avvia verso la ridefinizione di questo concetto. Le griglie di riferimento elaborate per definire l'esperienza del totalitarismo, fondate sul partito unico, il cesarismo, la polizia di partito, il controllo dei media etc. si sono rivelate inadeguate a inglobare, ad esempio, lo sterminio metodico e programmatico del "nemico interno" attuato dal nazismo e dal comunismo. A questo punto bisognerebbe o attribuire l'aggettivo "totalitario" esclusivamente al nazismo e al comunismo o "degradare", per così dire, la categoria di genocido. Tuttavia si tratta di questioni relativamente recenti e che, se pur da me condivise, non so in che misura possano essere sollevate in questa sede. Comunque sia sono d'accordo sul fatto che l'articolo sul fascismo è troppo lungo :-) Proverò ad abbozzare un articolo sul PNF. Corday 10:24, Mag 29, 2005 (CEST)
[modifica] Nuova versione
Mi pare che la versione del 2 agosto sia più completa (oltre che più corretta, come si vede subito leggendo le sezioni sulla RSI)... credo che sarebbe bene ripristinarla - purtroppo non so come fare. --- Frog 19.55 5/7/2005
[modifica] Dubbio
Non sono molto convinto che il fascismo abbia creato uno stato fortemente centralizzato (lo era anche prima) ed efficente mi sembra che lo stato fascista abbia dato svariate prove di inefficenza. Sarei grato di sentire le vostre opinioni. è la prima volta che provo ad usare, vi prometto che leggerò le informazioni prima la prossima volta, comunque sono Francomemoria ore 1:30 del 5 dicembre 2005
Visto che nessuno si è espresso sarei propenso a modificare tra breve quel pasaggio--Francomemoria 16:17, 17 dic 2005 (CET)
- La centralizzazione e l'efficienza sono concetti molto facilmente oggetto di interpretazione soggettiva se non se ne precisa la definizione. Da molti è stato detto che lo stato fascista fosse centralizzato ed efficiente e da molti è stato detto il contrario. Occorre intendersi sui termini e, almeno per l'efficienza, suggerirei di omettere il richiamo almeno sino a quando non possiamo connotarlo e misurarlo con precisi parametri di valutazione. L'efficienza era obiettivo dichiarato del regime e l'eventuale raggiungimento di questo obiettivo richiede di definire prima cosa si volesse ottenere: a parte l'orario dei treni, non ci sono molti altri dati oggettivi :-)
- Per la centralizzazione, se si intende l'estensione del diretto controllo governativo a tutte le strutture e le componenti pubbliche, il fascismo ha certamente operato per questo obiettivo, alimento necessario del totalitarismo, ed ha in questo certamente superato la strutturazione giolittiana per la capillarità della manovra. Roma metteva bocca su tutto, dalle tessere annonarie dei paesini più sperduti a qualsiasi atto di qualunque ente minore, avendo peraltro istituito un sistema di filtri (ad esempio la necessità della tessera PNF) che garantiva un rispondenza anche periferica del sistema che lo stato prefascista non ebbe mai. Ora, già vedere se questo va letto in senso formale o in senso sostanziale è un motivo di riflessione; vedere poi i risultati per entrambi i sensi è altro argomento che non può discutersi genericamente o a titolo conversativo. Potremmo, come forse opportuno per casi simili, segnalare - se ne abbiamo - le rispettive argomentazioni degli studiosi, nelle direzioni che hanno seguito. --Sn.txt 16:52, 17 dic 2005 (CET)
io pensavo in qualcosa di più semplice visto che com'è sembra che siano un dato di fatto, quindi eliminerei il pasaggio sull'efficenza, in quanto troppo soggettivo, e scriverei una stato maggiormente centralizzato o qualcosa di simile, in quanto comunque il regno era relativamente uno stato centralizzato rispetto ai canoni attuali --Francomemoria 16:57, 17 dic 2005 (CET)
- Sì, direi che nell'economia dell'articolo l'argomento può essere sfumato sino ad eventuali trattazioni specifiche. --Sn.txt 17:27, 17 dic 2005 (CET)
fatto, ora avrei dubbi sulla ripresa di idee socialiste e sul socialsmo corporativo, mi informerò e eventualmente proporrò --Francomemoria 17:34, 17 dic 2005 (CET)
- C'è un interessante capitolo del libro di Ginsborg "A history of contemporary italy" proprio su questo argomento, e di come durante il fascismo sia stata rafforzata la struttura centralistica dello stato, moltiplicando la burocrazia, anche allo scopo di creare posti di lavoro per il crescente ceto dei laureati meridionali. Appena ce l'ho sottomano inserisco qualcosa. Satanetto 13:37, 22 dic 2006 (CET)
[modifica] referimenti bibliografici
Sono un Americano che vuole tentare di lavorando su il Wikipedia inglese e quello italiano simulataneamente. Però, leggendo certi articoli nel Wikipedia italiano, e particularmente quegli su il fascismo, fascio, ecc., ho constatato una cosa che mi disturba molto: cioè, la mancanza di riferimenti bibliografici!! Ma questa è un difetto gravissimo. Volevo sapere, ad esempio, da dove proviene e qual'è la guistificazione per l'asserto che "l'ispirazione del termine fascimo viene da Garibaldi dopo la sua rottura con la massoneria....". Apprezerei molto qualsiasi auito che qualcono possa darmi in proposito.--Lacatosias 21:00, 3 gen 2006 (CET)
[modifica] WNF
salve,mi chiamo michele.non so se è possibile,ma piu che un commento,vorrei che qualcuno rispondesse ad alcune mie domande a cui non so darmi risposta sui movimenti neofascisti...come mai nonostante quello che la storia c'ha insegnato riguardo al fascismo è sempre piu in crescita questo fenomeno?e come mai nessuno fa nulla nel far rispettare cio per cui sono morte un numero indecifrabile di persone?spero in un vostro aiuto....grazie
Per Michele. Alla tua domanda potrei rispondere facendoti notare che sistono anche i movimenti di stampo opposto: i neocomunisti. In Italia sono molto più diffusi dei movimenti neofascisti. Siccome non voglio fare polemica ti invito però a riflettere sul fatto che i movimenti politici delle democrazie moderne, di estrema destra o di estrema sinistra, nonostante si richiamino a ideologie "turbolente" del passato non propugnano quasi mai l'uso della violenza fisica. Ad eccezione di uno sparuto gruppo di individui (anti-fascisti) che devastano le vetrine dei negozianti e rubano nei supermercati.--Quintiliano 10:45, 25 mar 2006 (GMT)
- Scusate, ma Wikipedia non è un forum. Qui si discute unicamente dei miglioramenti da apportare alla voce. Curiosità, opinioni personali, prese di posizione ideologiche esulano dallo scopo di questo spazio. Grazie. MarcoK (msg) 15:02, 25 mar 2006 (CET)
[modifica] Rifiuto delle banalizzazioni
Sono perfettamente d'accordo con Antonio745. La definizione di fascismo non è storicamente attendibile nè tantomeno neutrale, ma anzi lascia trasparire un giudizio negativo che in un articolo storico non dovrebbe esserci. Dire che il fascismo è stato un movimento caratterizzato da "conservatorismo, nazionalismo, razzismo, autoritarismo e culto della personalità" non è scientificamente corretto. A parte la perplessità sul termine "razzista" (le leggi razziali sono una parentesi marginale e non furono praticamente mai applicate), gli altri elementi della definizione non sono utili a circoscrivere il fenomeno e a distinguerlo da altri. Le stesse caratteristiche sono rintracciabili nel regime sovietico ed in particolare nella dittatura staliana. Il regime staliano, dopo lo scoppio delle seconda guerra mondiale, sfruttò il nazionalismo in chiave antitedesca, dopo la fine del conflitto Stalin avviò persecuzioni contro gli ebrei e altre minoranze. Per non palare di autoritarismo e culto della personalità (che di certo in Unione sovietica non mancarono). Delle due l'una: o il regime staliniano era "fascista" (e mi pare un assurdo) oppure c'è qualcosa che non va nelle definizione. Credo che per una definizione di fascismo dovremmo calarci nella prospettiva dei fascisti. E soprattutto bisognerebbe cercare di separare i nostri giudizi personali e le nostre valutazioni di merito dagli eventi! Dovremmo provare a descivere il fascismo attraverso gli occhi di quegli italiani (erano 1 milione i tesserati fascisti al tempo della marcia su Roma) che vi militavano e tenere presente che l'Italia in quegli anni stava attraversando un momento molto turbolento. Al posto di Mussolini avrebbero potuto prendere il potere i Soviet e nenanche in questo secondo caso ci saremmo trovati di fronte ad un regime democratico e tollerante: sempre dittatura sarebbe stata!
A questo punto mi chiedo quanti di voi siano stati in archivio a consultare le informative della polizia risalenti al 1932 oppure altri documenti del fascismo. Io l'ho fatto e ho toccato con mano il clima di quel periodo e mi sono reso conto che pochi storici (a parte De Felice) sono riusciti a trasmettere l'atmosfera di quegli anni. Il regime, dopo la guerra coloniale, godeva di un'ampia popolarità al punto che persino i detrattori dovettere ammetterlo. Questo è un fatto innegabile. Che poi il fascismo abbia compiuto i suoi errori questo è un altro discorso che dovrebbe esulare dal mestiere dello storico. Tutto il resto è ideologia.
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- Non sono nenanche d'accordo all'idea che il fascismo fosse un movimento "agrario" (tesi sostenuta gurda caso da un nemico del fascimo: Palmiro Togliatti). Mi sembra alquanto discutibile anche perché si basa su una chiave di lettura della storia Marxista o se vogliamo "materialista" che tende a vedere nei fenomeno la conseguenza delle situazioni economiche. Mentre è vero semmai il contrario: sono le idee che rendono possibili i fenomeni storici come la nascita dei comuni, la fine del feudalesimo, la rivoluzone francese, la rivoluzione industriale, il colonialismo... Per confutare la tesi del fascimso "agrario" vorrei citare un autorevole libro scritto dallo storico di sinistra Salvatore Lupo ("Il fascismo: la politica in un regime totalitario", Roma, Donzelli, 2000). Nell'opera il professore Lupo inserisce alcune schede estremamente interessanti basate sulle ricerche degli archivi del Partito fascista. Si evince che buona pate degli iscritti del fascismo, negli anni '30, non erano proprietari terrieri ed industriali (meno del 4%) ma studenti, liberi professionisti, braccianti e operai... Sebbene non condivida molte delle affermazioni contenute nel libro penso che questa ed altre notizie meritino di essere approfondite nell'articolo sul fascimo.
Vado al dunque: quale definizione per fascimo? Io direi che il fascimo è un movimento nazionalista nato come risposta all'estrema sinistra e al clima di disordini civili e sociali caratterizzati dal biennio rosso. Direi anche che il fascismo aveva un programma di ispirazione populista ("populismo" è il termini giusto anche se io lo virgoletterei per eviatre che al termine venisse dato il significato corrente di "demagico") e a tratti contraddittorio (come in politica economica). Per populismo bisogna proprio intendere quei movimenti che credevano che il popolo avesse in sè la saggezza per affrontare i momenti di crisi.
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- Evidenzierei che il fascismo aveva radici idealiste ispirate al pensiero del filosofo Gentile e che aspirava al superamento delle divisioni sociali concetualizzate da Marx. Una delle prime proposte del fascismo fu la partecipazione dei lavoratori agli utili del'impresa (idea rimasta lettera morta e ripresa nella repubblica sociale). A sostegno di questa tesi c'è proprio la decisione di mussolini di mutare nel 1918 il sottotitolo della testata in "organo dei combattenti e dei produttori" proprio a voler racchiudere insime operai e imprenditori.
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- Sottolinierei anche le differenze tra i fascisti: da un lato vi aderirono filosofi esoterici come Julius Evola, dall'altro poeti pragmatici come il futurista Marinetti o il filosofo Gentile. Evidenzierei anche il pensiero originale del "fascismo di sinistra": quel Bottai presso il quale si sono formati molti giovani che dopo la seconda guerra mondiale sono passati nel comunismo (ricordo Pietro Ingrao e anche il pittore siciliano Renato Guttuso, lui ex futurista).
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- Eliminerei il nazismo (che ha genesi diversa) ed il franchismo tra i regimi "fascisti" ed inserirei invece il falangismo spagnolo di Josè Primo De rivera e il Peronismo dei coniugi Peron. Inserirei anche il regime giapponese e quello cinese pre-Mao. Farei notare che mentre il fascismo era un "autoritarismo" (in quanto il potere del Duce era limitato dalla Chiesa e soprattutto dalla Monarchia) gli altri due movimenti (Nazismo e soprattutto Franchismo) erano propriamente totalitari. Specialmente il Franchismo. In Germania Hitler non controllava la Chiesa mentre Franco, dopo la guerra civile spagnola, aveva tanto potere da nominare egli stesso i vescovi spagnoli in base ad accordi con la Santa sede. Quintiliano 11:48, 25 mar 2006 (GMT)
[modifica] Fascismo e storia dell'italia fascista
Volevo aprire una discussione qui, per capire se è possibile integrare i due articoli (anzi, alcune parti) e capire perché, è stato archiviato il tutto anche se già era stata proposta in precedenza un'integrazione durante il festival di qualità di Gennaio 2006. Grazie --Gaetanogambilonghi 10:31, 31 mar 2006 (CEST)
- Integrazione di alcuni parti (verificando quali), perché no.: discutiamone volentieri. Ma non eliminazione di una delle due voci, che non sono del tutto sovrapponibili. --Piero Montesacro 13:52, 31 mar 2006 (CEST)
[modifica] Piccole differenze
Mi stupisce come tutto l'articolo sul fascismo sia pervaso da una critica tutt'altro che super partes (per usare un termine tanto di moda). Del fascismo viene detto ben poco, vengono citati quasi esclusivamente tutti i suoi aspetti negativi, senza nessun approfondimento su ciò che fu, almeno prima della guerra, per il popolo italiano. Si parla di politica estera, ma si trascura totalmetne ciò che fece in Italia e soprattutto ciò che di buono ci fu (ebbene sì, qualcosa di buono l'ha combinato anche lui). Per quanto riguarda le leggi razziali, dopo aver detto che nel 38 lo stesso Mussolini scrisse il 90% del manifesto degli scienziati razzisti non si fa notare come le leggi razziali non siano state applicate che nel 1943, forse l'interpretazione giusta è che ben pochi in Italia credevano in quel manifesto e che la legge fu ignorata finché non vi fu una forte pressione tedesca per la sua applicazione. Non pretendo una trattazione teorica, soprattutto perché come lo stesso Mussolini diceva, il fascismo non è teoria ma prassi. Però non potete giustificare la differenza di atteggiamento negli articoli su comunismo e fascismo dicendo che una realizzazione di una teoria si può criticare, ma una teoria no, mi sembra un sofismo bello e buono. Per quel poco che so, io citerei Hegel e Machiavelli come basi teoriche del fascismo e farei qualche approfondimento sull'origine socialista del fascismo.
"Il Fascismo é una grande mobilitazione di forze materiali e morali. Che cosa si propone? Lo diciamo senza false modestie: governare la Nazione. Con quale programma? Col programma necessario ad assicurare la grandezza morale e materiale del popolo italiano. Parliamo schietto: Non importa se il nostro programma concreto, non é antitetico ed é piuttosto convergente con quello dei socialisti, per tutto ciò che riguarda la riorganizzazione tecnica, amministrativa e politica del nostro Paese. Noi agitiamo dei valori morali e tradizionali che il socialismo trascura o disprezza, ma soprattutto lo spirito fascista rifugge da tutto ciò che é ipoteca arbitraria sul misterioso futuro."
(Benito Mussolini, 19 agosto 1921 - Diario della Volontà).
Questa è la definizione che Mussolini stesso dava del Fascismo (una delle tante), non credo sia coperto da copyright.
- Direi che la definizione può essere aggiunta come "citazione" di Mussolini, rendendo ben chiaro chi è stato a dire cosa. Per il resto, puoi tranquillamente cominciare ad editare l'articolo, magari senza cancellare ciò che è stato già inserito, ma integrando la voce attuale con altri elementi ed interventi. Ti raccomando di mantenere, durante la stesura, un punto di vista neutrale e di aggiornare i tuoi interventi in questa pagina di discussione.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 11:02, 8 mag 2006 (CEST)
"Non pretendo una trattazione teorica, soprattutto perché come lo stesso Mussolini diceva, il fascismo non è teoria ma prassi. [...] Per quel poco che so, io citerei Hegel e Machiavelli come basi teoriche del fascismo [...]" Allora, i casi sono due: o la teoria c'è, o la teoria non c'è. La cosa ad ogni modo non cambia questo: Machiavelli non è una base teorica del fascismo, e non serve leggere i Discorsi, anche il Principe contiene gli elementi per rendersene conto, acnhe se potrà sembrare strano. E se fosse vivo, per i fascisti, non avrebbe belle parole... ;) -- Frog 11:41, 8 mag 2006 (CEST)
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- Sulla stesura dell'articolo non mi pronuncio, sono sempre dell'idea (di qualunque voce si tratti) che un'articolo diviene NPOV solo con l'apporto di utenti che abbiamo punti di vista differenti, per quanto riguarda la citazione, invece, non mi sembra comporti grossi problemi, ho provveduto io stesso ad inserirla su source e poi nell'articolo. L'autore è citato e mi sembra un'aggiunta del tutto legittima.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 11:47, 8 mag 2006 (CEST)
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- [1], una fonte del legame fra cento Neri della Russia e fascismo.-marco
[modifica] Italianizzazione
Mi è sembrato opportuno inserire una pagina specifica sull'italianizzazione durante il periodo fascista. Mi sono tenuto per quanto possibile NPOV, leggetela e date un giudizio. Sergio the Blackcat™ 01:05, 7 set 2006 (CEST)
[modifica] Frase introduttiva faziosa
Avevo rimosso la frase introduttiva di Gobetti poiché faziosa e ostile a Mussolini: è come se su voce comunismo vi fosse una frase di Julius Evola ostile a Marx! Suggerisco di rimuovere tale frase per rispetto della neutralità! IVO 4 ottobre 22,02
[modifica] intervento
Copio qui di seguito dalla mia pagina di discussione il seguente scambio di messaggi che riguarda questa voce. Colgo l'occasione per ricordare ad "IVO" che può più proficuamente usare lo spazio di discussione delle voci in casi del genere. Grazie. Segue scambio di messaggi copiato:
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il tuo ultimo intervento su fascismo è un ripristino: sto solo cercando di farvi capire che il collegamento con la voce morte di Mussolini è logico e in questa voce si mette in dubbio la fucilazione del duce! Ma è così difficile rendere più fruibile questa enciclopedia telematica discutendo anche sulle ovvietà? Puoi rispondermi qui sotto: poi farò un ultimo tentativo di collegare la voce da te rimossa! IVO 12 ottobre 17,58
- Sono favorevole a linkare la voce Morte di Mussolini, faccenda che, non temere, anche io ritengo poco chiara. Tuttavia, alcuni punti sono chiarissimi: Mussolini era stato condannato a morte dal CLNAI, condanna da eseguirsi tramite fucilazione. Partigiani aderenti al CLNAI hanno fermato la colonna della Flak dove si era nascosto e lo hanno smascherato ed arrestato. Mussolini è morto crivellato di colpi di arma da fuoco, non impiccato o affogato. E' stato fucilato, più o meno irritualmente, è stato fucilato. Tu se vuoi linkare la voce sulla morte linka pure ma non rimuovere il concetto di fucilato, perché non risulta da nessuna parte prova definitiva del contrario. --Piero Montesacro 18:07, 12 ott 2006 (CEST)
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--Piero Montesacro 18:10, 12 ott 2006 (CEST)
[modifica] Wikisource
Su wikisource si trova un bel po' di materiale sul fascismo. Per ora ho aggiunto il link a s:Categoria:Fascismo sotto Altri progetti. In realtà non tutti i documenti sono in categoria, ad esempio il programma di san sepolcro non c'era. Andrebbe fatta una ricerca su s, aggiungendo il template Categoria:Fascismo ai documenti rilevanti, e magari sarebbe carino aggiungere link specifici nel testo. Satanetto 13:50, 22 dic 2006 (CET)
[modifica] relazione fascismo e kemalismo?
Non vedete alcuna relazione tra il fascismo ed il kemalismo? Parlo da ignorante.. e' una domanda infatti.