Giardia
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Giardia | ||||||||||||||
![]() Giardia spp. al microscopio elettronico |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Specie | ||||||||||||||
Giardia agilis |
Giardia (dal nome del biologo francese Alfred Giard) è un genere di organismi unicellulari Protozoi Flagellati, appartenenti all'ordine dei Diplomonadini. Tutte le specie del genere Giardia sono parassiti intestinali di varie specie di Vertebrati; sono ospitate anche nell'uomo, dove causano la malattia detta giardiasi.
Indice |
[modifica] Struttura
Si presentano sotto forma di cisti nel passaggio da un ospite all'altro e di trofozoiti nell'intestino dell'ospite.
Le cisti sono ovoidali (11-15 µm x 7-10 µm), rigide, dotate di 2 o 4 nuclei. Sono protette da un rivestimento esterno spesso 0,3-0,5 µm, composto da uno strato esterno filamentoso, rifrangente, e da uno strato interno membranoso.
I trofozoiti sono di forma variabile, più o meno rotondeggiante a seconda delle specie, di lunghezza compresa tra i 10 e i 20 µm e larghezza tra i 5 e 10 µm, a simmetria bilaterale. Comprendono uno o due corpi mediani, 4 coppie di flagelli (anteriore, posteriore, caudale e ventrale) e un disco ventrale, due nuclei privi di nucleoli.
[modifica] Storia e classificazione
Il genere è stato descritto per la prima volta da Antoni van Leeuwenhoek (1681) esaminando al microscopio le proprie feci diarroiche, e successivamente in maniera più precisa (ma assegnata al genere Cercomonas) da Vilém Lambl (1859); dal nome di quest'ultimo deriva la denominazione alternativa Lamblia, applicata da alcuni autori all'intero genere e da altri alla sola variante umana (Giardia lamblia).
Il primo utilizzo della denominazione Giardia risale al 1882 (Kunstler) ed è relativo a un organismo isolato nel girino (forse G. agilis). Sono stati successivamente proposti i nomi di Lamblia intestinalis (Stiles, 1902), G. lamblia (Kofoid e Christiansen, 1915) e G. enterica (id., 1920).
Come in tutti i protozoi, il meccanismo di riproduzione (che si ritiene di natura asessuata) pone alcune difficoltà nell'individuare caratteri validi per una suddivisione in specie, tra cui l'impossibilità di condurre esperimenti di accoppiamento. I risultati degli esperimenti di trasmissione incrociata tra specie ospite sono risultati anch'essi non conclusivi.
Di conseguenza, si sono sviluppate nel tempo due tendenze tassonomiche distinte, l'una orientata a classificare gli organismi in base all'ospite (arrivando a proporre 40 specie distinte), l'altra in base a caratteri morfologici riconoscibili al microscopio ottico, in particolare a livello del corpo mediano. Quest'ultima distingue tre specie:
- G. lamblia (per la quale alcuni autori sostengono il nome di G. duodenalis e altri di G. intestinalis), caratterizzata da trofozoite in forma di pera, con uno o due corpi mediani in forma di artiglio, presente nell'uomo e in altri mammiferi
- G. agilis, caratterizzata da trofozoite più lungo e sfinato, con un corpo mediano in forma di lacrima, presente negli anfibi
- G. muris, caratterizzata da trofozoite più corto e arrotondato, con un corpo mediano più piccolo e tondeggiante, presente nei roditori
In tempi più recenti, l'analisi al microscopio elettronico ha consentito di descrivere altre specie distinte all'interno dell'isolato di G. lamblia, quali G. psittaci, presente nel parrocchetto, e G. ardeae, presente nell'airone. È stata infine suggerita una nuova specie, G. microti, presente nell'arvicola e nel topo muschiato, in base a differenze morfologiche nelle cisti osservate per micrografia elettronica e a livello genetico.
Sempre sulla base delle sequenze geniche, le più recenti proposte (Cavalier-Smith, 1996, 2003) pongono il genere Giardia nella seguente classificazione: regno Protozoa, sottoregno Archezoa, subphylum Eopharyngia, classe Trepomonadea, sottoclase Diplozoa, ordine Giardiida, famiglia Giardiidae.
[modifica] Voci correlate
- Giardiasi
- Parassitosi intestinale