Giulia Mamea
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giulia Mamea (latino: Iulia Avita Mamaea; 180–235) fu augusta dell'impero romano e membro della famiglia dell'imperatore Settimio Severo.
Figlia di Giulia Mesa, di origine siriana, e di Giulio Avito, Mamea fu nipote dell'imperatore Settimio Severo e sorella di Giulia Soemia. Sposò Gessio Marciano, da cui ebbe un figlio, il futuro imperatore Alessandro Severo. Come membro della famiglia imperiale, assistette da una posizione privilegiata agli eventi che portarono alla morte di Caracalla e all'ascesa al trono di Eliogabalo, nipote di Giulia Mesa. Il nuovo imperatore e la madre Soemia si dimostrarono incapaci, e il favore di Giulia Mesa ricadde su Alessandro, il quale divenne imperatore nel 222 alla morte del cugino per mano della Guardia pretoriana.
Poiché Alessandro aveva all'epoca quattoridici anni, Mamea regnò nel nome del figlio, il quale la stimò tanto da nominarla, una volta giunto alla maggiore età, consors imperii ("consorte dell'impero"); fu in questa veste che Mamea accompagnò il figlio nelle campagne militari, con una abitudine iniziata da Giulia Domna, moglie di Settimio Severo. Mamea si recò quindi in oriente, per la campagna contro i Parti, e nelle province della Germania: fu proprio in questa occasione che Alessandro e Mamea si trovarono a Moguntiacum (moderna Magonza) quando le truppe fi ribellarono e uccisero l'imperatore e sua madre.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Giulia Mamea