Indiana Jones e il destino di Atlantide
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Indiana Jones e il destino di Atlantide | |
Sviluppo: | Lucasarts |
Ideatore: | Lucasarts |
Distribuzione: | Lucasarts (in Italia C.T.O.) |
Data di pubblicazione: | 1992 |
Genere: | Avventura grafica |
Modalità di gioco: | Giocatore singolo |
Piattaforma: | MS-DOS |
Amiga | |
FM Towns | |
Mac OS | |
ZX Spectrum | |
Motore grafico: | SCUMM |
Requisiti HW: | edizione DOS: Processore 286 640 Kb di RAM Scheda Video VGA 10 MB di spazio su Hard Disk |
Periferiche di input: | Mouse |
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Indiana Jones e il destino di Atlantide (Indiana Jones and the Fate of Atlantis) è un videogioco d'avventura pubblicato nel 1992 dalla Lucasarts.
Riscosse una grandissima fama grazie alla grafica accattivante ed a un sistema di gioco punta e clicca (il celebre SCUMM) di facile utilizzo.
Il gioco deve inoltre il suo successo alla trama coinvolgente, basata sul mito di Atlantide, ed alla possibilità di essere completato attraverso tre differenti modalità.
[modifica] Trama
Il gioco è ambientato nel 1939, alla vigilia della Seconda guerra mondiale.
Il professor Indiana Jones e il suo amico Marcus Brody stanno cercando una strana statuetta all'interno del museo del Barnett College per conto di un certo signor Smith, possessore di una chiave che potrebbe aprire l'artefatto. Quando la statuetta viene aperta, al suo interno i tre scoprono la presenza di una piccola perla di metallo. Smith, puntando una pistola a Indy e Marcus, scappa dal College con la statuetta e il suo contenuto.
Grazie ad alcuni documenti lasciati alle spalle, si scopre che il signor Smith è in realtà Klaus Kerner, un agente del Terzo reich interessato ad alcuni scavi svoltisi alcuni anni prima in Islanda. È stato lì che Indy, assieme alla collega Sophia Hapgood, ha portato alla luce la statuetta appena rubata. Il prossimo obbiettivo di Kerner è proprio Sophia, un'ex-archeologa ora diventata una preveggente interessata al mito di Atlantide e che afferma di essere in contatto spirituale con Nur-ab-sal, il dio-re atlantideo.
Indy si reca a New York per proteggere Sophia, impegnata in un seminario su Atlantide. I due scoprono che tutti i manufatti della spedizione islandese posseduti da Sophia sono stati rubati, tranne una misteriosa collana che la donna porta sempre con sé. Ormai è chiaro che cosa stanno cercando i nazisti: il potere di Atlantide. Infatti, la perlina contenuta nella statua si rivela presto essere oricalco, un metallo leggendario più potente dell'uranio ma senza avere alcun decadimento radioattivo. Solo con l'aiuto di Sophia, e della sua vasta conoscenza in materia del continente sommerso, Indy avrà la possibilità di trovare Atlantide prima dei tedeschi.
L'unico modo per raggiungere la città perduta è un dialogo perduto di Platone, l'Emocrate, nel quale il filosofo greco descrive Atlantide in maniera ancora più approfondita rispetto ai suoi scritti precedenti. Indy e Sophia si dirigono in Islanda, dove il loro vecchio scavo archeologico è ora gestito dal dottor Bjorn Heimdall. Questi afferma che sono due gli esperti cui i protagonisti possono rivolgersi per trovare il dialogo perduto: un archeologo in Guatemala e un anziano signore che vive nelle Azzorre.
Nella giungla guatemalteca, i due protagonisti si recano presso le rovine dell'antico tempio di Tikal, dove incontrano il dottor Charles Sternhart, che afferma di aver tradotto Emocrate in inglese, ma si rifiuta di rivelare altre informazioni. All'interno del tempio, Indy scopre una tomba atlantidea nascosta, nella quale si trova anche un misterioso disco di pietra. Sternhart indentifica il disco come la "Pietra del Mondo", ma scappa immediatamente in un passaggio segreto, portando il manufatto con sé.
Nelle Azzorre, Philip Costa, dopo alcune trattative commerciali, rivela a Indy e Sophia che una copia dell'Emocrate dovrebbe trovarsi nella biblioteca del Barnett College, l'università dove Indy insegna. Nel dialogo, finalmente ritrovato, Indy scopre che per accedere ad Atlantide sono necessari tre dischi di pietra: la Pietra del Sole, la Pietra della Luna, e la Pietra del Mondo. Sophia conosce qualcuno che potrebbe essere in possesso della Pietra del Sole, ma non si ricorda se si tratta di Alain Trottier, a Monte Carlo o di Omar Al Jabar, ad Algeri.
A questo punto la trama del gioco si differenzia a seconda delle scelte del giocatore (vedi sotto).
[modifica] Struttura del gioco
Verso la metà del gioco, è possibile scegliere fra tre modalità di risoluzione dell'avventura:
- Ingegno (solo indovinelli)
- Azione (prevalentemente azione)
- Cooperazione (combinazione dei due generi)
La modalità "Azione" presenta maggiori attinenze con i predecessori videoludici di questo titolo, anche se il sistema di combattimento è alquanto rudimentale. Nella modalità "Cooperazione", invece, il giocatore ha l'aiuto (seppure scarso) di Sophia Hapgood, una vecchia conoscenza di Indiana Jones, invischiata nella storia.
[modifica] Curiosità
- Il progetto del gioco è stato portato avanti da Hal Barwood, il quale ha scritto e disegnato il gioco assieme a Noah Falstein. La musica è stata composta da Michael Land, Clint Bajakian, e Peter McConnell, sulla base dell'opera di John Williams.
- Contemporaneamente a questo titolo uscì la versione del gioco più votata all'azione, basata sulla stessa trama, tuttavia di qualità alquanto scadente.
- Una miniserie di quattro numeri sulla trama del gioco fu pubblicata dalla Dark Horse Comics nel 1991 prima che il gioco fosse rilasciato. Per diversi anni si è creduto che la trama del videogioco sarebbe servita come base per un quarto film su Indiana Jones, tuttavia pare che il lungometraggio, la cui uscita è prevista per il 22 maggio 2008, non avrà alcun legame con il videogioco.